I fatti di roma-napoli (feat. BMW vs. FS 2 - Holidays and forum don't get along well)

Da un forum di tifosi napoletani riporto 2 testimonianze di tifosi che sono andati a Roma in trasferta. Giudicate voi.

Arrivo alla stazione Centrale alle ore 10:05 e noto la prima intelligente scelta di Trenitalia (sarà la prima di una ricca collezione). Il treno Ic per Torino (ferma a Roma) parte dall’ultimo binario della stazione, proprio quello a ridosso dell’uscita della vesuviana, dove il passaggio è assolutamente angusto. “L’ingorgo” è indistricabile, anche i normali passeggeri degli altri convogli fanno fatica a raggiungere i rispettivi treni. Nonostante tutto la situazione è relativamente tranquilla, nessuna carica, nessun segno di insofferenza. Poi, però, proprio a ridosso del cordone di caschi verdi succede qualcosa e un ragazzo viene colpito con una manganellata al capo. Svenuto, o quasi, viene portato via dagli amici e soccorso al centro della stazione. Le ore passano, il treno non parte.
A questo punto le cronache riportano di una presunta invasione di tifosi napoletani sul treno con conseguente sgombero dei passeggeri “civili”. FALSO. Trenitalia, dopo aver impiegato ore per capire che in quella situazione sarebbe stato folle far salire tutti quei pazzi su un treno “normale” invita i passeggeri a scendere. Niente treno speciale? Bella idea. Finisce secondo pronostico. I tifosi del Napoli salgono a bordo del convoglio, ormai sgomberato. E questo come lo chiamate se non “treno speciale”? Da notare come, a compiere il controllo dei biglietti prima dell’ingresso sul treno, non sia né la polizia né alcun dipendente delle ferrovie. Due “Ultras, grandi e grossi, organizzano il prefiltraggio facendo salire i loro compagni e dispensando schiaffi e cazzotti agli altri. Mi prendo la mia prima razione di giornata (infondo carezze rispetto al resto), e salgo sul treno.
Siamo su un Ic in trasferta a Roma eppure sembra di essere su un treno degli anni ’30 in direzione auschwitz…ammassati come bestie, perfino sugli scompartimenti per le valigie, aria condizionata ad intermittenza. Fa un caldo infernale. Il treno si ferma non soltanto nelle stazioni ordinarie (Aversa, Formia, Latina) nonostante non ve ne fosse bisogno dato che non doveva scendere o salire nessuno ma anche in parecchie stazioni intermedie. Che Trenitalia non ci venga a raccontare la storia del freno d’emergenza. Secondo voi, in ritardo di un’ora rispetto alla tabella di marcia e con un caldo intollerabile nei vagoni, eravamo così stupidi da voler fermare il treno? Sarebbe più onesto dire che il ritardo sia stato voluto.
