Il calcio nel paese delle F.I.N.T.E. (dal Corriere della Sera)

di Beppe Severgnini

Sapete cosa sono le FINTE? Sono le Fasulle Indignazioni Nazionali, Tardive ed Emotive. L’ultima va in scena in questi giorni. Chi non sapeva, tra quanti si occupano professionalmente di calcio, che Moggi & C. fossero, diciamo, disinvolti, scagli la prima pietra. Anzi, meglio di no. Diventerebbe una lapidazione, e non se ne sente il bisogno.

Perché le FINTE sono odiose? Perché sono ipocrite, e tuttavia necessarie. E’ triste che questo pasticcio accada alla vigilia del Mondiale, con una nazionale piena di juventini ed ex-juventini: non ci voleva un genio per capire che sarebbero rimasti coinvolti, e infatti sta accadendo. Ma ripeto: la pustola del calcio doveva scoppiare, prima o poi. La parodia del vinca-il-migliore! e degli arbitri “la cui buona fede non è in discussione” lasciamola a Biscardi.

Doveva finire: e infatti sta finendo, nel modo peggiore. Gli unici a credere che i risultati della Juventus ( e non solo) dipendessero solo dal campo erano milioni di tifosi, per cui dispiace, perché non c’entrano niente. Hanno una passione - ricordi e formazioni imparate a memoria, partite allo stadio col papà e serate con gli amici - e gliel’hanno sporcata. Tutti gli altri - quelli che giocano, dirigono, allenano, preparano, frequentano, masticano, conoscono e lavorano col calcio (sì, anche noi giornalisti) - dovrebbero chiedersi: far finta di nulla è stata una buona idea?

E’ vero; non c’erano le prove; e non s’immaginavano le dimensioni. Molti di noi però hanno confuso la patologia con la fisiologia: e questo è grave. Non è accaduto solo col calcio: le FINTE appartengono a una (dis)onorata tradizione nazionale, che comincia con un’alzata di spalle e finisce con l’omertà.

E’ accaduto col finanziamento della politica e dei politici (1992/1993), col doping nel ciclismo (1999/2000), con le banche che imbrogliavano i clienti (2004/2005). Ogni volta, stupore fasullo e lacrime inutili. Seguite da un grido(lino) di dolore: “Ma lo facevano tutti!”. E allora? Non avrebbero dovuto farlo. E poi non è vero che lo facessero tutti. Prendiamo il calcio: tra Facchetti e Moggi, e tra C0llina e Pairetto, c’è una differenza (spero).

Ogni volta, insieme alle FINTE, parte lo spettacolo desolante della caccia alle streghe, degli spari nel mucchio, dei silenzi vigliacchi, dei moralisti improvvisati, degli immorali interessati, del magistrato esibizionista che si mette in scia dei colleghi meticolosi, dei dietrologhi e dei complottisti (la teoria che va per la maggiore: sarà un caso che l’ultimo scandalo sia scoppiato in coicidenza col cambio di governo?).

Tutto intorno, il coro delle vittime che, sotto la gogna dei media (o magari dal carcere), gridano: “Perché noi sì e loro no?”. Risposta: perché il vostro comportamento ha contribuito a creare la valanga. Poi è chiaro: qualcuno ci resta sotto, e qualcuno se la cava con uno spavento. Ma questo è normale: chiedere agli sciatori.

Sta accadendo col calcio; è accaduto, come dicevo, in campi diversi come la politica e la finanza. La causa è sempre la stessa: esistono norme, in Italia, che si è deciso tacitamente di ignorare; finchè qualcuno non le tira fuori, e le usa per i suoi scopi (buoni o meno buoni, a quel punto diventa impossibile capire). Come finisce? Nel caos, seguito dall’amnesia o dall’amnistia. Ma intanto ci siamo giocati un altro pezzo di reputazione. E’ successo con la politica, è successo col ciclismo, è successo con le banche. Succede col pallone.

Volete sapere in quali campi avverranno le prossime FINTE? Risposta facile: in Italia i segreti sono pochi, e i Pulcinella sono molti. Accadrà con le amministrazioni locali (soprattutto al sud, ma non solo), con l’evasione fiscale (i professionisti che guadagnano mezzo milione di euro e ne dichiarano cinquantamila sono tra noi), con l’università (tutti sappiamo come funzionano i concorsi), con le nomine ospedaliere (un partito decide qual è il primario migliore per la nostra salute: cose da pazzi).

Domanda successiva: quando accadrà? Semplice: appena un gruppo avrà motivi e disperazione sufficiente per invocare la norma (che esiste), e scatenare un putiferio.

Ecco perché ora è toccato al calcio. Davanti all’ingordigia di qualcuno, molti hanno pensato: basta.

