Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans (Herzog)

Visto ieri in contemporanea con il Lido. E’ inutile che Herzog continui ad affermare di non aver visto l’originale di Ferrara. E’ un remake, pur con le dovute differenze. Cage stranamente in parte. Esagerato cmq chiamarlo film alimentare come ho letto da varie parti. A me è piaciuto.

http://www.ecodelcinema.com/il-cattivo-tenente---ultima-chiamata-new-orleans---recensione.htm

Concordo con la tua recensione, però a mio avviso può anche essere benissimo che Herzog non abbia visto l’originale, le differenze sono tante e il suo Cattivo Tenente a parte l’essere corrotto, tossico e scommettitore incallito, ha poco in comune con quello di Ferrara.

Innanzitutto Il Cattivo Tenente di Ferrara è cattivo e basta, senza ma e perchè, Herzog invece in qualche modo mostra e giustifica in parte la sua cattiveria (i dolori fisici e la’buso di antidolorifici dovuti ad un suo gesto eroico).
Keitel vede Cristo, Cage Iguane. Lasciamo perdere la situazione famigliare, completamente diversa.
Poi il finale…a Cage sull’orlo del precipizio si aggiusta tutto, come per magia e con molta ironia da parte di Herzog. Keitel invece è termentato nell’anima, non solo nella carne, compie il suo gesto di perdono indotto dalla suora e va in contro all’inevitabile fine a causa dei suoi debiti di gioco.
Insomma in Ferrara c’è molta più sofferenza del protagonista, condita da un forte misticismo cattolico…è un film molto più maledetto.
Quello di Herzog da l’impressione di prendersi molto meno sul serio, di ironizzare molto.

Definirlo “alimentare” è ovviamente una cazzata; non ce lo vedo proprio il pubblico dei multiplex ad apprezzare un prodotto così sopra le righe. I rimandi al film di Ferrara sono evidenti; devo dire che questo l’ho apprezzato abbastanza, soprattutto considerato che l’originale m’aveva fatto schifo. Cage ha finalmente riscoperto il piacere di recitare seriamente, dopo tanti ruoli-marchetta. Arrapante di brutto la scena con Katie Chonacas, uno dei più bei fondoschiena mai apparsi sul grande schermo.