Si giunge a Termini alle 15, dal treno scende un fiume di persone, spuntano spranghe, fumogeni, riecheggiano botti fortissimi. Sembra Beruit. Al grido di “Bruciamo la Capitale” e sotto gli occhi increduli di centinaia di “civili” che guardano ai lati della stazione la disordinata invasione degli Unni, raggiungiamo i pullman dell’Atac. E’ evidente che non sono sufficienti. Anche lì siamo assiepati come cani e vi assicuro che lo stadio non è vicino alla stazione. Anzi. Arrivati all’ingresso ospiti, non viene logicamente effettuato alcun controllo del biglietto. Sono le 16, i tornelli vengono divelti, la gente si accalca nella stretta zona compresa tra il prefiltraggio e l’ingresso. Anche qui si rischia grosso, la calca è disumana, parecchi ragazzi cadono e rischiano di restare schiacciati dalla folla. Invadiamo gli spalti, siamo ben più dei 3000 annunciati. A fine partita restiamo per circa due ore all’interno dello stadio (nessun segno d’insofferenza, nessun tentativo di forzare i blocchi) poi usciamo e rientriamo nei pullman.
Qui avviene il finimondo. E le ragioni non mi sono chiare. Non mi è dato sapere come mai centinaia di tifosi napoletani, nonostante nessun pullman fosse ancora partito dallo stadio, fossero già alla stazione Termini, dove si consuma, secondo quanto apprendo dai giornali, una battaglia epocale contro la polizia. Su questo però glisso perché non sono informato. Intanto la notizia degli scontri giunge all’esterno dello stadio. Per evitare che altri tifosi giungano a Termini i pullman vengono bloccati fino a nuovo ordine. Passeranno ore prima che ripartono. La situazione è comunque tranquilla, tutti aspettano negli autobus.
A questo punto avviene l’imponderabile. I poliziotti, forse per vendicarsi di quanto sta avvenendo alla stazione, combinano l’impossibile. In risposta a qualche gestaccio (un dito medio alzato, niente di più) caricano all’interno di alcuni pullman (su uno di questo ci sono anche io, e ti pareva). E’ un disastro. La scena è agghiacciante. In assetto antisommossa, i poliziotti entrano dalla prima delle tre porte del pullman e cominciano a volare manganellate contro gente inerme. Ovviamente tutti fuggono infondo al pullman. A quel punto altri poliziotti, non contenti, cercano di entrare dall’ultima delle porte (dove si sono assiepati i tifosi) non riuscendo ad entrare perché gli ingressi sono bloccati dalla gente in fuga. Un poliziotto, in modo folle, sfonda il vetro della porta con una manganellata e a quel punto rischiamo di fare davvero la morte delle zoccole, aggrediti sia davanti che da dietro in uno spazio di 10 metri quadrati da queste persone inqualificabili che ci urlano “Adesso vi ammazziamo”, “ Non uscite vivi da Roma” ecc…Da specificare è che, essendo tutti giovani e disarmati, nessuno di noi ha né provocato in maniera palese (se non con qualche gestaccio) né tanto meno reagito all’assalto. Abbiamo alzato le mani ma loro hanno continuato a picchiarci. Un uomo di cacca dopo avermi colpito più volte alla schiena ha cercato di colpirmi col manganello alla testa mentre ero quasi a terra. Non so come sono riuscito a fuggire….Un ragazzo aveva il muso spaccato, altri erano doloranti alla schiena, altri alle braccia.
Che dire. Che schifo! E sia chiaro, lo schifo è bilaterale. Che gli ultras siano delle cacche lo sappiamo, ma se la polizia aggredisce gente inerme con tanta violenza, dobbiamo davvero aver timore di tutto e di tutti.
I Romanisti? Non pervenuti.

