Il caso Thomas Crawford

Un film abbastanza lineare, senza sbavature e senza elogi.
Hopkins comincia a rompere le palle con i suoi continui ammiccamenti e faccette da furbo, un po come tutti i vecchi dinosauri del cinema.
Trama piatta, con un finale che redime, almeno per me buona parte del film.
Da vedere in serenità senza troppe aspettative.

Titolo: Il caso Thomas Crawford
Titolo originale: Fracture
REGIA: Gregory Hoblit
SCENEGGIATURA: Daniel Pyne,
PROTAGONISTI: Anthony Hopkins, Ryan Gosling, David Strathairn, Billy Burke,
Rosamund Pike, Xander Berkeley, Embeth Davidtz

Genere: Thriller
Anno di produzione: 2006
Nazione: United States
Distributore: Eagle Pictures

TRAMA:
Ted Crawford uccide la moglie infedele, e poi confessa alla polizia - a voce e per iscritto - il suo crimine. Soltanto che, a processo avviato, decide di proclamarsi innocente. A guidare l’accusa è il giovane e lanciatissimo procuratore Willy Beachum, che, inaspettatamente, si rivelerà vulnerabile alla scaltrezza di Crawford…

E’ vero che il caro Anthony Hopkins sembra non voler lasciare del tutto la parte di Hannibal, ma non sono daccordo che le critiche che gli sono state attribuite; è anche vero che il protagonista sembra un pò alle prime armi e che la sceneggiatura poteva dare di più visto e considerato che l’idea iniziale era assai interessante (il fatto che l’assassino si conosceva già dall’inizio e che il film era tutto incentrato sull’occultamento delle prove mi ha intrigato assai) ma tutto sommato devo dire che mi è piaciuto.

Io l’ho trovato discreto, se non altro per il sempre bravo Hopkins.