Premesso che secondo me gli anni 80hanno contribuito a decretare la fine del cinema di genere(non solo quello poliziesco),tralasciando la squallida fotografia-i colori-ed il modo di dirigere il film da tipica serie tv(come quasi tutti i polizieschi anni 80), la pellicola direi che risulta essereb parecchio noiosa e gli attori(a parte Tognazzi) recitano davvero male(l’unica è come sempre la Gravina ma in questo film non apre bocca per più di 10minuti…).
Daccordo che non è stato girato nel periodo doro del giallo all’italiana,ma leggendo qualche commento su internet non mi aspettavo di visionare un fil cosi brutto!! Evitatelo!!!
In DVD dal 21 Gennaio:
http://www.amazon.it/I-Giorni-Del-Commissario-Ambrosio/dp/B00GD8PONQ/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1385572187&sr=8-1&keywords=i+giorni+del+commissario+ambrosio
bello…a me è piaciuto ,e poi Tognazzi è un piacere pure se vecchio e malandato
… «A parte che ogni mattina leggo “Il Giornale” di Montanelli, la sera dell’incidente uno della Croce Verde è venuto qui a cer-care i parenti della Kodra, e invece ha trovato me».
«Grazie, e arrivederci».
«Arrivederci, commissario. Lo sa che lei somiglia a Lino Ventura, l’attore?»…
(Il caso Kodra, Rusconi ED.)
Per i milanesi deve considerarsi un imperativo leggere i romanzi gialli di Renato Olivieri, tra l’altro scomparso recentemente (giusto un anno fa).
Io l’ho appena visto per la prima volta e m’è piaciuto… una bella trama, un ottimo cast, insomma, saranno pure stati gli ultimi film degli anni ottanta, però, avercene di film come questi oggi!!!
A parte il taglio televisivo (ma forse era stato pensato come episodio di una serie di film tv dedicati al personaggio del commissario Ambrosio) non è poi così negativo come sostenuto da molti. Meglio però la prima parte.
Cast notevole a eccezione di Teocoli.
Non è tratto da alcun romanzo di Olivieri, salvo l’incidente stradale che caratterizza l’inizio de “Il caso Kodra”.
Lo schizzo di Enzo Sciotti per il manifesto del film (postato su facebook dall’autore: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=877648335715308&set=a.789100691236740.1073741835.100004104494216&type=3&theater )
Nel libro sul grande Lino Ventura scritto dalla vedova, Odette Ventura, si dice proprio che Lino andò diverse volte a Roma ed era ben disposto a girare questo film, che avrebbe avuto il titolo Maledetto ferragosto, che poi è uno dei romanzi di Olivieri.
Immagino che poi le cose siano cambiate.
Da “fedele” lettore di Olivieri ho sempre apprezzato questo film, sin dalla prima visione.
Credo catturi bene l’atmosfera malinconica dei libri dell’autore. Anche l’ambientazione invernale aiuta molto.
Un commissario disincantato ma tenace, che ispira simpatia e rispetto.
Le uniche note stonate, a mio parere, sono la colonna sonora troppo “ottantiana” e il flirt (secondo me forzato e dettato solo da esigenze di “botteghino”) tra la figlia della dottoressa Quadri e il buon Amendola.
Teocoli, come riportato sopra, è decisamente inadeguato per il suo ruolo.