Appuntamento alle ore 8.00 stazione centrale, la partita è alle 15.oo, la cosa non mi sorprende affatto: chi come me ha frequentato le curve sa cos’è un gruppo, sa quanto e difficile organizzare una trasferta. Roma non è come le altre, si sa che si deve fare qualche sacrificio in più e anticipare se è possibile anche gli imprevisti di un esodo di 3600 napoletani verso la capitale. Quando scendo di casa ho in tasca solo il biglietto per il settore ospiti (stadio Olimpico ingresso 50/52) e qualche soldo per comprare il biglietto del treno, si perché anche se Trenitalia continua ad aumentare le tariffe, troppo care per le mie tasche di giovane precario, e di treni speciali non se ne fanno più, questa volta è diverso. I gruppi organizzati e i tifosi napoletani si giocano la possibilità di poter vedere la loro squadra anche in trasferta, il Viminale ha dato una possibilità e nessuno vuole rimanere a casa la domenica davanti alle squallide telecronache di sky o di mediaset premiun. Il treno sembra la soluzione migliore perché garantisce la sicurezza di tutti, a Roma ci aspettano da tempo e conoscendo i rapporti che ci sono tra le curve romane e la Questura non ci fidiamo di arrivare in auto, troppo facile la possibilità di un agguato isolato, la situazione diverrebbe incontrollabile .
Verso le 9.00 ci dirigiamo tutti verso il binario da cui deve partire il nostro treno, tutti biglietto alla mano, ma è una bolgia. Il cordone di polizia ci stringe in una pressa, e il caldo fa il resto, quando un ragazzo si sente male la pazienza sembra finire. E’ un’ora che siamo li uno addosso all’altro aspettando di salire, la folla spinge e il cordone di polizia si rompe. Saliamo sul treno che già è pieno di suo, oggi c’è il rientro dalle vacanze, chiediamo scusa alle persone per il disagio ma siamo persone normali anche noi e abbiamo diritto di viaggiare, se qualcuno vende 3600 biglietti per un evento sportivo di quella portata dovrebbe anche prevedere uno spostamento in massa?! Invece tutto sembra tranne che di trovarsi in un paese civile, e mentre i dipendenti di Trenitali invitano le persone che non sono dirette allo stadio a trovare un’altra soluzione noi ce ne stiamo per più di due ore ammassati come bestie a più di 40 gradi nei vagoni senza poter bere e senza aria. Quando il treno parte sono le 12.30, e già si capisce che perderemo di sicuro il calcio d’inizio. Ma prendiamo coraggio almeno arriveremo a destinazione, con noi si è trattenuta anche una coppia di anziani di Castellammare di Stabia che nonostante i consigli del capotreno di trovare una soluzione diversa, rimangono sul loro treno perchè hanno il biglietto per quel posto e non vogliono trovare soluzioni alternative. Ma quando dal treno spengono l’aria condizionata anche loro iniziano a barcollare, qualcuno si sente male e tutto sembra cosi assurdo, ma siamo a Latina e ormai il piu è fatto. Arriviamo a Roma Termini alle 15.44 in corteo usciamo dalla stazione e prendiamo i pullman parcheggiati sul piazzale: stessa scena, ammassati come animali, senza acqua da ore, saliamo in un pullman che può contenere 50 persone ma noi siamo più di 150. Il viaggio sembra non finire e Aquiliani segna l’uno a zero. Arriviamo nello stadio quando il secondo tempo è gia iniziato da qualche minuto, la ressa ai cancelli è infernale, la gente spinge e i tornelli non aiutano il defluire delle persone. Quando entriamo abbiamo giusto il tempo di vedere lo stupendo gol di Marek Hamsik , finalmente un pò di sollievo, possiamo guardare solo altri 30 minuti di partita (in cui il Napoli rischia anche di vincere), e lo facciamo cantando a squarcia gola. Quando la partita finisce ci tengono altre 2 ore nello stadio per far defluire i tifosi ospiti, ma qualcosa cambia quando arriviamo ai pullman che ci aspettano già nel settore.
Squadracce di celerini guidate da integerrimi dirigenti , fanno il giro tra i pullman scegliendo tifosi a campione da pestare. Salgono anche nel mio prendono un ragazzo per i capelli, gli gridano “già ne abbiamo ammazzato uno, il prossimo sei tu” lo portano giù tra gli occhi increduli di chi era sul bus, lo picchiano a sangue finché un dirigente non lo porta dietro una siepe lo mette a terra fermo con un piede sulla faccia. Fanno lo stesso anche negli altri pullman. Noi partiamo finalmente, ma altri 10 bus rimarranno nello stadio fino alle 21.30, senza sapere cosa può succedere. Arriviamo in una stazione blindata intorno alle 19.30, iniziamo a capire che qualcosa non va. I cordoni di polizia e carabinieri ci chiudono su tutti e 4 i lati, e mentre da Napoli ci arrivano telefonate che ci informano che i telegiornali annunciano che i napoletani si sono lasciati andare ai soliti atti di vandalismo e guerriglia. Nella stazione la situazione peggiora. Iniziamo a temere che forse stanotte non torneremo a Napoli, ne ho viste tante di trasferte, sono stato anche ai cortei in piazza, ma di situazioni così ne ricordo davvero poche, sembra che tutto abbia un copione già scritto. Siamo circa un migliaio, tra chi ha il biglietto cumulativo (i gruppi organizzati hanno un biglietto che ha più di 700 posti) e chi ha il biglietto singolo, la fretta di tornare a casa e lasciarsi Roma alle spalle fanno il resto. C’è ressa per passare, i cordoni di polizia si stringono e la folla spinge per entrare: parte una carica che provoca un fuggi fuggi generale nel cuore di Roma Termini, rischiando di travolgere anche le persone che incredule assistono a questo spettacolo. Aspettiamo altre due ore prima di riuscire a sfilare dalla folla e salire sul treno; sono ormai le 21.30 ma il treno non parte, aspetta gli altri tifosi rimasti allo stadio nei pullman. Finalmente si parte sono le 22:30, arriviamo a Napoli che è quasi l’una, felici del risultato e di esserci lasciati alle spalle la follia di questa giornata.

