Opera molto particolare nella filmografia del comico napoletano. Si tratta infatti di un film sostanzialmente drammatico, nel quale Totò è un generale in pensione che non è più utile a nessuno e vive esperienze anche umilianti, come quella di farsi fregare da un paio di maneggioni, uno dei quali è il solito Franco Fabrizi.
Il film avrebbe potuto essere bellissimo, ma non lo è. Totò sembra un leone in gabbia, limitato nei suoi lazzi e nelle sue smorfie. La sceneggiatura di Sonego fa acqua da tutte le parti: non si capisce come un signore che è arrivato ai più alti gradi dell’esercito si faccia mettere in mezzo da il gatto e la volpe come l’ultimo degli imbecilli, ad esempio. E anche il personaggio della moglie di Totò è malscritto e sciapo, per non parlare del figlio e della nuora. Peccato.
Per me ( che ho visto tutti i 97 film di Totò)come interpretazione è uno dei migliori ruoli offerti al grande Totò anche in chiave drammatica.
Ovviamente è una commedia all’italiana scritta da Sonego come le poteva scrivere all’epoca per Sordi o per Tognazzi.
Da notare due importanti presenze nel cast: quella di Andreina Pagnani( all’epoca famosissima come moglie del commissario Maigret) che è stata nella vita compagna di Alberto Sordi per 9 anni pur non sposandosi mai come è noto e di Britt Ekland che sposò in quel periodo Peter Sellers.
Questa ottima colonna sonora si sente anche nel film il comandante con Totò del 1963 verso metà film nella scena dove il Gen. Cavalli ( Totò) e la segretaria ( Britt Eklund) vanno in pausa pranzo al self-service si sente la musica che è stata negli anni 70 la sigla della Domenica Sportiva.