Anno: 1974 Regia: Carlo Infascelli Con:Silvia Dionisio, Orso Maria Guerrini, Peter Lee Lawrence, Karin Schubert, Riccardo Garrone Musiche: Coriolano Gori Fotografia: Riccardo Pallottini Genere: Horror
Segnalo che il 2 febbraio uscirà su dvd per Cecchi Gori
(Ita.mono -
16:9/1.85:1 + trailer/note)
E’ il terzo film di mia conoscenza ispirato all’omonimo romanzo della Lovecraft denoantri, Carolina Invernizio (forse non sufficientemente conosciuta e letta). E’ infatti coevo al bel film di Mario Lanfranchi, Il bacio (soggetto e sceneggiatura redatti con la collaborazione di Pupi Avati), e credo sia debitore anche al film Il bacio di una morta, di Guido Brignone, del 1949 (che però non ho mai visto).
Il film di Infascelli è disponibile anche su vhs (Cvr).
Si, diciamo che è sempre stata bistrattata e sottovalutata: nulla più che una scrittrice di romanzi d’appendice e feuilletons.
Per tornare al film, le nuove pubblicazioni di Cecchi Gori sono straordinarie, perché finalmente ci regalano titoli rarissimi (Caltiki, Le amanti del vampiro…). Plauso.
Sai, volevo fare la stessa domanda anch’io…
Corrado, per caso ti è mai capitata per le mani l’antologia Da uno spiraglio…racconti neri e fantastici dell’ottocento italiano. I racconti della Invernizio erano tutto fuorchè lovecraftiani, e se non utilizzavano lì il meglio della sua produzione nera…!
No, è stato semplicemente un modo grossolano, da semplificazione forumistica, di descrivere tutto ciò che di terrificante e sadico ha inserito la Invernizio nelle sue opere. A dire il vero, è una definizione che ho rubato ad altri, che però suonava così: “Invernizio, la Lovecraft padana”.
Bah, voglio venire in aiuto al caro Caltiki, forse con I cari estinti, raccontino lovecraftiano simile ai neri italiani ottocenteschi il paragone potrebbe essere fattibile…
Sono commosso, Kieran
Comunque ho capito, va: per evitare mal di stomaci ai lovecraftiani assumo come paradigma l’accostamento alla Radcliffe del buon Tuchulcha.
Evviva la Invernizio, la Radcliffe padana!
la storia è un melodramma d’amore,la prima mezzora è davvero molto buona poi il film si “impianta” e si fa ripetitivo se pur sempre gradevole,buonissima la ricostruzione d’epoca,moltissimi i caratteristi presenti,bellissima e sensualissima la dionisio,bravo guerrini molto meno peter lee lawrence
A me non è piaciuto granchè… e la parte finale del processo l’ho trovata francamente ridicola…
Stupenda però Karin Schubert (come sempre), anche in versione “roscia”.
Ho notato che nella scena in cui viene aperta la bara della Dionisio e si scopre che è ancora viva è stata riciclata la musica de “Il mostro dell’obitorio”!!! :-p
Anche io l’ho trovato un bel po’ moscio… i primi minuti in stile gotico sono un trappolone per spettatori ingenui (quorum ego) mentre in realtà trattasi di un polpettone e nulla più.
Anche se non sono un gran cultore del genere gotico, devo dire che questo film , mi e’ piaciuto, sara’ anche perche’ e’ pieno zeppo di grandi attori…poi le 2 donne vabbe’ che dire…magari si spera sempre in qualke nudo in piu’ ehheheheh;)
tremendo
la storia poteva anche essere una buona base di partenza e il cast non è male ma è diretto veramente malissimo
poi se durava 20’ in meno era senz’altro meglio, ci sono alcune scene tirate per le lunghe come se ci fosse Luchino Visconti a girarle