Il completismo per i cinefili: obiettivo reale o mera utopia?

Apro questo nuovo topic in quanto mi piacerebbe sapere come i forumisti di GdR la pensano in merito al famigerato completismo, ovvero la ricerca e la visione di TUTTI i film (titoli tv compresi) legati ad un ambito specifico.

Quantità oltre la qualità? Meglio avere tutte le tessere del puzzle o “limitarsi” ai fondamentali e alle produzioni migliori tralasciando quelle di serie B, Z e quant’altro?

Io mi riferisco in particolare al giallo/thriller italiano ma l’argomento può liberamente estendersi a qualunque altra categoria, dall’horror nazionale ai western coreani fino alle pellicole fantascientifiche dell’Uzbekistan :sweat_smile:

Quando un cinefilo può dunque fregiarsi del titolo di “vero esperto di settore”? deve conoscere e aver visionato ogni singola produzione oppure è sufficiente una conoscenza ampia ma non al fatidico 100%?

Mi rendo conto siano tutte elucubrazioni mentali… però se qualcuno volesse dire la sua a tal riguardo ne sarei grato, anche per capire come relazionarmi dopo una crisi di rigetto (chiamiamola così…) e se ci sono possibilità di cambiare approccio.

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Quando ho iniziato a collezionare film su supporto fisico, circa 40 anni fa, mi sono posto obiettivi ambiziosissimi. Qualche esempio: con il solo limite cronologico 1945-1990 tutti i film di produzione e coproduzione italiana, tutti i thriller e gli horror di produzione europea, tutti gli hard ugualmente prodotti in Europa. E ancora: tutti gli horror americani della cosiddetta “golden age” (1930-1946), più un’ampia selezione dei film di altri Paesi. Ovviamente ancora adesso, pur possedendo migliaia di film, sono lontanissimo dal raggiungere quest’obiettivo utopico, e ormai so bene che non riuscirò a raggiungerlo prima che il mio tempo finisca. Però mi sono molto divertito ad andare a caccia di film più o meno rari, e devo dire che porsi obiettivi molto ambiziosi è l’unico modo per raggiungere obiettivi soddisfacenti.

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Grazie mille @A_N per la risposta e il tuo interessantissimo punto di vista. L’ultima frase in particolare è davvero illuminante e ne farò tesoro :folded_hands:

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Io ho una forma mentis differente: da sempre in ambito cinematografico ho avuto mille interessi e sono stato attratto dalle cose più diverse ed eterogenee. Se un film mi piace o mi accattiva, mi studio la filmografia dell’autore e mi vado a recuperare i film che mi sembrano più sulle mie corde, stessa cosa dicasi per quanto riguarda sceneggiatori, attori, attrici, direttori della fotografia, etc. Difficilmente però mi sono messo a recuperare tutti i film di quel tal autore o di quel tal attore, anche perché so che difficilmente li guarderò tutti, visto e considerato il poco tempo a disposizione e la mole sterminata di cose da vedere. Lo stesso discorso vale anche per i generi o per le serie (intese in senso lato): mi piacciono i film del Santo ma mai e poi mai mi sognerei di recuperarli e vedermeli tutti, mi basta un’infarinatura per conoscere l’argomento e qualche filmazzo ogni tanto quando mi capita sotto mano; idem per i mondo movies, mi interessano molto, alcuni mi fanno letteralmente impazzire, quando me ne capita per le mani uno me lo guardo, ma di certo non mi danno l’anima se non riesco a recuperarli tutti (sia perché è impossibile, vista l’irreperibilità di molti, sia perché tanti sono loffi) → Allora vuol dire che non val più la pena di interessarsi ai mondo movies? No di certo, poiché alcuni per me sono davvero un guilty pleasure che mi godo con soddisfazione estrema! Continuerò a ricercarli, con il focus soprattutto su determinati titoli sui quali ho delle aspettative più alte ma senza trascurare tutte le altre pellicole appartenenti al filone nelle quali potrei riuscire ad incappare. Penso che sia proprio questa forma mentis (improntata alla ricerca e all’ampliare in continuazione la propria sete di sapere) la carta vincente per non stancarsi mai del cinema e per continuare ad approfondire e sviscerare aspetti tanto marginali quanto importanti del fenomeno… Poi viene da sé che, così facendo, qualche ritrovamento degno di nota di tanto in tanto lo si riesce ad ottenere, e se poi qualcuno dei film che da anni abbiamo nel mirino proprio non riusciamo a farlo saltar fuori… poco male! Ce ne sono tanti altri da scoprire e da studiare!

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io da un po di anni mi sono fissato col recuperare tutta la produzione italiana di genere horror/ thriller/ erotico dl 1970 al 80..ovviamente sono molto lontano dal mio obbiettivo..ma ho questa concezione del cosidetto completismo..questo mi ha purtroppo anche portato a disinteressarmi e tralasciare tutto il cinema contemporaneo e non solo..praticamente non vado piu al cinema da anni non trovando piu gran che di stimoli..forse sbaglio ma mi è venuta un po’ una fissa per quei ns titolacci settantiani

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Concordo con A_N, meglio porsi obiettivi ambiziosi.
Poi è ovvio che il completismo non esiste, tranne in casi da Guinnes World Records. O se collezioni uno che ha fatto 4 film.
Io nelle ricerche mi sono sempre dato anima e cuore, cercando l’introvabile, spesso in ambito di generi cinematografici… un po’ così, diciamo. Magari non li trovi tutti e 10, ne trovi 8, 7, ma intanto il risultato non può che essere soddisfacente, e magari andando a caccia di asparagi buttati là in mezzo trovi pure due porcini, non te l’aspettavi, è una grande gioia.
Un consiglio amorevole: nelle vostre ricerche non tralasciate nessuna strada, neanche quella che già vi pare “senza uscita”, non si sa mai. A volte le più grosse perle non stanno in fondo all’abisso, sono sullo scoglio, e noi non le vediamo.

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