I Delitti del BarLume

http://cinema.sky.it/cinema/news/i_delitti_del_barlume.html

Appena 4 puntate per 2 stagioni (con una durata di 75 minuti ad episodio), che ho rivisto ex post su Sky on demand (prodotte appunto da Sky Cinema tra il 2013 ed il 2015). Ispirata ai romanzi di Marco Marcovaldi, la serie tv è l’ennesima riproposizione dello spirito guascone toscanaccio con l’aggiunta di spunti gialli. Ad ogni puntata, attorno al BarLume di Filippo Timi avvengono delitti e misteri che il barista, assieme alla commissaria Lucia Mascino e a quattro vecchietti indomiti e coloriti, clienti stanziali del bar, deve risolvere. Nella prima serie c’era Carlo Monni, poi deceduto, il cui testimone è passato ad Alessandro Benvenuti.

Divertente anche perché non insegue affatto il politically correct, anzi, ci sono frequenti parolacce, tette, una certa perfidia, e anche qualche minima sperimentazione di regia (confinata di solito ai sogni ad occhi aperti che Timi fa e che coinvolgono sempre la sua procace banconiera Enrica Guidi). Siamo più dalle parti di Amici Miei insomma che di Montalbano. Filippo Timi mi piace molto, anche se il suo accento toscano è un po’ troppo perugino. Girato all’Isola d’Elba anche se in realtà, letterariamente, dovremmo essere prossimi a Livorno.

Piccola correzione, i libri sono di Marco malvaldi, non marcovaldi… :smiley: . Marco che per altro conosco da una vita visto che in classe mia al liceo avevo come compagno suo fratello Paolo e comunque con il su citato Marco ho giocato a calcetto seimila anni. Gli episodi sono piuttosto simpatici da vedere, è vero che l’atmosfera è più da amici miei che da Montalbano, Montalbano che comunque anche a livello di regia e di libri da cui sono tratti gli episodi è più “sofisticato”. Qui le cose sono più leggere e più divertenti ma si lasciano guardare volentieri fino alla fine, anche grazie a quel bel pezzo di figliola di Enrica guidi… I libri sono tutti ambientati a Marina di Pisa, in realtà, non a Livorno (Marco è pisanissimo, come me d’altronde). Ed io, da buon pisano, faccio notare che due dei vecchietti, il mitico monni e l’altrettanto mitico benvenuti che ne ha preso il posto parlano fiorentino e la cosa è piuttosto evidente per un toscano. Se non sbaglio i film sono stati girati all’Elba per ragioni di meteo e location “più graziose” è sempre se ben ricordo nei libri il commissario è un uomo mentre nei film si volle una donna per non avere tutti maschi, tanto che Marco sta pensando, o già lo ha fatto, di sfruttare una “commissaria” nei libri successivi. Grazioso il pezzo dance usato nei primi due episodi.

Ho visto giusto un paio di settimane fa la seconda stagione. Confermo quanto già detto. La serie è simpatica, gradevole e ben girata. E a proposito di commisari, qui la commissaria mostra le tette! :slight_smile:
Peccato che gli episodi per stagione siano solo due.

però, ne ho fatti di errori in così poche righe! :smiley:
“Marcovaldi” era un refuso, mentre la location livornese era una cantonata vera e propria, non avendo letto i libri, avevo (erroneamente) compreso che quella era l’ambientazione, anche perché in tv non viene mai esplicitata alcuna coordinata geografica, se non che siamo nella fantomatica “Pineta” (ovviamente in Toscana). Chiedo venia.

La commissaria Alice Martelli fa infatti la sua apparizione nel 2013 ne La tombola dei troiai, un racconto incluso nel libro ‘Regalo di Natale’ (Sellerio).

Quando ho letto marcovaldi (che immaginavo fosse un refuso) mi è troppo venuto in mente marcovaldo di italo calvino, libretto molto grazioso… :wink: . In tv fanno solo riferimenti a località vicine, ed effettivamente esistenti, come il calambrone (al confine tra pisa e livorno, lungo la costa) oltre ovviamente a pisa e livorno stesse e la curva del procelli (curva dove avviene l’incidente del primo episodio) che è effettivamente una curva a gomito “conosciuta” dai pisani, è sulla toscoromagnola poco prima di entrare a navacchio, paese a pochi chilometri da pisa. Un bel grazie a Mark per la precisazione, ricordavo giusto, allora.