Concordo:tutto ‘sto casino attorno a Moggi,arbitri,calciatori e cazzi vari è indice di gran ipocrisia.E’ da DECENNI che il calcio italiano è MARCIO FORTE,ai più vari livelli(leggersi per bene i vari libri del signor Carlo Petrini,please!!):chi si meraviglia e/o si scandalizza ADESSO,che è stata APPENA APPENA scoperchiata la “pentola”,è incredibilmente ingenuo o IRRIMEDIABILMENTE stupido…

giusto! io sono anni che dico che c’è sta mafia agnello-moggesca, e i gobbi a rispondere sempre allo stesso modo, con epiteti tipo “rosicone”.
che dire poi di vari giocatori e allenatori multati o “eliminati” perchè avevano solo detto la verità (vedi il mio concittadino argilli)?

La questione allora è:il casino è in corso…come andrà a finire?“All’italiana”,come di consueto,o forse si conclude(FINALMENTE!)una TRISTE era e ne comincia un’altra(si spera MINIMAMENTE migliore…)?

Il tutto è condisivibile, però il signor Severgnini che spara tutto sto concione mi pare ipocrita più degli altri, visto che dice

Tutti gli altri - quelli che giocano, dirigono, allenano, preparano, frequentano, masticano, conoscono e lavorano col calcio (sì, anche noi giornalisti) - dovrebbero chiedersi: far finta di nulla è stata una buona idea?

Invece che fare ora il pippone moralista, ci poteva pensare prima.

Per come la vedo io, è ascrivibile nella serie “se stavo zittino facevo più bella figura”.

chi era in posizioni piu di “comando” doveva parlare, non severgnini (che tra l’altro ha sempre -anche se ironicamente- fatto notare le stranezze del calcio in italia). massimo rispetto a severgnini, ottimo giornalista e scrittore.

Il rispetto, se permetti, decido io a chi darlo e a chi no.

E allo stesso modo, resto della mia idea, e cioè che dire “anche noi giornalisti si sapeva, però stiamo stati zitti” -perchè scrivere quella frase che ti ho quotato prima, questo significa a casa mia- e poi fare il concione è ipocrita.

E affermare che non stava ai giornalisti parlare, mi fa pensare che viviamo in tempi in cui non si ha bene idea di cosa dovrebbero essere e fare i giornalisti. Quelli seri, però.

secondo me severgnini è un giornalista serio (rispetto ai vari tosatti, varriale e company servi di moggi fino al leccaculismo). non per niente scrive anche negli states in uno dei giornali sportivi principali.
come ripeto, severgnigni ha sempre detto cio che pensava e che sapeva della triade (beccandosi anche numerose querele), quando dice “noi giornalisti” forse vuole punzecchiare quei cani indegni che scrivono su tuttosport (che nell’ultima settimana non ha mai detto una parola sullo schifo che circonda la rubentus).

A parte che non credo che scrivere su un giornale americano sia automaticamente indice di serietà, ma queste sono opinioni personali, ed ognuno ha le sue.

Detto ciò, se Severgnini ha sempre detto quello che sapeva -come dici te, non pensava, come pensavo io, te etcetc, ma SAPEVA- al momento delle querele male ha fatto a non mettere in mezzo tutto il mettibile in mezzo [scusate l’orrida espressione] per portare alla luce alla verità, e quindi non ha fatto, o almeno non ha fatto fino in fondo, il suo lavoro/dovere di giornalista. Questo, per la visione, ammetto idealista, che ho io di un giornalista, ovviamente. Sinceramente, cosa mi cambia tra un giornalista che non dice, ed uno che dice, viene querelato, e non dice più, fino alla prossima querela? Poco e niente, per come la vedo io. Io credo -credo, eh- che Severgnini non sapesse nulla, ma pensasse di sapere, così come lo pensavo io, te, etcetc, e quindi avrebbe dovuto sbattersi a trovare prove, perchè senza prove, caro mio, si vien denunciati per diffamazione, che sia vero o meno. Pensa te, si viene denunciati per diffamazione -e si prende il torto- pure se scrivi “XY è un ladro” ed XY è stato condannato per furto, in quanto ci son sentenze che hanno dato ragione al diffamato affermando che si dovrebbe scrivere “XY è stato condannato per questo e quest’altro”, figurati…

Su tuttosport non mi pronuncio, in quanto non lo leggo, certo che se è come dici, che non c’è stata una sola notarella, nemmeno un richiamino tipo “moggi inquisito” in 23esima pagina, sarebbe grave. Ma nulla nulla nulla? E’ grave assai…

ti spiego una cosa…severgnini non scrive “articoli” veri e propri sul corriere della sera e sulla gazzetta. ogni tanto mettono dei suoi “pezzi” tipo quelli che ho riportato.
lui è principalmente uno scrittore umoristico prima di essere un giornalista, diciamo che sui giornali da me citati pubblicano anche alcuni suoi racconti (ieri ad esempio sulla gazza han pubblicato una sua intervista impossibile a peppino prisco riguardo ai casini che stanno uccidendo il calcio, tutto con una vena umoristica).
riguardo a tuttosport, purtroppo è cosi…domenica mattina in prima pagina su tuttosport a caratteri cubitali c’era scritto “indagato anche il milan”…e sopra “juve, un giorno di festa”. fanno ridere.

