Il Bosco 1 - Evil Clutch (Andrea Marfori, 1988)

Sono esterrefatto da questa edizione dvd: la grafica, il tarocchissimo “vm 18”… Decisamente, parafrasando Fulci, Marfori si conferma “regista da abbattere”!

Si, però manca la perla assoluta della cover VHS ‘‘questo film ha imposto il suo regista come l’erede diretto di Frankenstein (???) e Dario Argento’’. Sono stati lungimiranti…

E mica lo so se è peggio ‘sta cialtronata amatoriale o Dragulatreddì prodotto con finanziamento pubblico (ahinoi).
E’ l’antico dilemma tra lo schiaffo in faccia e il calcio in culo.

Intendiamoci, però…
Quello che critico (e che mi fa cadere le palle) è l’approssimazione con la quale è stato creato questo dvd.
Voglio dire, ci voleva molto a fare una grafica quantomeno decente? Non dico una cosa fighissima e superpro (che poi sarebbe stata assolutamente fattibile, scommetto che tra i fan del film c’è almeno un grafico bravo che gliel’avrebbe pure fatta gratis) ma almeno una cosa decente.
Così fa pietà, non fa ridere, non è trash, non è divertente, non è nulla. È solo orrenda.
È l’ennesima sconsolante cialtronata, una cosa che non si può guardare.
E dire che io gliel’avrei pure presa ma 25 euro per una cosa simile non li voglio spendere. Più che altro per una questione di principio. Siamo nel 2013, è anacronistico che escano cose del genere.
Ok che è autoprodotto, ok che è per un pubblico di nicchia, ok che non c’erano soldi ma cazzo… Così fa schifo e basta…

Ripeto, mi dispiace un sacco, non ci voleva nulla a fare una cosa decente al posto di questa amatorialata goffa e risibile.

Auguro comunque a Marfori di vendere tutte e 300 le copie e di potersi permettere di fare una ristampa quantomeno dignitosa.

Magari sbaglio, ma secondo c’è un notevole livello di coerenza nel far uscire un dvd così di un film così.

Esatto: edizione di merda per film di merda. Certe cose vanno dette forti e chiare, senza peli sulla lingua…

film di merda non oserei definirlo. Lo vidi la prima volta appena usci’ in vhs, spinto dalla contemporanea recensione (non molto positiva) apparsa su un almanacco della paura di Dylan Dog. Insieme a me c’era mio fratello e un mio amico, e giuro abbiamo rivisto alcune scene 3 o 4 volte dato che il film, mal fatto come era, aveva un suo fascino che spaziava dal ridicolo al pauperistico. Certo all’epoca avevo 14 anni o giu’ di li’ e non me ne fregava niente di sottigliezze cinematgrafiche, pero’ questo film fece il suo effetto. Cercavamo qualcosa di brutto e e lo avevamo trovato.

Ci era piaciuto piu’ che altro per la canagliesca prova degli attori, su tutti la strega antipaticissima e l’omino in motorino che parla col laringofono e tutte le altre situazioni abbastanza improbabili. Insomma, per uno come me che all’epoca divorava quasi tutti i fumetti esistenti sul mercato, e in pieno Dylan Dog/splatter/gore mania (ricordo che era il tempo di Fangooria, Blob, Splatter e frattaglie del genere), questo film calzava perfettamente. Si capiva subito che non era un film serio, e che era destinato piu’ che altro a un target di teenagers che volevano soltanto vedere frattagle e budelle, ma ripeto, era il film ad hoc per quei tempi e sicuramente un bel fumettone cinematografico.

Rivisto oggi e’ datato in tutti i sensi: non ha piu’ il fascino gore-fatto-in-casa della seconda meta’ anni 80, il look semi-paninaro-glam degli attori e’ quantomeno fastidioso, la sceneggiatura presa di peso da un numero qualsiasi di Splatter. Ma mi e’ piaciuto molto di piu’ di qualsiasi film coevo di Argento. Roba tipo Patrick Vive ancora o i film della serie Lucio Fulci presenta, per dire, sono brutti-brutti, mentre il Bosco 1 e’ brutto-affascinante. Qualche giorno dopo aver visto per la prima volta il Bosco 1, avevo visto la Casa con le scale nel buio e sinceramente non mi aveva ne’ emozionato ne’ divertito come il Bosco 1.

Pero’ su questo forum, il film ha occupato finora 9 pagine, e quindi nel bene e nel male continua a far parlare di se’.

Non mi torna ancora il discorso che e’ “il film italiano piu’ censurato degli ultimi 25 anni”. la vhs italiana da quanto ricordo non aveva nessun taglio…

Allora, parliamoci chiaro: anch’io lo vidi in vhs, nel '98, a 24 anni. E anch’io ero reduce da anni di letture di fumetti horror (DD in testa, ovvio). Ma sinceramente, da subito, mi era chiaro che Marfori non era un “giocattolaio”, era uno che si prendeva sul serio, credeva forse di essere un novello Raimi (e dell’uso obbrobrioso della steadycam ho già parlato in precedenza…). E se a questo si aggiungono raccapriccianti prove attoriali, mancanza di ritmo, cazzonaggini assortite…bè, allora permettimi di definirlo GIUSTAMENTE “film di merda”! Anzi, IL film di merda per eccellenza… Nessuna possibilità di rivalutazione, nessuna possiblità di salvezza, punto.

