DVD/Bluray
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in onda su Super3tv il 22 Novembre di notte alle ore 1:30 aka il 23 novembre alle ore 1:30
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Di Buona fattura, anche negli extra, il dvd Surf Video per un Film a Mio Avviso Splendido in Tutto e per Tutto:
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Io al contrario lo trovo un film insostenibile nella sua grevitĂ . Roba da alzarsi fantozzianamente al termine della visione ed esprimere la fatidica condanna senza appello.
…de Gustibus, ovviamente: Antonioni, coadiuvato dal Grandissimo Tonino Guerra, rende perfettamente un Prodotto moòto Consono al suo Cinema d’immagini ed Incomunicabilità …
…anche negli Anni 80…
…Fotografia Altamente Significativa, attori al top. Tomas Milian, Daniela Silverio, Christine Boisson (che rivedremo nell’Ottimo “Caldo Soffocante”)…
…per non parlare di Bouzuffi, Compianto mai abbastanza come meriterebbe…
…con Location Romane memorabili, Tipiche di quegli Anni Lontani e Vicini al tempo stesso…
…ricordo, ancora con commozione, la Prima Visione al Cine e l’Ottimo Trattamento Einaudi (ricco si Foto) dedicato al Film (Sceneggiatura e Romanzo trattone)…
…cosa si può voler di più…
…e che musiche…:oops:
Nel mio caso, avrei voluto qualcosa in meno: meno staticità narrativa, meno diarrea verbale… trattandosi di Antonioni magari chiedevo troppo, ma almeno film come Zabriskie Point si riscattavano sul piano estetico (alla fine avevo voglia pure io di far saltare in aria la casa di qualcuno).
ps.
Quanto alle locations, preferisco quelle netine utilizzate da Antonioni in altra occasione (mero campanilismo, probabilmente).
Molto deluso per la particina assegnata alla Wendel in questo polpettone di oltre 2 ore.
Molto buono il vecchio dvd della SurfVideo.
E anche per questo film, incredibilmente, c’è un’uscita in br, all’estero. Ancora più incredibilmente (o forse no: hanno visto il nome di Antonioni alla regia, e quindi lo hanno voluto recuperare…), a cura della Criterion. Vedi www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews38/identification_of_a_woman.htm
Sarò che sono in vena e questi argomenti si scontrano spesso con la mia sensibilità ma a me è piaciuto anche se ammetto che è spesso verboso, i dialoghi a volte diventano eccessivamente filosofici e la durata è eccessiva. Ho notato un calo generale quando entra in scena la seconda ragazza, a mio avviso questa parte andava accorciata senza intaccare tutta la vicenda con la splendida Daniela Silverio, così somigliante con la Valeria Bruni Tedeschi che ho dovuto stoppare e controllare i crediti perchè nei titoli di testa non avevo letto il suo nome…
Il DVD italiano a mio avviso è molto buono (menù da TV bulgara a parte), il Criterion linkato da Zardoz mi sembra troppo caldo come colore quando in realtà ho apprezzato la fotografia fredda.
Tante le edizioni home video di questo splendido film che adoro e che vidi alla prima nel (per me mai, troppo, lontano) 1982:
dvd DNC Surf Video, 2003:
dvd Surf Video, CGHV, 2008:
Se ne parla, in dettaglio comparativamente con altre edizioni, qui:
http://www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews38/identification_of_a_woman.htm
…attendo mi arrivi per commentarlo, dopo averlo saggiato…
Preso mesi fa il dvd CG, il film devo ancora visionarlo per intero. Dovessi scegliere un br, opto sicuramente per l’edizione britannica. Per la colorimetria più equilibrata. A differenza del disco Criterion…
Così sembrerebbe, ma pare (a leggere la comparazione) vi sia qualche problema sui volti nell’edizione UK CF: “In primo luogo, questo Il trasferimento di Cult Films 1080P è nel rapporto di aspetto 1,75:1 mentre invece in cui il Criterion e il DVD Mr. Bongo erano 1,85:1”, poi ciò comporta che “In generale, l’edizione britannica ha perso un frammento di informazioni dai bordi destro e superiore della cornice” e che (si parlava di volti dilatato o similia, ma poi è stato cancellato)…
…leggila, dimmi che ne pensi guardando anche gli screen specie dei volti …
…intanto, ovviamente, attendo l’ordine mi giunga, spero presto…
per parlarne con contezza…
…anche l’edizione francese Gaumont, come colori non definizione, comunque meglio di Criterion…
Arrivatami oggi la “cult films” di cui, finalmente, si parla anche qui: https://www.blu-ray.com/movies/Identification-of-a-Woman-Blu-ray/321842/#Review
La prima sensazione, da visione prolungata ma parziale, è che non è ancora l’edizione definitiva:
Ok, mi hai convinto. Nonostante i difetti,e sempre se mi gira, eventualmente prendo il br UK…
Non sto propagandando nulla, solo fornendo dati aspettando un confronto con altri spero presto…
E’ il mio film preferito di Antonioni, insieme a Deserto Rosso, e lo amo proprio per le sue sgangheratezze ma la parte della ricerca della ragazza nella nebbia e nel suo appartamento è meravigliosa.