Scritta così sembra una cosa leggera, ma se ci pensate un attimo è agghiacciante…

Mah, a leggere il secondo resoconto pare che un gruppo di chierichetti in trasferta per vedersi una partita della squadretta parrocchiale sia stato vittima di un’aggressione ingiustificata da parte nientemeno che di un gruppo di nostalgici del ventennio travestiti da forze dell’ordine… poi però vado a riguardarmi il video postato ieri da Trent, e allora penso che c’è qualcosa che non quadra.

Sto cominciando a farmi un’idea sempre più chiara dei fattacci di domenica. E sto cominciando a rivedere qualche opinione iniziale.
In mezzo a quei tifosi ci sono parecchie bestie, l’ho detto. E per colpa dei soliti imbecilli ci vanno di mezzo tutti.
Ma credo che se gli avessero dato la possibilità di viaggiare in condizioni normali non sarebbe successo niente. Si sapeva che si sarebbero mossi in treno. Avevano fatto il biglietto, come confermato da Questore e Prefetto. E il treno dove sta?
Alla fine ci sono stati danni al convoglio ferroviario (cosa comunque esecrabile, ok, ma con un po’ di organizzazione si poteva evitare) ma nessuna pseudo-tragedia come i tg strombazzavano domenica. Sembrava che Roma fosse stata messa a ferro e fuoco dall’esercito del Re Scorpione. Ma come mai non c’è nemmeno mezzo filmato in rete di tutto ciò? Il battage mediatico è stato enorme. Rivedevo i filmati dei tg di Mediaset dove si parlava di guerriglia urbana scatenata dai napoletani e mentre la giornalista parlava scorrevano le immagini dei tifosi in corteo che cantavano… mah.
Comunque adesso tutti contenti. Niente napoletani in trasferta per un anno. Abbiamo risolto tutti i problemi.

… e mentre tutta Italia era impegnata a puntare il dito contro i violenti napoletani che avevano danneggiato un treno sul quale avevano viaggiato in oltre tremila…

Torino-Lecce

[i]Nove tifosi leccesi sono stati denunciati al termine della partita tra il Torino e il Lecce, svoltasi nel capoluogo piemontese. I supporter giallorossi viaggiavano su un pulmino che trasportava petardi, chiavi inglesi, bottiglie di vetro vuote e un gancio traino. La polizia ha perquisito il mezzo e ha ritrovato il materiale assieme ad alcune dosi di hashish e cocaina, che sono state immediatamente sequestrate. Prima della partita, dal pulmino perquisito i tifosi denunciati hanno lanciato un petardo verso un gruppo di tifosi del Torino, che hanno risposto con una sassaiola. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato lo scontro fisico tra i due gruppi. /i

Sampdoria-Inter

[i]Una cinquantina di persone, presenti a bordo di un pullman di tifosi dell’Inter che ritornavano dalla trasferta di Genova per l’anticipo di campionato contro la Sampdoria, sono stati identificati dagli agenti della Questura di Milano. Era stata segnalata la razzia da parte di un gruppo di loro in un autogrill dell’autostrada A7. E’ accaduto durante la notte tra sabato e domenica scorsi nell’area di servizio Giovi Nord dell’arteria Genova-Milano.
Il pullman, scortato da una pattuglia della polizia, ha deviato dal percorso stabilito e si è fermato presso l’Autogrill di Giovi Nord. Durante la sosta, un nutrito gruppo di sostenitori nerazzurri ha consumato e prelevato numerosa merce dai banchi della zona ristoro senza pagare. Poi, come se nulla fosse accaduto, tutti sono risaliti con normalità e tranquillità sull’autobus che li ha riportati a Milano. Non appena giunti nel capoluogo, gli occupanti sono stati fermati dalla polizia e identificati. Adesso si dovrà valutare le eventuali responsabilità giuridiche dei sostenitori che hanno compiuto la razzia. /i

Ovviamente a queste simpatiche notiziole è stata data pochissima risonanza.

