Il bianco spara - Autobiografia di Enzo G. Castellari

Le ferie non sono cose per tutti

Ok, truppa: chi ci sarà sabato pomeriggio a Milano? Io, Renato, Tigrero, Tuchulcha e…?

Io vengo con Arizona77 e Doringo.

Forumisti a me totalmente sconosciuti. Ma i nomi sono promettenti…

Nada Io ;( in malattia …

Belin dai son contento che ci siano anche loro

Un grazie di cuore a Renato, Tigrero ( e la sua fidanzata! ), Doringo e Arizona 77 per le liete ore trascorse insieme. Grazie anche a Tuchulcha, che finalmente ho conosciuto! Ma il vero “eroe della serata” si è dimostrato l’impareggiabile Castellari, a quasi 80 anni sempre cortese, paziente e disponibile (dinanzi alla tanta gente convenuta per autografi e/o foto). Uno di quelli " in via di estinzione ". Purtroppo…
P.S. Dopo 8 anni, mi ha nuovamente sfidato a braccio di ferro. Ho cortesemente declinato.

Qualche fotarella…?

…eh ma allora bisognava chiamare anche Marcyello…il Tigre avrebbe sicuramente gradito presentargliela

Non vi siete fatti qualche scatto assieme e assieme a Castellari?

Azz, mi spiace di non avervi incrociato, ho visto solo Corrado proprio mentre stavo andando via… comunque finalmente ho recuperato pure io il libro, esteticamente è un’edizione davvero ben fatta, e dopo i vostri commenti sono molto curioso di leggerlo.

Siamo filati via per sbevazzare qualcosa. Io il libro l’avevo già preso l’anno scorso, e stavolta ne ho comprato una copia per una persona a me assai cara, che sono certo apprezzerà…

Ahahah…belin che memoria!

Sono momenti indelebili :lobster:

Ho letto per ora le prime 110-120 pagine del libro, e questa cosa sottolineata da arek salta veramente all’occhio. Premesso che il libro mi sta piacendo, e che non vedo l’ora di finirlo quanto prima, questo continuo auto-elogiarsi ogni 10-20 righe, e quant’era bravo a scrivere, dirigere, doppiare (!), fare il boxeur, battere chiunque a braccio di ferro pure quando aveva 14 anni contro degli scaricatori di porto di 140 kg ecc.ecc… insomma, poteva essere un filo più sfumato. Il libro ne avrebbe guadagnato.

Concordo anche sulla notevole e interessantissima quantità di informazioni su Marino Girolami, che chiaramente meriterebbe pure un libro a parte.

Non sono d’accordo sull’omofobia (certe notazioni sono anzi sapide, e - involontariamente? - qua e là emerge un certo narcisistico autocompiacimento nell’essere “apprezzato” anche in ambito omosex…), mentre è indiscutibile il fatto che Castellari spesso e volentieri non perde occasione per autoincensarsi. La cosa, in altre circostanze e con altri personaggi, sarebbe alla lunga abbastanza irritante e ti farebbe sbuffare “Sborone!” ogni tot pagine. Ma dato che si parla del sor Enzo G., gliela perdono volentieri: è anzi un motivo in più per comprare questo librone. L’ormai ottantenne (minchia?!) Castellari è una di quelle persone che anche nel bel mezzo dell’inverno emanano incredibile calore umano, e ti conquistano in pochi minuti. Indi, THUMBS UP più che mai a lui e alla sua autobiografia!!

Lui è così pure di persona, non vedo perché meravigliarsi se certe cose le scrive. A me ha divertito, trovavo più irritanti certe sue esternazioni fascistoidi su facebook. Il libro è una bella carrellata sulla sua carriera, poi ci stanno pure le smargiassate (Il Giustiziere della notte avrebbe copiato Il Cittadino si ribella? Ma non mi dire) che rendono il personaggio in maniera genuina.

Intanto ho terminato il libro.

Tuc condivido il tuo pensiero, ma come argomentavo dottamente con un altro forumer di cui non posso fare il nome, il libro avrebbe avuto bisogno a mio parere di un robusto lavoro di editing, come si dice. C’era parecchia roba da tagliare, siamo onesti.

Pensa anche solo alla parte su Venti di guerra, dove Enzo Castellari fece il famoso ruolo di Mussolini. Cazzo, saranno 20 pagine in cui ripete 3 cose… e il trucco, e la prove, e il dover recitare in inglese e poi in italiano, e Ali MacGraw che gli faceva gli occhi dolci (sarà)… tutto poteva essere ridotto a un decimo dello spazio, senza appesantire inutilmente il ritmo della narrazione, peraltro in un libro di oltre 500 pagine, mica un opuscolo.

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Eh, ma ha avuto la soddisfazione di lavorare in una grossa produzione yankee, ancorché televisiva. Ci teneva particolarmente, a ricordarlo. Eppoi un ruolo come quello di Benito…

preso con un po’ di ritardo…!

ma avete visto che figata la copertina dell’edizione francese???