Quando capiti su un film per puro caso.
Digiuno di info sulla trama ero convinto che fosse qualcosa di assimilabile a Non sparate sui bambini di Crea, e invece… Siamo davvero da tutt’altra parte!
Tra l’altro mai come ora il messaggio promosso dalla pellicola è di grande attualità!
Nonostante qualche (perdonabile) lungaggine il film scorre tranquillamente ed armoniosamente verso l’inevitabile finale, tratteggiando con sfumature tra il sogno ed il gioco la tenera amicizia tra due bambini, l’ebrea Michèle e l’arabo Karim. La simpatia e l’affinità tra i due piccoli si manifesta in modo sempre più totalizzante nonostante le grandi differenze che teoricamente li indurrebbero ad appartenere a due mondi separati ed inconciliabili: da una parte una famiglia altolocata di ricchi imprenditori (vivono in una villa principesca, attorniati dalla servitù ed immersi in tutti gli agi), dall’altra della povera gente, una famiglia allargata che vive compressa in un paio di piccoli locali in una casa di un rione popolare della città.
Siamo in un paese arabo; nonostante i giochi dei bambini siano al centro del racconto sullo sfondo incombe opprimente e asfittica la tensione politica che a breve sfocerà in una guerra.
Allo scoppiare dei primi tumulti la famiglia di Michèle intende abbandonare il paese, creando però un trauma nella piccola, che sta vivendo un innamoramento infantile che la sta legando affettivamente a Karim in modo sempre più viscerale.
Perché l’uomo divide ciò che dio ha unito?
Ecco, i figli se lo chiedono…
Sicuramente c’è del moralismo e qualche punta di saccenza nel messaggio che la pellicola vuole comunicare; al tempo stesso però la narrazione è sempre leggera e delicata, lo spettatore non viene assalito da questi afflati di evangelizzazione etico/morale. Ti accompagnano punteggiando la visione, talvolta in modo semplicistico ma in fin dei conti efficace, senza eccessive forzature.
Il film vinse il grifone d’oro al Giffoni Film Festival del 1974.
Peccato che ora sia praticamente scomparso da palinsesti e dall’offerta home video.