Il punto è un altro, in fondo (ma forse no): se c’era una minoranza di bestie fra una maggioranza di chierichetti, perchè i chierichetti la loro frustrazione non l’hanno sfogata prendendo a calci in culo le sopracitate bestie anzichè tuonare contro le autorità e abbandonarsi alle intemperanze? Alla fine scoppia l’inferno e il motto sembra essere “uniti contro gli sbirri”. Che i mass media banalizzino e distorcano i fatti è cosa che non mi sorprende, ma gli atti vandalici e l’inciviltà di certa gente rimane. E che gli ultras facciano paura alla gente è palese, com’è palese che i motivi validi di tanto timore esistono. Sorry, ma non intendo fornire attenuanti a simili comportamenti; se vogliono conquistare la mia fiducia 'sti bifolconi se la dovranno guadagnare.

ps.
A me di fare paragoni fra il comportamento degli ultrà napoletani e quelli di altre squadre non interessa. Restano bestie e si assomigliano quanto ad inciviltà; manganellarli tutti per principio, quando si abbandonano ad atti di teppismo. E se sospendessero l’intero campionato per ritorsione mi andrebbe benissimo; dovrebbero essere i tifosi moderati ad auspicare una simile soluzione per dare l’esempio e prendere le distanze da certi figli di un preservativo rotto.

I poliziotti, forse per vendicarsi di quanto sta avvenendo alla stazione, combinano l’impossibile. In risposta a qualche gestaccio (un dito medio alzato, niente di più)

Domani provo a fare il dito medio ad un poliziotto e vedo un po’ che succede. NO COMMENT.

A me sì, se poi le punizioni esemplari devono essere sempre e solo utilizzate a senso unico.
Vediamo, mancano appena altre 37 partite alla fine del campionato…

Dai john, basta con questo vittimismo infinito…ci hanno mandato in C perché ci odiano (non perché eravate gestiti da gentaglia che vi ha portato al fallimento), vi squalificano il campo perché odiano i terroni (non per il comprtamento troglodita di centinaia di buzzurri in curva), ora vietano le trasferte solo a noi perché siamo del Napoli…dai un minimo di obiettività: vedendo quello che è successo alla stazione della tua città domenica mattina mi dici che te ne può fregare di come saranno puniti gli ultrà del Pescara o del Treviso nei prossimi mesi se faranno qualcosa di simile? E’ questo che chiamo giustificazionismo…sì è vero hanno sbagliato PERO’…. Però NIENTE, punto.

Scusa John, premesso il fatto che anch’io la penso come Corrado e che per me andrebbero tutti presi a calci in culo allo stesso modo, però tra dieci tifosi armati e un pulmino di cinquanta pirla da una parte, e TREMILA tifosi che fanno danni per CINQUECENTOMILA euro e fanno guerriglia urbana davanti a una stazione mi pare ci sia una bella differenza… moralmente sicuramente no, ma per me era ovvio che la risposta dovesse essere di questo tipo.

E comunque:

TIFOSI ROSSONERI, NO A GENOVA - Il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza) ha valutato le indicazioni dell’Osservatorio e ha deciso la chiusura del settore ospiti per Genoa-Milan, vietando quindi la trasferta per i tifosi rossoneri così come per quelli del Gallipoli a Potenza. Non saranno messi in vendita i biglietti di Napoli-Fiorentina fino alle decisioni del giudice sportivo. Inoltre il Casms ha stabilito la chiusura dello stadio per Vibonese-Cosenza.

DASPO - Sono stati sottoposti al Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) i nove tifosi del Lecce di età compresa tra i 21 e i 24 anni che domenica scorsa erano stati denunciati al termine di Torino-Lecce. Sei di loro dovranno rimanere lontani dagli stadi per un anno, mentre gli altri per due anni. Il provvedimento è stato firmato dal questore di Torino. I tifosi leccesi erano stati trovati dalla polizia in possesso di oggetti atti a offendere e materiale pirotecnico e in atteggiamenti provocatori nei confronti dei tifosi della squadra avversaria.