Erm…guarda che lo so chi è Severgnini…

Resta il fatto che, scrittore umoristico prima che giornalista o meno, se davvero sapeva qualcosa con sicurezza [come te vai affermando], male ha fatto a non denunciare nei dovuti modi l’accaduto, e altrettanto male ha fatto dopo a fare il concione che puzza un pò d’ipocrisia. Se poi, i suoi erano sospetti, come lo erano i miei i tuoi e quelli degli italiani non juventini, il discorso ovviamente decade. Ma tu però mi dici che Severgnini sapeva.

Questo secondo me, ovviamente, poi come ho già detto evidentemente abbiamo opinioni diverse su cosa significa fare informazione, e come ho già detto io sono il primo a dire di avere una visione idealista della cosa…

E non mi dire “ma lui è più uno scrittore umorista”, perchè non significa nulla. Estremizzando, è come se io sono testimone di un omicidio, non dico nulla, poi quando viene fuori alzo il capino e dico “eh ma noi si sapeva, fare finta di nulla sarà stata una buona idea?” e poi, quando mi viene detto “se eri una persona corretta lo dicevi prima, dire così adesso è ipocrita” me ne esco dicendo “ma io sono uno studente, non sta a me” che è l’equivalente del tuo"prima che un giornalista è uno scrittore umoristico". E’ ovviamente un’estremizzazione, ovvio, ma era per spiegarti come la penso.

Comunque, per evitare di incartarci, la soluzione è una ed una sola. Telefona a Severgnini e informati se sapeva davvero, oppure presumeva soltanto :slight_smile:
Inoltre :
Dimenticavo su Tuttosport: se è così, è davvero un giornalaccio da boicottare.

Però non mi hai risposto per bene, mi hai solo detto che domenica c’era quel titolo [veritiero, peraltro]: in tutta la settimana, mai un accenno, finta di niente su tutta la linea? Per Tuttosport l’affaire Moggi non è mai scoppiato?

Insisto a chiederlo perchè mi pare assurdo che un giornale, per quanto di parte, possa fare finta di nulla così…voglio dire, persino il Giornale a volte -molto molto raramente- qualche minuscola critichina-ina-ina al B l’ha fatta…

proprio così: per tuttosport caso moggi=calunnie. non hanno riportato un cazzo.

Vergogna brutta, in tal caso. Ancor di più se poi verrà condannato, perchè comunque per adesso è innocente.

tuttosport è un giornale che fa ridere…quando qualche altra squadra vince lo scudo, gli dedicano due righe a fondo pagine…e allo stesso tempo caratteri cubitali alla juve classificata seconda.
poi, quando era direttore quel maiale di xavier jacobelli, non ti dico…piu servo d’agnelli di lui non esiste al mondo.

vabè ma Tuttosport E’ il quotidiano della juventus, cosa pensate che possano scrivere abbiate pazienza

è come pensare che Emilio Fede dia contro Berlusconi o l’Unità contro Fassino

Ti dirò, Jacobelli, aldilà del servilismo acclarato, lo preferisco ad altri. Non voglio certo dire che sia integerrimo, naturalmente, ma non so, mi fa meno senso, chessò, di un Melli, per dire.

Idem. Il suo articolo, casomai, è più un mea culpa.

Alma, ma guarda che nessuno, e tantomeno io, sta dicendo che Severgnini è l’ultimo dei coglioni.

Ho solo detto che a me -a me- un articolo del genere, che anche tu vedi come un mea culpa, sa un pò di ipocrisia, sopratutto se è vero quel che dice il Vampiro, e cioè che Severgnini sapeva [sapeva, e non immaginava, son cose ben diverse]…tutto qua.

Che ci siano pennivendoli ben peggiori, non lo nego di certo, e tantomeno voglio ascrivere Severgnini alla categoria degli imbrattacarte.
Solo, resto convinto che, se uno sa e non dice, e poi quando scoppia il bubbone alza il capino a dire “eh ma patapim e patapum”, mi fa brutto, almeno a me.

Ovviamente, come già detto, tutto il discorso decade se le sue fossero state supposizioni, e non certezze come si presume dall’uso della parola “sapere”.

S’era capito.

Ho solo detto che a me -a me- un articolo del genere, che anche tu vedi come un mea culpa, sa un pò di ipocrisia,

S’era capito anche questo. Ma ero d’accordo con la posizione di MenstrualVampire e volevo esporlo.