Oh ma perché tutto questo odio???
Cosa c’è di così orrendo nell’uso della steady nel film di Marfori? Tra l’altro ne fa un uso originale, con accrocchi fatti in casa che alla fine funzionano fin troppo bene.
Certo, il film ha attori agghiaccianti e una sceneggiatura da neurodeliri, c’è l’imbarazzo della scelta per trovare punti deboli da criticare ma non capisco perché attaccarsi all’uso della steady che invece ha una sua dignità (cosa rara da trovare nel resto del film).

Il fatto è che la steady (strumento in sè e per sè nobilissimo e tante volte nella storia del cinema apprezzabile, utile e perfino indispensabile) qui è usata davvero “a cazzo”, come un giocattolo nuovo dato ad un bambino. Solo che tale bambino, nella realtà, era ben oltre che maggiorenne (il signor Marfori, sì), e del giocattolo ne ha appunto abusato, ad esempio per “suggerire” una presenza “malefica”. Piccoli problemi: 1) 'sta cosa l’aveva già fatta Raimi, e 2) non riesce a “suggerire” un beneamato cazzo, si percepisce solo il povero disgraziato operatore che corre e gira per stare dietro ai deliri dell’insopportabile regista. Odio, dici? Sì, cacchio: “Il bosco 1” è un film che STRAodio!
P.S. Chiudendo la questione “steady”: se Garrett Brown, benemerito inventore dello strumento, avesse visto il film, garantito che avrebbe pensato “Dio, che cos’ho fattoooo?!?”. E se gli davi una macchina del tempo, sarebbe andato dritto nei '70 per impedire a sè stesso la “creazione” della macchina…

Secondo me hai una posizione davvero troppo estrema.
Io condanno gli abusi di steadycam che adesso imperversano ovunque e che ammorbano un sacco di produzioni di ogni tipo (sia al cinema che in tv). Adesso la steady viene spesso usata (a cazzo) per girare più in fretta e fare meno inquadrature (con piani sequenza demenziali) oppure solo perché fa figo e viene usata senza criterio.
Nel film di Marfori almeno ha un suo perché e anche se scopiazza Raimi lo fa con un certo rispetto (fosse anche solo per il modo con cui ha messo in piedi la sua steady casereccia (che peraltro funziona meglio di tante altre steadycam professionali).

Poi oh, il film resta tremendo ma se c’è una cosa che mi sento di difendere è proprio questa steady fatta in casa che il suo sporco lavoro riesce a farlo eccome (pur con tutti i limiti del caso)

Fino a un certo punto del post sono d’accordo con te, poi tiri fuori la storia del “rispetto”, e allora non ci sto: Marfori è un cialtrone che, credendosi ALMENO pari al collega yankee, ha creduto di poter girare in un certo modo. Con gli esecrabili risultati che sappiamo…
P.S. Sarò “estremo”, certo, ma insomma per me resta il non plus ultra delle schifezze su celluloide della storia. Chiaro, no?

Allora tralasciando le cialtronate scritte nel retrocopertina ‘‘rimasterizzato digitalmente’’ il dvd sembra un dvx della vhs upscalato con artefatti imbarazzanti. …secondo me la vhs si vede meglio…venticinque euro buttati nel ehm ehm…che pollo che son stato…vabbè…non so cosa ha combinato il regista ma ho certe vhs registrate su dvd che si vedono e sentono moolto meglio…mah passi la copertina passi la serigrafia dei dvd passi che son dei verbatim singolo strato passii che è autoprodotto però trovarsi tra le mani un dvx mascherato da dvd no…

Com’è il menu?

Il menù ancora non l’ho capito…hai tipo dai tre ai cinque secondi di video e alla fine si ripete dinuovo la scena, quando il video del menu riparte non riesci a selezionare nulla a che se hai solo due possibilità vedere il film o la fotogallery…poi una cosa che non ho capito è come capire cosa stai per slezionare…tipo che di solito quando ti muuovi in un menu il tasto che evidenzi lo vedi che so di colore giallo ad esempio…boh qui hai la scritta rossa con dicitura film e djcitura evidenziata color granata e nn si capisce una sega…in ogni caso son tutte cose superflue è proprio il film che si vede malissimo…venticinque euro…

Immaginavo. E comunque il menu non è certo una cosa superflua, specialmente se vendi una DVD a 25 euro…
E invece il documentario com’è?

sembrerebbe un disastro su tutta la linea…

Marfori, oltre ad essere un regista di merda, allora è pure un bottegaio disonesto. Un individuo indifendibile sotto ogni aspetto. Ma che andasse affanculo, và!!

Ciao georgeromero, dicci qualcosa sul documentario!
Come è fatto? Sono molto curioso… magari l’acquisto vale solo per questo.

Riguardo al menù c’è stato chiaramente un problema di Authoring durante la conversione del dvd, probabilmente è stato fatto con un programma semi-amatoriale tipo Pinnacle.