(http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_03/partite_a_rischio_c0e15a9e-79a2-11dd-9aa0-00144f02aabc.shtml)

Oddio, non è che un medio alzato autorizzi il poliziotto di turno a estrarre la 44Magnum. Però il vittimismo e le autogiustificazioni di 'sti debosciati sono palesi; io se mi ritrovassi in compagnia di qualcuno che ha fatto simili gestacci a un poliziotto gli mollerei un cartone sui denti e chiederei scusa alle forze dell’ordine, altro che giustificarsi.

Non ho particolare simpatia per gli ultrà, anzi tutt’altro, però francamente non capisco come facciate ad esprimere 3 pagine di giudizi senza essere stati fisicamente presenti ai fatti.
Affidarsi alle immagini ed ai commenti dei tg non è il massimo, in questo caso come in tanti altri, dato che montando 2-3 spezzoni possono farti vedere quello che gli pare.
Sul no alla violenza ed ai vandalismi immagino che siamo tutti d’accordo, ma per me i suddetti tg hanno la stessa valenza delle testimonianze quotate da John.

Vabbè, gli atti vandalici mica se li è inventati il Tg. Chiaro che non bisogna credere ciecamente a tutto quel che si sente, ma se le testimonianze degli ultrà sono all’insegna del vittimismo contro quei cattivoni di poliziotti il dubbio che non la stiano raccontando tutta mi viene. Poi io non ho pregiudizi contro la tifoseria napoletana, figurati se ho voglia di stigmatizzarli più degli ultrà del Torino o della Juve. Ma che ormai i week-end siano teatro di guerriglia urbana a causa dei soliti noti è pacifico, sarebbe ora di dare un giro di vite autentico anzichè perdersi in chiacchiere. La camorra dietro gli ultrà del Napoli? Non lo so, può essere; ma come giustamente rilevava LaRussa ormai tutte le tifoserie italiane si abbandonano ad atti di teppismo, quindi che cambia? Oltetutto mi sfugge la logica: la malavita agisce per guadagno mica per vandalismo. Non dovrebbe essere loro interesse mantenere un profilo basso e non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine? Che ottengono dalla devastazione di un treno o una stazione? Boh.

Tra un delirio e l’altro qualcosa di sensato c’è…

[flash]http://www.youtube.com/v/CuNV3Mg9MuQ&hl=en&fs=1[/flash]

Sensato? Siamo ai soliti piagnistei, le minimizzazioni, le proteste per la cifra esagerata che i vandali dovrebbero scucire per aver devastato due stazioni. Oltretutto la piantino col negare l’evidenza dei fatti: fra i responsabili ne sono stati individuati con precedenti penali, la questura sa chi sono. Quindi che mi rappresenta la polemica “ma secondo voi possono esserci duemila camorristi…?”. Nessuno ha detto che tutti gli ultrà del Napoli fossero camorristi; ma se sono stati beccati tipi già noti per determinati reati, negare l’evidenza che nella tifoseria partenopea ci sono mele marce mi pare una cazzata.
Unica nota positiva, aver riconosciuto le responsabilità di Trenitalia che col solito comportamento strafottente/alla cazzo ha creato i presupposti per i disordini. I teppisti devono pagare 500000 euro di danni? Ok; ma aspetto che Trenitalia risarcisca quei passeggeri che hanno subìto disagi per colpa della guerriglia scatenata dagli ultrà, che si sarebbe potuta evitare.

Infatti erano queste le cose sensate cui mi riferivo, mica altro. E anche che la camorra ha tutt’altro di cui occuparsi (non certo di sfasciare un treno). :wink:

Infatti ritengo LaRussa abbia fatto bene a correggere il tiro; una cosa è lamentare la presenza di pregiudicati (ne trovi in tutte le tifoserie, camorristi o meno) fra gli ultrà partenopei, altro dare a intendere che ci fosse la camorra dietro i disordini. Essì, i tentativi di usare il Napoli come caprio espiatorio imho almeno in parte ci sono… poi su una cosa do ragione all’intervistato. Ma davvero vogliono farci credere che quelle ciofeche di vagoni gestiti da Trenitalia valessero 500000 euro? :smt082

Più che a noi credo vogliano farlo credere allo stato e alle assicurazioni che poi li rimborsano… è una ‘sofisticazione’ anche questa… :mad:

