Mah…
Premetto che non sono un gran fan dell’originale di Meir Zarchi ma questo remake, se possibile, è persino peggio.
La storia è sempre quella: una bella ragazza prende in affitto una casetta in campagna in una zona popolata da bifolchi, questi la stuprano e poi lei si vendica ammazzandoli tutti.
Il film è anche fotografato bene e la protagonista ce la mette tutta in un ruolo non facile ma il film è davvero una stronzata.
La scena dello stupro è relativamente breve (quella del prototipo era molto più lunga) perché quello che conta alla fine è mostrare la parte “revenge”, cretinissima e senza in minimo pathos. C’è questa tipa che costruisce trappole che neanche Wyle E. Coyote e splatta i suoi stupratori. Non c’è tensione, non c’è nulla, si sa che lei ce la farà a sterminarli tutti e non sarà mai in difficoltà e alla fine si aspetta solo di vedere la splattata finale, senza la minima emozione.
Gli effetti poi non sono neanche granché, se proprio la si deve dire tutta, e fa rabbia vedere il fatto che il film alla fine della fiera non osi fino in fondo.
Gli ultimi due omicidi sono davvero rovinati da una regia e da un montaggio che non valorizza per niente il loro potenziale disturbante (o persino divertente visto che si tratta di scene tipo cartoon) ed è un peccato perché magari potevano regalare qualcosa.
Poi è un peccato che alla fine manchi il coraggio di osare facendo qualcosa di veramente scorretto (se lei avesse ucciso la figlioletta dello sceriffo sarebbe stata un’altra cosa…)
Nulla di trascendentale, quindi, se ne può fare a meno.