Ripresa anche questa serie. Lunedì 11 è andata in onda la prima puntata (Il Telefono Senza Fili) e stasera va in onda la seconda e ultima (Azione e Reazione). Due soli episodi ma è stato così anche per la prima e e la seconda stagione. Partiti col botto, sequela interminabile di parolacce dei vecchietti e (priceless) topless di Enrica Guidi. Mantenuto lo stesso livello di “scorrettezza” delle altre stagioni, nei limiti in cui il contesto lo consente. Peccato davvero stasera finisca già tutto. Ma dalle interviste i vari Benvenuti e Timi hanno già fatto presagire una quarta stagione, ascolti permettendo.

Episodio gradevole, non mi è dispiaciuto. La guidi è portentosa… Sarà che mi hanno sempre affascinato ma ho trovato ganza l’idea della cabinovia per lo scambio notturno. I vecchietti stavolta indagano ben poco lasciando tutto o quasi al barista.

bella serie simpatica e gradevole,io trovai molto bello il funerale del Monni stile amici miei …Timi bravo anche se troppo serioso… bona la commissaria…ma la barista molto meglio no???

Visto stasera il primo episodio della quinta serie, siamo davvero sul leggero stavolta. Speriamo che il prossimo sia migliore. Di ciccia al fuoco oggi ce n’era proprio poca.

I toni leggeri mi sembra non siano mai mancati, a dire il vero. E devo dire che il personaggio di Guzzanti è davvero spassoso. Vediamo come si evolverà il personaggio di Fresi, che mi piace molto come attore, ma in effetti per ora spinge sul registro comico molto più di Timi.
Peccato solo che quella gran topa della Guidi non si spogli più :smiley:
Notevole, per la gioia di Renato, l’omaggio al sor maestro: durante una sequenza due dei personaggi guardano in tv “4 mosche di velluto grigio”.

Ieri è passato il primo (di due) episodio della settima stagione, donne con le palle. Grazioso, anche se leggerino. La deriva commediesca è sempre più marcata, ed i vecchietti sempre meno indagatori rispetto all’inizio. Ricompare, anche se per poco, timi/Viviani.

Non trascurerei il finale affidato al duo Bobo Rondelli-Stefano Fresi in una versione per piano e chitarra acustica di [i]Ho picchiato la testa[/i].

Si, un bel pezzo suonato bene dal duo.

A me è piaciuto il giusto, i protagonisti storici sempre più periferici. Non solo il Viviani ma anche la Tizi. Stefano Fresi oramai deborda (assieme a Guzzanti e al questore siculo), i vecchini rimangono in scena però - come hai detto - non indagano più. Si è rivisto Marchino ma giusto due battute due. Meno male c’è almeno la Fusco. Rispetto a tante puntate passate questa mi è sembrata molto meno brillante, è anche vero che è la numero 13 di una serie iniziata oramai nel 2013. Speriamo che la prossima sia migliore.

E secondo episodio fu. Timi/Viviani di nuovo al centro dell’attenzione, storiella abbastanza lieve, ma negli standard. Qui la parte dei vecchietti indagatori la fa guzzanti/pasquali che più o meno casualmente indirizza le indagini nel verso giusto . Per quest’anno fine dei lavori, credo fossero solo due puntate.

Ma veramente Pasquali puntava il marito della segretaria, cosa avrebbe indirizzato nel verso giusto? :confused:
Poca detection e più risvolti “soap” in questo episodio. Meh.
Cosa non è la Guidi.

Si, è vero, però poi parla per caso della stilografica, infatti avevo scritto “casualmente”, e mette la Fusco sulla strada giusta . La guidi, che dire, gran bella topa (e con dù puppe esagerate, ma non solo quelle).

Ah, già, avevo dimenticato quel particolare.