Liberi e felici i due fermati per il caos Roma-Napoli
Patteggiamento e pena sospesa. Il legale: “Ma che ha fatto?”
Treni distrutti e coltelli
un processo di 5 minuti

                                             [i][b]di CARLO BONINI[/b]

ROMA - Danilo Durevole, ultras da San Giorgio a Cremano, cui lo hanno detto per telefono, pare non volesse crederci. Da non stare nella pelle. Alle 9 e mezza del mattino, nell’aula 7 della quarta sezione penale del tribunale ordinario di Roma, giudice monocratico Maria Bonaventura, lo Stato salda il primo “conto” (si fa per dire) con la domenica della vergogna. 31 agosto, Roma-Napoli. Ventiquattro ore di normale devastazione. E fanno 4 mesi e 10 giorni di reclusione, 800 euro di multa. Sospensione condizionale della pena. Danilo, libero già la mattina del 1 settembre, libero resterà.

Per liquidare una storia che, non più tardi di dieci giorni fa, aveva messo a rumore Governo, opposizione, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono sufficienti quindici minuti di orologio. Danilo non c’è. Se ne è rimasto a Napoli, perché la prima regola, in ogni processo ultras, è “buttarsi contumace”. Far dimenticare la propria faccia a chi ti dovrà giudicare e confidare nel tempo che, nel calcio, è medicina miracolosa, capace di annebbiare la rabbia e la paura. Alessandro Cacciotti, l’avvocato che difende Durevole, confabula con il pubblico ministero. Chino sul codice, somma e sottrae con perizia contabile. Quando si raddrizza per interloquire, appare soddisfatto. “Patteggiamo”, dice. Il giudice chiede: “In che misura?”. “Mesi 3 di reclusione, 600 euro di multa. Pena sospesa”. “Mi sembra un po’ pochino, avvocato, non crede?”. Cacciotti appare sconcertato: “Mi scusi, signor giudice, in fondo il mio cliente che ha fatto?”.

Già, in fondo, Danilo Durevole ha avuto soltanto la sfortuna di essere uno dei due soli tifosi napoletani arrestati quel giorno. Se ne stava tranquillo in curva nord con “una torcia esplosiva in mano”. Era arrivato da Napoli su un treno sequestrato in partenza e devastato lungo il tragitto (500 mila euro di danni). Dalla stazione Termini aveva raggiunto l’Olimpico su un convoglio speciale dell’Atac da cui, lungo un tragitto di poco più di 4 chilometri, erano state lanciate appena 41 bombe carta. Aveva soltanto menato mani e piedi con chi lo ha arrestato. Allarga le braccia Cacciotti, in un crescendo di enfatica incredulità.

“Una vicenda come al solito amplificata dai media. Il ragazzo è incensurato e in fondo risponde solo del possesso di un petardo e di resistenza alla polizia. Normale, quando si viene fermati in uno stadio”. Il giudice lo interrompe: “Il contesto in cui si sono svolti i fatti è particolare. Provi a riformulare la richiesta, avvocato”. Cacciotti riformula: “Potrei arrivare a mesi 4 e giorni 10”. Il giudice: “Quattro mesi e mezzo, direi”. Cacciotti: “No, giudice, 4 mesi e 10 giorni che per altro è perfettamente divisibile con le imputazioni. Guardi, facciamolo insieme. Pena base, mesi 9 di reclusione. Ridotta per le attenuanti generiche a mesi 6. Aumentata per il secondo capo di imputazione a mesi 6 e giorni 15 oltre a 1.200 euro di multa. In forza del rito, ridotta a mesi 4 e giorni 10 di reclusione più 800 euro di multa. E naturalmente sospensione condizionale della pena”. Il pm annuisce distratto. Cinque minuti di camera di consiglio. Quattro mesi e 10 giorni siano. Pena sospesa.

