I compagni (Mario Monicelli, 1963)

Regìa di Mario Monicelli
Con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Bernard Blier, Annie Girardot, Folco Lulli, Mario Pisu, François Perier, Raffaella Carrà, Vittorio Sanipoli, Gabriella Giorgelli, Pippo Starnazza, Piero Lulli, Giampiero Albertini


Visto ieri in dvd. Grande ricostruzione scenografica, storia di rilievo ma film a mio avviso un po’ freddo, e senza un vero protagonista che catturi l’attenzione del pubblico.

In linea di massima, sono d’accordo con te, però c’è anche da dire che Monicelli è un regista specializzato proprio in film corali, nei quali il gruppo è protagonista (intendo, come attori) della storia narrata…comunque, a mio avviso un film godibile; forse sino a 20 anni fa era ancora uno dei più citati da alcuni critici tra i film memorabili di Monicelli.

critici politicizzati e snob che non avevano/hanno il coraggio di applaudire L’armata Brancaleone o Amici miei, sicuramente più riusciti.

Beh, si tratta pur sempre di un film…“figlio del suo tempo”! :smiley:

Poi, io non so mai regolarmi in maniera netta tra un film riuscito e uno meno riuscito. Posso dire che, secondo me i film che citi sono tra i capolavori assoluti del cinema in generale, pur molto diversi da I compagni (titolo che è di per sé un programma) che ritengo un film ben fatto con una storia interessante a prescindere dall’orientamento politico, anche se effettivamente un po’ freddo, come sostiene Renato.
Però, a mio modestissimo avviso - ma spero che qualcuno/a di voi possa farmi cambiare idea - trovo, ad esempio, I picari decisamente più debole e poco ispirato rispetto a I compagni.

A me è piaciuto molto, ottimo mix di film storico, sociale e comico, come nei I Soliti Ignoti Monicelli mescola abilmente elementi della Commedia (i caratteristi, i dialetti, la satira) con neorealismo. Film corale e quindi con vari grandi attori, ma tenuti tutti sullo stesso livello dal regista: oltre ad un bravissimo Mastroianni abbiamo Salvatori, Bernad Blier, Folco Lulli, Annie Girardot, Raffaella Carrà, Mario Pisu…
Fotografia splendida di Rotunno, che ricrea la fabbrica piemontese fine 800 in Yugoslavia. Sceneggiatura di Age, Scarpelli e Monicelli che si prese una nomination agli Oscar. Ottimo il dvd, sia per il restauro, sia per gli extra.

Rivisto stasera, e’ davvero un bellissimo film. Come scrive almayer e’ la commistione dei generi, che io trovo perfetta ed equilibrata, la forza del film. Il fatto che non ci sia un protagonista di riferimento, lo trovo un grande pregio. Fotografia in bianco e nero meravigliosa, trale piu’ belle mai viste. La ricostruzione della fabbrica e’ incredibile.
BD Criterion favoloso, contrasto, profondita’, sembra di “guardare” indietro nel tempo. Come extra il trailer, ed una intro di del Compagno Monicelli in persona :smiley:

Sarò uno dei pochi, ma è il mio Monicelli preferito.
Chiaramente Brancaleone, I Soliti Ignoti o Amici Miei sono entrati maggiormente nell’immaginario collettivo, e questo li rende superiori.
Però I Compagni è, a mio avviso, un film perfetto, con meno momenti stantii rispetto agli altri film, che racconta il vero dilemma del popolo italiano, quello di non sapersi mai unire veramente contro i torti.
E’ vero che non c’è un protagonista in questo film, ma è il modo in cui Monicelli si smarca dai mattatori che vampirizzano il cinema e dà solo il suo timbro a questa opera.
Senza Gassman, Totò/Gassman/Mastroianni,Tognazzi/Moschin/Noiret/Celi i tre film citati prima non sarebbe ugualmente forti.
Ne I compagni potrebbe esserci chiunque, e il film sarebbe altrettanto potente.

1 Mi Piace

In uscita un blu ray francese. Speriamo che si accorgano del refuso in copertina e lo correggano prima di andare in stampa.

Renato SalvaDori, avevo notato.

Comunque dovrei rivederlo questo, magari lo apprezzerei maggiormente a una seconda visione. Ne sento parlare quasi sempre benissimo.

In realtà questo film non è mai stato amato, neanche dai critici. Al suo attivo ha solo la nomination agli oscar per la sceneggiatura originale, per il resto il film non venne neanche selezionato al Festival di Venezia, non è diventato un classico 20 anni fa (che sarebbero 30 adesso :smile:) e ancora meno lo è di questi tempi. Morandini gli dà 3 stelle su 5. Mereghetti un po’ meglio, 3 su 4. Lo definiscono “in bilico tra Marx e De Amicis”. Ai critici non piace De Amicis, al pubblico non piace Marx. E il film è rimasto frecato su tutta la linea, come diceva Lino Banfi ai suoi soldati in non so più quale film.

La penso allo stesso modo. E’ fra i miei 3-4 preferiti di Monicelli. Pur essendo molto diverso da I soliti ignoti o L’armata Brancaleone, questo film merita di stare al loro fianco.

Il paragone lo farei con La grande guerra, di cui ha quasi lo stesso tono. Due film che dovevano essere corali, ma solo uno (i compagni) lo è stato fino in fondo. Ed è leggermente superiore a La grande guerra, forse proprio per questo.

bellissimo e davvero crudo nonostante qualche momento di leggerezza qua e là

il (doppio) pugno nello stomaco finale è una gran mazzata

forse un po’ eccessivo nel far apparire “i padroni” così ottusi e brutali ma probabilmente si sarà visto anche di peggio

su RaiPlay in buona qualità

1 Mi Piace