Certo, quando la “seconda” ragazza dice “Sei la mia cocaina” la situazione crolla nel trashistico ma il film rimane il capolavoro che è, con le sue atmosfere primi anni '80, Lara Wendel “in funzione antimaschile”, la gelateria Fassi, i silenzi del film, questa strana commissione tra cinema basso e cinema alto che lo rendono un capolavoro senza tempo.
Come straordinaria davvero è l’interpretazione di Milian, la sua migliore in tutta la sua vita. Quando penso che in quello stesso periodo di tempo girava i Monnezza penso davvero che siamo davanti ad un attore strepitoso.
Sinceramente non lo considero un film di genere, anche perché che genere potrebbe essere? Un dramma? E’ naturalmente un film d’autore, molto autobiografico secondo me.
Ho la vecchia CVR, una registrazione da Fuori Orario e il dvd Criterion Regione 1 che trovo ottimo. Non penso prenderò altre edizioni.
Ricordo che questo film passava spesso sul canale satellitare Cult. Lo vidi a spezzoni e ricordo diversi nudi, i quali, mi fecero venire la voglia di vedere un qualcosa che, a prima vista, sembrava veramente pesante.
Non posso non essere d’accordo con te. Guardando l’anno in cui venne girato questo film ho pensato la stessa identica cosa
“Mi domando che senso ha al giorno d’oggi una storia d’amore in mezzo a questo sfacelo, in mezzo a questa corruzione”
Ho sempre pensato che Identificazione di una donna rappresentasse, per Antonioni, ciò che 8e ½ rappresentò per Federico Fellini: anche qui, infatti, abbiamo un personaggio come Niccolò Farra, regista in crisi totalmente preso dalla ricerca di un’idea da trasformare in film, ricerca parallela a quella della donna ideale.
Se Pier Paolo Pasolini, che fu un populista nel senso classico del termine, criticò duramente l’Italia del cosiddetto “boom economico”, colpevole di aver barattato il ritorno ad una vita più semplice e armoniosa con il materialismo, il consumismo e l’illusione di una specie di benessere da bestiame bovino, Michelangelo Antonioni, nella sua critica, si spinge addirittura oltre: nel vuoto degli anni '80, nemmeno quell’illusione esiste più, si è ormai giunti allo sfaldamento dei rapporti, al trionfo dell’individualismo e delle vite personali a compartimenti-stagni, che impediscono qualsiasi tipo di rapporto autentico, che non sia solamente basato sull’erotismo o sull’interesse; si è soli anche in mezzo alla folla, isole nella laguna immensa, spaesati nella nebbia (simbolismi ricorrenti in molte opere di Antonioni)
Ma la ricerca della “donna ideale”, che non esiste più o che forse non è mai esistita, è anche metafora della ricerca di un’Italia con la quale è divenuto impossibile identificarsi, un’Italia che ha deluso tutte le aspettative del dopo-guerra, un’Italia in preda alla corruzione, agli scandali, all’egoismo, alla violenza. Nemmeno la Chiesa (intesa come dottrina) offre più rifugio, presa com’è dalla mondanità e dallo stare “al passo coi tempi”: particolarmente significativa in questo senso è la scena nella quale un gruppo di sacerdoti (in uniforme post-conciliare) interrompe il proprio cammino (verso dove?) per assistere, incuriositi, alla lite tra Milian e Saccarola.
I dialoghi a volte banali e a volte strani cercano di trasmettere il sentimento di noia e di banalità della vita quotidiana. Sono stati studiati apposta in quel modo, affinché lo spettatore possa “sentire”, interiormente, ciò che il regista intende comunicare – il tutto, forse, mutuato dalle teorie brechtiane (ma di questo non sono sicuro, non avendo studiato Brecht).
Identificazione di una donna è il primissimo film di Antonioni che vidi: non sarà il suo migliore ma trovo che sia perfettamente in linea con la sua poetica.