Toccherebbe ora al suo compare, Diego De Martino. L’altro sfortunato. Quando lo hanno arrestato all’Olimpico, le mani le aveva impegnate entrambe. Una bomba carta nella sinistra. Un coltello a serramanico nella destra. Anche lui, libero, ha pensato bene di non affacciarsi in aula. Anche lui è difeso da Cacciotti. Meglio, da Cacciotti e Lorenzo Contucci, l’avvocato degli ultras, il professionista che ha legato la sua immagine all’omicidio di Gabriele Sandri (è l’avvocato della famiglia). Rispetto a Durevole, De Martino naviga in acque più agitate. Non fosse altro, perché ha precedenti per rapina e un Daspo di 3 anni scaduto pochi giorni prima di Roma-Napoli.

Ma Contucci non si perde d’animo. Sussurra all’orecchio del collega la trovata. “Signor giudice - argomenta Cacciotti - per De Martino chiediamo il rito abbreviato (prevede una riduzione di un terzo della pena, ndr) ma, preliminarmente, chiediamo una perizia sul coltello che la polizia dice di avergli sequestrato per verificare se effettivamente siano presenti impronte digitali dell’imputato. Vede, signor giudice, De Martino non ha avuto difficoltà ad ammettere le sue responsabilità. Ma il coltello, proprio no. Lui dice di non averlo mai avuto. E’ una questione di giustizia”.

La perizia sul coltello equivale a sostenere che la polizia ha mentito nel suo rapporto di fermo. Il giudice la concede e rinvia il processo “agli esiti dell’esame peritale”. Sul fondo dell’aula, i due poliziotti del reparto celere che hanno arrestato De Martino hanno la faccia di pietra. Uno di loro, Gianluca Salvatori, incrocia l’avvocato Contucci. “Ma non vi vergognate?”, dice.
(23 settembre 2008)

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[/i][SIZE=2]Dopo aver letto questo articolo, e [/SIZE][SIZE=2]parafrasando il titolo del film dei Coen/McCarthy, si potrebbe dire: l’Italia non è un paese per persone oneste :frowning: :mad:
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La prossima volta che un piedipiatti perde le staffe in un autogrill e mette mano alla pistola, spero solo che becchi l’ultrà giusto una volta tanto.

Ma chi è questo? La prossima volta posasse la sciarpa giallorossa quando scrive un articolo.
Fa tanto il sofista su questi 2 napoletani arrestati, dimenticando che nei fattacci del 31 agosto scorso gli arrestati sono stati 5… e 3 erano romanisti. :smiley:
Perchè non narra anche le loro prodi gesta?

I 500.000 euro di danni millantati da Trenitalia sono ancora tutti da verificare… ma davvero vogliono farci credere che sono stati prodotti QUEI danni???
Se così fosse stato sarebbe rimasta soltanto la carcassa…
Invece, dopo il fattaccio del 31 agosto, 2 carrozze del famigerato Intercity Modigliani devastato erano già in viaggio regolarmente.
Il resto del treno non si sa dove sia, l’avranno rubato gli ultrà napoletani per portarselo a casa come souvenir? Appena trovo un articolo in merito lo posto.
E poi 41 bombe carta sono difficili da portare in giro, come ha fatto a contarle??

Perchè invece di questo episodio non parla nessuno?
Roma-Reggina,accoltellato un tifoso amaranto
Un tifoso reggino è stato accoltellato fuori dallo Stadio Olimpico, poco prima dell’inizio della gara fra Roma e Reggina. Il giovane si trovava con la [b]fidanzata[/b] e altri due amici davanti ad un chiosco, quando è stato raggiunto da 5 tifosi romanisti. Uno di questi lo ha accoltellato ad una gamba, fortunatamente senza procurargli ferite gravi. Il giovane è stato trasportato al “Gemelli”, dove gil sono stati applicati dei punti di sutura. (Ansa)

Naturalmente non è stata applicata la regola della responsabilità oggettiva nei confronti della Roma. Non c’è stata nessuna squalifica e neanche un centesimo di multa.
E naturalmente pochissimo risalto mediatico all’accaduto.
Se succedeva a Napoli diventava il servizio di apertura su tutti i tg e ci squalificavano il campo per 2 anni.
Evidentemente per il Governo e per il giudice sportivo conta di più qualche carrozza di treno danneggiata che una vita umana.

Ah già, dimenticavo: noi siamo piagnoni e abbiamo manie di persecuzione.