I giovani d'oggi

Da soffocare nella culla, tutti:

http://tv.repubblica.it/clickweek/mondo-emo/22502?video

Come mai tu non sei stato intervistato?

Lavorando con adolescenti da quasi cinque anni è pian piano cresciuta la mia insofferenza verso di loro, ne salvo pochi…la di la del vuoto generazionale quel che mi infastidisce è la mancanza di rispetto. Ok, io non ero un santo, ma sapevo darmi delle gerarchie.
Gli unici con cui ho legato al di fuori del mio lavoro e con cui magari è capitato di uscire a berci una birra sono alcuni skaters, ma poi quelli più grandini che ora hanno sui 19/20 annni, le nuove leve sono molto peggio.

Ovviamente perche’ non sono giovane.

Quello con l’audiocassetta al collo cosa mi comunica? Ci ha inciso dentro il suo testamento, spero.

Avevo aperto la discussione su questo filmato nel sondaggio su uomomorto… magari si poteva unirla ma in test forum è stato già passato l’aspirapolvere…

Una mia amica che veste in modo diciamo molto particolare ogni tanto porta al collo un disco 45 giri

Ma queste collane con supporti analogici cosa vogliono dire? Sono realmente curioso

Quando ero gggiovane io qualcuno girava con i cd appesi al chiodo (il giubbotto)

secondo me ha qualcosa a che fare con la radice ANAL :smiley:

Però lo sei stato. Ringraziamo il cielo che nessuno abbia soffocato noi nella culla, avendone la possibilità e soprattutto la voglia.

meglio che si concino da idioti da giovani, piuttosto che avere un regresso adolescenziale da adulti. A me francamente non danno alcun fastidio, sono ragazzi. Anch’io da gggiovane mi conciavo in modo improponibile.

Io no, ma le critiche dagli adulti per il modo in cui mi vestivo, la musica che ascoltavo eccetera non mancavano mai. E’ il conflitto generazionale, fra vent’anni questi giovani fighetti rampogneranno la loro prole per ragioni analoghe.

guai se non fosse così…
mi ricordo all’epoca dell’esplosione del grunge come ci conciavamo tutti noi della gioventù sonica, io mi ero persino fatto i capelli lunghi biondi! :smiley:

i giovani d’oggi non li invidio, vivono la loro gioventù in un periodo di grossa magra per quanto riguarda la creatività, l’arte, la musica. Vivono in un periodo in cui soprattutto in musica la fa da padrona la citazione, il remake, il revival. Questo perchè c’è poco o niente di buono nel contemporaneo. In realtà cose buone ci sono ma questi giovani sono pigri e prendono ciò che gli viene proposto. E ce n’è per tutti. Quando ero giovane io esisteva ancora un sottobosco di roba underground veramente alternativa a ciò che si ascoltava in giro. Oggi ascolti nelle radio commerciali i Sigur Ros, i marlene kuntz, band nu-rave-elektro-sticazz, ecc… per cui non c’è più di veramente alternativo e la gente crede che solo quello sia il massimo. Perdipiù ad aggravare la situazione c’è il fatto che non gliene frega un cazzo delle origini. Sia del cinema che della musica… Io me li andavo a scoprire i doors e i pink floyd quando avevo 15 anni, loro al massimo sbavano se sentono in giro la sigla di dragon ball e considerano tutto quello più vecchio di 10-15 anni delle cose inutili in cui non bisogna perdere tempo.

tutto ciò che ho scritto non sono impressioni, sono frutto di conversazioni varie fatte con conoscenti ventenni o giù di lì.

poi ovvio che ci sono anche piacevoli sorpese.

Senza dubbio. Io a un mio allievo che chiedeva consigli letterari horror ho suggerito Io sono leggenda e ne è rimasto entusiasta. Certo che sul discorso cratività ti do ragione, son tempi duri; e che in generale questa generazione abbia il problema di essere composta soprattutto da “sfiorati”, per usare l’espressione di un mio vecchio amico (“sfiorati” nel senso che scivola tutto loro addosso, sembrano non curarsi realmente di nulla) non mi sognerei mai di negarlo. Ma in fondo, non è di noi adulti la colpa? Ereditano la società che abbiamo costruito per loro; se fa schifo che possono farci, a parte adattarsi? Vabbè, qui andiamo su un discorso che esula dal concetto di moda e atteggiamento, quindi mi fermo.

Mah, per me alla fine è una questione di corsi e ricorsi… andando indietro con gli anni si vedono solo giovani conciati in maniera assurda e “non più giovani” che dicono ai miei tempi era meglio… è sempre stato così e probabilmente sempre lo sarà.

L’unica cosa negativa che vedo al momento è internet. Almeno una volta se volevi avere/sapere/essere qualcosa o qualcuno di particolare dovevi sudartelo. Ora è tutto così a portata di mano che la superficialità -anche in quegli ambiti che fino a ieri superficiali non erano- è diventata la regola. Senza contare il danno che a mio avviso il web ha prodotto a livello di mera condotta.

È nella natura dell’uomo volere tutto e subito e senza fatica, per cui Internet non è altro che un figlio di suddetta natura.
Bisognerebbe a sto punto dire che l’uomo ha rovinato tutto.
Ci sono due soluzioni:
A - Eliminare gli uomini
B - Non eliminarli ma emanare una legge marziale mondiale che li costringa ad utilizzare i vecchi mezzi di comunicazione et conoscenza: rari manoscritti e sparute biblioteche monastiche.

Tornando a herr bitch: non dire bugie, tu sei ggggiovanissimo, caro caca-pipistrelli a tradimento.

Approvo. Se la mia generazione avesse avuto internet, probabilmente l’avremmo sfruttato allo stesso modo. In realtà, ogni generazione ha le sue peculiarità. La mia sceglieva l’anonimato come forma di ribellione: vestivamo jeans e rifiutavamo l’abbigliamento appariscente (ovviamente i fighetti che si distinguevano e ti gettavano in faccia il proprio lusso c’erano anche allora), disprezzavamo le mode e ci illudevamo di essere anticonformisti col tentativo inutile di passare inosservati (ovvio: cercare di farsi notare comportandosi da anonimi è abbastanza una cazzata). Adesso invece i ggiovani tendono proprio al conformismo, portano tutti lo stesso taglio di capelli e le stesse felpe, ascoltano la stessa musica, vivono su Youtube e ostentano un finto cinismo che spesso nasconde traumi profondi.

E adesso voglio l’emoticon pipistrellosa in omaggio al gggiovane Herr Bitch.

Più che nascondere traumi profondi credo che nasconda vuoti profondi.