I più bei Noir Italiani

Vorrei che mi aiutaste a stilare una lista di Noir Italiani (non solo polizieschi e non solo anni 70).
I Noir secondo Voi più belli,eleganti.

Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo
La mala Ordina di Fernando Di Leo
Arrivederci amore ciao di Michele Soavi
Servo Suo di Romano Scavolini
Assassination di Emilio Paolo Miraglia
Fuga in Francia di Mario Soldati
Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino
Regalo di Natale di Pupi Avati
Ossessione di Luchino Visconti
Cronaca di un amore di Michelangelo Antonioni
Il delitto di Giovanni Episcopo di Alberto Lattuada
La pantera nera di Domenico Gambino
Fari nella nebbia di Gianni Franciolini
Divorzio all’italiana di Pietro Germi
Un maledetto imbroglio di Pietro Germi
A ciascuno il suo di Elio Petri
Indagine su un cittadino al di sopradi ogni sospetto di Elio Petri
Io ho paura di Damiano Damiani
Tony Arzenta di Duccio Tessari
La città si difende
Il Poliziotto è marcio di Fernando Di Leo
Città violenta di Sergio Sòllima
Revolver di Sergio Sòllima
Il Bandito dagli occhi azzurri di Alfredo Giannetti
Un Borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli
Gli assassini sono nostri ospiti di Vincenzo Rigo
L’ultimo perdono Renato Polselli
Delitto al luna park Renato Polselli
Troppo per vivere… poco per morire di Michele Lupo
Concerto per pistola solista di Michele Lupo
Qui non è il paradiso di Gianluca Maria Tavarelli
Gangsters Massimo Guglielmi
Fatalità (Tragico appuntamento)

Milano calibro 9 rimane IL noir italiano (l’ho recensito ultimamente per Gli Spietati, e mi rendo conto di esser stato fin troppo parco).

Aggiungiamo a questo punto anche Il boss.
Un altro molto bello è Fuga in Francia di Soldati.
Uno poi estremamente sottovalutato e per me affascinantissimo è Servo suo di R. Scavolini.
La palma del più atipico (con quel finale così straniantemente assurdo) la darei a Una iena in cassaforte di Canevari.

Speravo in un Tuo contributo.
Io aggiungerei anche Assassination di Miraglia alla lista.

Caro Scerbanenco1986 (ammazza quanto mi piace il tuo nick!..e non è captatio benevolentiae, assicuro!) due titoli ho evitato di menzionare: Assassination (perché fondamentalmente è un ibrido e perché altrimenti mi tacciate di citare solo film di cui mi sono occupato a carattere editoriale :wink: ) e Cani arrabbiati, perché volenti o nolenti si va a cozzare sempre lì.

p.s. il regista di Una iena in cassaforte (i titoli di testa avevano questa grafia, con iena con la “i”) si chiama Cesare. Ti sei confuso con Paolo Cavara ;).

Caspita,il booklet di Assasination è la prova lampante che a livello editoriale qualcuno che capisce veramente il cinema di genere esiste e me ne Complimento.
Hai ragione,ho effettuato una Fusion tra Cavara e Canevari…:oops:
Ho rimediato nel frattempo.

E aggiungo Le conseguenze dell’amore e Regalo di Natale

Difficile stilare una classifica di film ultimati in epoche molto diverse. Poi il genere è vasto e sfumato.

Oltre ai citati ricorderei Un maledetto imbroglio, A ciascuno il suo, Indagine su un cittadino al di sopra…, Io ho paura, La casa dalle finestre che ridono, Io no ho paura di Salvatores; carino anche Svegliati e uccidi di Lizzani.

Milano rovente manca all’appello…:slight_smile:

No, sei tu che non leggi tutto quello che Scerba scrive… :smiley: :smiley: :smiley:

Lo ha aggiunto dopo che l’ho scritto;)
:smiley: :smiley: :smiley:

Il caro Scerba da bravo ragazzo di rispetto edita man mano la lista…

Confermo.Vorrei fare una bella lista completa.
Però attenzione,ribadisco:solo Noir veramente riusciti ed eleganti NON tutti i noir italiani dale origiini ad oggi.

Ringrazio Scerba per la stima. Alcune riserve: va bene l’allargamento dei confini del noir, però Teorema, Il grido e La casa dalle finestre che ridono non possono essere ascrivibili al genere.

Teorema e il Griso li ho messi Io.
Teorema effettivamente l’ho inteso alla larga ma il Grido lo vedevo bene.no?
La casa lo toglierò sennò avrei da metterne anche altri come Il Medaglione insanguinato…etc

In my honest opinion: Teorema è uno dei prototipi del dramma borghese, l’innesto di un individuo “altro” in un contesto domiciliare lo fa precipitare. Dov’è il noir? Il grido è il primo grande (melo)dramma esistenziale di Antonioni. La fuga (psicologica e geografica) è più che altro da se stesso, ma il movente non è criminale, né poliziesco, né nulla…è psicologico, esistenziale, appunto. Potremmo considerarlo un noir “dell’anima”, ma francamente…

Era questa la motivazione.
Comunque li tolgo entrambi.
Metteremo solo Noir puri.
Grazie

Beh…ripeto: è la mia opinione, non certo verità evangelica. :wink:

Colpo rovente di Zurli, Un uomo una città, Un detective, Tony Arzenta, Squadra volante, Senza ragione.

C’era una volta in America
Tony Arzenta
La città si difende
Milano calibro 9
La Mala ordina
Il Boss
Il Poliziotto è marcio
Città violenta
Revolver
Il Bandito dagli occhi azzurri
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Ossessione
Vite strozzate
Il Camorrista
Arrivederci amore, ciao
Luca il contrabbandiere
Autostop rosso sangue
Un Borghese piccolo piccolo

L’Imbalsamatore

Vincenzo Rigo, doppio Polselli, triplo Lupo:

Gli assassini sono nostri ospiti
L’ultimo perdono
Delitto al luna park
Troppo per vivere… poco per morire
Concerto per pistola solista
Un uomo da rispettare

Aggiungerei sicuramente “Qui non è il paradiso” di Tavarelli e “Gangsters” di Guglielmi.

Nessuno di voi ha menzionato “Il bivio” di Fernando Cerchio del 1951 con Raf Vallone, Charles Vanel e Saro Urzì… lo vidi anni fa già iniziato in televisione e non mi sembrava malaccio… tutt’altro… sicuramente un prodotto atipico per quegli anni… anche il Mereghetti (con cui peraltro mi trovo spesso in disaccordo) gli da tre stellette