Domenica mattina trovi un topic del genere da leggere, clikki per curiosità sul tasto play e ne rimani letteralmente rapito.
Un cinema visivamente inedito, perfettamente definito da @Frank_n_Furter come una corrente new wave del cinema sovietico, i personaggi sembrano materializzare quel disagio apparentemente senza futuro degli ultimi anni della cortina di ferro, dove tutto sembra irraggiungibile, oserei dire metaforiche le immagini di 1997: fuga da New York che passano alla TV disturbate a ripetute, fanno apparire la situazione come una prigione senza via di scampo, dove i gggiovani si rifugiano nella delinquenza e nella droga, Moro il protagonista vuole come accendere una luce di speranza, col suo fare spavaldo e giustiziere, più americano che russo, talmente spavaldo che se ne fotte persino delle coltellate che prende..
Solo un anno dopo sarebbe crollato il muro di Berlino e pochi anni dopo Gorbachev si sarebbe dimesso ponendo fine all’USSR.
Correggo @Frank_n_Furter sul dettaglio delle zone desertiche, si tratta di un già prosciugato Lago di Aral, ricordo vivido solo in vecchie cartine sbiadite ai tempi della scuola.
PS: Tra i tanti rimandi “internazionali” del film, si sente più volte parlare in altre lingue, non ho colto quella del “Signor Pantalone” e tutte le frasi che ne conseguono sul finale.
Come già detto sopra, il protagonista Viktor Tsoi, leader dei Kino, rockstar leggendaria in Russia, ci sono statue e francobolli dedicati a lui, ma qui in forum credo sia conosciuto solo da @bastardnasum, e dire che a suo tempo suonarono anche in italia:
Comunque niente, a fine film, mi è partito un breve ed esaustivo video che vi consiglio per approfondire sul personaggio.