Anno: [/i][/b]1957 Regia: Riccardo Freda Con: Gianna Maria Canale, Wandisa Guida, Carlo D’Angelo Produzione: ERMANNO DONATI E LUIGI CARPENTIERI PER LA ATHENA CINEMATOGRAFICA, TITANUS Distribuzione: TITANUS
Una serie di misteriosi omicidi sconvolge Parigi: le vittime sono giovani donne che vengono ritrovate dissanguate. Un ispettore di polizia indaga ma non raggiunge risultati concreti, mentre il giornalista Pierre si dedica al caso ed è convinto che l’autore degli omicidi sia un vampiro…
Critica “Definito il “primo film italiano della paura”, questo lavoro di Freda ricalca motivi non del tutto originali, non tanto nella trama, quanto nel modo in cui le varie situazioni sono state risolte. Il film perciò non può dirsi completamente riuscito, anche se non manca di sequenze abbastanza scioccanti”. (U. Tani, “Intermezzo”, 11/12, 30/6/1957).
l’ho visto preparandomi a un film datato in senso stretto mentre in realtà, a parte qualche passaggio ingenuo e prevedibile, si guarda con piacere, soprattutto la seconda parte
Questo film è uscito in tutto il mondo tranne che ne suo paese di origine, veramene bizzarra queta cosa, ma siamo il terzo mondo noi quindi non c’è da stupirsi più di tanto.
Quanto al film e da molto che voglio ri-vederlo ma ancora non mi sono deciso a metterlo nel lettore, rimedierò presto, da quel che ricordo mi pare fosse un bel filmetto.
se poi ci aggiungiamo il fatto che anche quando escono presentano spesso pessime caratteristiche tecniche (formato, qualità immagine, audio, zero extra) abbiamo un quadro esauriente della politica di distribuzione italiana
Nel documentario I trucchi del maestro, extra nel dvd de I tre volti della paura edito da Sinister, Bava mostra in diretta, ospite di Rispoli, operando su una ragazza, questo tipo di trucco. Trucco molto semplice che utilizza i colori rosso e blu con le luci ultraviolette. Geniale veramente :-).
Straordinaria ne I vampiri la ricostruzione di una via centrale di Parigi, realizzata da Bava allo stesso modo di quanto fece con i fondali di Caltiki.
Se vedete bene, si nota lo stacco tra la vera scenografia e la parte fotografica, con Parigi, inserita come coronamento.
Sì, la registrazione con Michaelis viene dall’archivio di Fabio che me l’ha gentilmente messa a disposizione. È stata restaurata perché l’audio era abbastanza danneggiato e poi è finita in quest’edizione.
Che poi non voglio stare a fare polemiche perché ormai è acqua passata ma col senno di poi certi sbattimenti sarebbero stati degni di miglior causa.