I tre spietati (Joaquín Luis Romero Marchent, 1964)


“El sabor de la venganza” (original title)
Regia: Joaquín Luis Romero Marchent
Coproduzione Spagna-Italia
Anno: 1964

Cast: Richard Harrison , Claudio Undari , Gloria Milland , Miguel Palenzuela , Fernando Sancho

I tre spietati è una coproduzione italospagnola che si rifà al western classico americano in quanto essendo precedente ai film di Leone non ha subito l’influenza dello spaghetti western, per cui trattasi di un Eurowestern.Alla regia abbiamo Josè Romero Marchent aiutato se ricordo bene da Deodato, le musiche sono di Ortolani e ricordano molto le musiche de “I magnifici sette”.
Da molte parti ho letto che si tratta di un film violento, forse per il 63-64 può anche essere ma in verità le sequenze action sono pochissime e sangue non ve n’è.Il cast è buono, abbiamo Undari che è sicuramente l’elemento migliore, nella parte del fratello senza scrupoli, ma in verità dei tre spietati del titolo non c’è traccia,anche il grande Undari più di una volta fa prevalere il buon cuore sull’ impulsività, ad esempioquando risparmia il padre di famiglia a cui chiede un cavallo dopo le grida disperate della moglie e del figlioletto.
Gli altri due fratelli sono interpretati da Richard Harrison molto legnoso e monoespressivo e da Palenzuela che è più defilato e posato rispetto gli altri due.Nel cast abbiamo anche Fernando Sancho ma si vede molto bene che centra poco o nulla con la pellicola, le sue entrate in scena servono per lo più a spezzare la serietà\linearità del film con alcune gag, ma per il resto non è funzionale, difatti fu imposto dalla produzione.
Il budget devo dire che è molto buono perchè soprattutto all’inizio si ha un dispiegamento di uomini ma soprattutto di cavalli che arricchiscono di molto la pellicola, poi anche durante il film c’è una parte dedicata ad un rodeo (per la verità un po lunga) che fa notare la presenza di uomini circensi e animali stupendi come tori e cavalli indomati.
Il film devo dire che non mi è dispiaciuto, è girato abbastanza bene e il plot narrativo è tuttavia buono e convincente anche se certe coincidenze appaiono molto forzate.Undari è due spanne su tutti ma del resto il suo ruolo lo permette,il finale dove lui muore è ottimo , ammetto che mi è scesa la lacrimuccia.
Girato totalmente in Almeria,invece alcune sequenze interne (secondo il libro di Giusti quelle nel carcere)sarebbero state rifatte agli studi de Paolis.
L’input che mi ha fatto propendere per la visione, visto che avevo il dvd li fermo da anni (registrazione da Studio Universal) è stato il libro di Matteo Mancini “Spaghetti western vol.1” che lo esalta abbastanza.

Visto in un’ottima copia in italiano, il film intrattiene e diverte.
Per il resto ha detto tutto Stubby

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Vi segnalo l’uscita del mediabook Explosive Media dell’aprile scorso. Un’ottimo prodotto anche questo; audio italiano, tedesco, inglese (con sottotitoli escludibili tedeschi e inglesi). Come extra troviamo un booklet, la versione tedesca (tagliatissima), i titoli di testa della versione spagnola e qualche scena della versione spagnola più lunga di quella italiana. Per quanto riguarda il film, concordo con Stubby al 100%…

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Il film si può trovare anche nell’archivio di Raiplay e la sua visione è esplicativa delle differenze tra il prima e il dopo Per un pugno di dollari.
La fotografia, le musiche, la storia (ingenua), persino i suoni delle pistole o dei pugni sembrano appartenere ad un genere differente, legato ancora agli stilemi statunitensi.
La versione italiana è tagliata rispetto alla versione spagnola di circa 3 minuti (manca per esempio il dialogo tra Fernando Sancho e Gloria Milland subito dopo che Harrison annuncia alla madre la sua intenzione di voler diventare un uomo di legge); il BR della Explosive Media dovrebbe invece essere nella versione spagnola integrale di 96/97 minuti come giustamente segnalato da Michael_Schweitzer.

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