Il capitale umano (Paolo Virzì, 2013)

Visto questa sera nel dvd 01. E’ un film da vedere, veramente molto bello, magistralmente
sceneggiato (tratto dall’omonimo libro di Stephen Amidon) e interpretato, su tutti Fabrizio Bentivoglio.
Costruito a capitoli, ognuno dei quali racconta la storia (potente) attraverso ognuno dei
principali protagonisti: un punto di vista però oggettivo, e non soggettivo alla Rashomon.
Ambientato in Brianza (in realtà girato a Varese), il film narra una vicenda che lega assieme un certo numero di persone
diversissime tra di loro…L’immobiliarista Dino Ossola (Bentivoglio), sua figlia Serena e Massimiliano, figlio di un ricchissimo uomo d’affari…
Sono rimasto “attaccato alla poltrona” dall’inizio alla fine. Cosa aggiungere? niente, è da vedere e basta.
Un applauso a Virzì.

Bello, visto dal blu ray 01 (ottima edizione).

Un Virzì anomalo, assolutamente non perfetto ma molto godibile.
Ci sono alcune caratterizzazioni orrende (tipo il leghista o il personaggio di Lo Cascio) ma ci sono anche situazioni molto belle e dolorosamente vere (tipo il modo in cui il personaggio della Bruni Tedeschi viene trattato dal figlio).
Bentivoglio è bravo ma per me esagera con la caratterizzazione del personaggio. Forse però nel mondo reale ci sono davvero persone identiche a lui, chissà. Gifuni per me non è bravo (in questo film, dico) ma funziona davvero bene.

Il vero errore (che in parte rovina il film, secondo me) sono gli ultimi 10 secondi. Evitabilissimi.

Comunque è un bel film, lo consiglio anch’io. Tra l’altro anche tecnicamente è ben fatto, girato e fotografato molto bene.

condivido i vostri giudizi positivi anche se è un tipo di cinema che non mi piace granchè e in particolare gli attori mi stanno quasi tutti sulle balle, a partire da Bentivoglio che è davvero una macchietta, per passare alla Bruni Tedeschi, mai sopportata
ma rimane che è un bel film che fila liscio e tutto sommato ben fatto

ma si, infine sugli attori hai pienamente ragione. La Bruni Tedeschi la trovo anch’io insopportabile. Penso che la figura troppo caricaturale di Bentivoglio sia stata così voluta dal regista. Virzì voleva dipingere un certo tipo umano presente al nord, quello del plebeo che ha fatto un po di “danée”. Diciamo che alla fine la figura di Bentivoglio sembra Roberto Maroni imitato da Crozza con innesti di Guido Nicheli. A me non ha dato fastidio, forse perché in effetti qualcuno fatto così gira effettivamente dalle mie parti…

A me è piaciuto parecchio, nonostante qualche interpretazione discutibile (su tutti la Bruni Tedeschi, solita cagnaccia insopportabile che vince premi vergognosi) e alcune caratterizzazioni che avete già giustamente sottolineato: il leghista, lo zio cannaiolo di Luca.

Altra cosa che - per me - grida vendetta al cielo è la scelta di far scoprire a Bentivoglio il segreto della figlia da un mail lasciata in bella vista sullo schermo del pc mentre lei è in doccia. Una roba così forse l’avrei ingoiata in un poliziesco di Mario Bianchi di 35 anni fa, ma in un film così bello stride davvero tanto a mio parere, poi boh.

Ciò detto, il film è ben costruito e mi ha anche emozionato. Bentivoglio milanesone non è affatto eccessivo, anzi… c’è di ben peggio come fauna, qui in zona. Ottimo anche Gifuni secondo me, in un ruolo molto adatto alla sua faccia antipatica.

E poi quanto cazzo è gnocca 'sta Matilde Gioli? :smiley: :smiley:

ps - il premio Cottafavi sarà stato un omaggio al regista, immagino.

Buon film di Paolo Virzi una via di mezzo tra commedia e dramma e con risvolti da giallo thriller.
Il regista livornese in uno dei suoi film piu ambiziosi ,ricalca in parte lo schema del regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu, dividendo il film in capitoli intreccia le storie dei personaggi descrivendo perfettamente l’amara societa’ italiana in preda alla crisi economica fatta di perdenti doppiogiochisti e di personaggi macchietta frustrati che provano ad emergere senza riuscirci.
Gli attori del cast ad eccezione di Luigi Lo Cascio non mi vanno particolarmente in simpatia ,pero fanno bene la sua parte.
Insieme a Miele e La mafia uccide solo d’estate il miglior film italiano che ho visto quest’anno.

Ho rivisto ieri il film, confermo il mio giudizio ampiamente positivo (casomai qualcuno di voi se lo stesse domandando :smiley: ) … ma debbo convenire con brass che l’assessore leghista, con cravatta verde, orrendo accento da paesanotto brianzolo e suoneria del telefono col Va’ pensiero è qualcosa di ridicolo.

secondo me e’ il film della maturita’ assoluta del bravo regista toscano attori diretti alla grande ed una storia impegnativa sviluppata senza intoppi o forzature da vedere assolutamente…

Segnalo il film disponibile su sky/nowTV, me lo sono rivisto proprio stasera, davvero notevole, sarà sicuramente uno dei grandi classici degli anni '10.

All’epoca non avevo letto il topic, non posso che trovarmi d’accordo su quelle due tre imperfezioni, ma è proprio l’andare a cercare il pelo (nel pagliaio), anzi se non avessi letto @Giorgio_Brass e @Renato le avrei completamente ignorate, parlo del padano e dell’espediente della mail, tutto il resto è dipinto a meraviglia, una perfetta fotografia di un determinato periodo storico e di tutto il disagio che ne consegue, ce ne fossero di film così.

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