Il Cristo proibito (Curzio Malaparte, 1951)

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Visto nell’ottimo dvd RHV, che rende giustizia alla splendida fotografia e al bianco e nero che ritraggono i paesaggi toscani come fossero dipinti di Paolo Uccello o Piero della Francesca.

Unico film dello scrittore Malaparte, che racconta il clima di odio tra fazioni contrapposte che si respirava in Italia dopo la fine della Guerra e che è sfociato in una vera e propria guerra civile con morti da una parte e dall’altra.
Bruno (Raf Vallone), ritorna nel suo paese (in Toscana, sul monte Amiata) con un compaesano proveniendo dalla Russia, dove era stato internato. il suo unico sentimento è la vendetta verso chi, fattosi giustizia sommaria, ha ucciso suo fratello diciassettenne…
Buon film, con molte ricercatezze stilistiche visibili e per questo artificiose (ad esempio l’uso della cinepresa nei dialoghi al tavolo), anche se l’ho trovato molto greve, triste e cupo. Il finale poi, con quel grido ripetuto infinite volte, è pesante come un macigno.
Da vedere senz’altro, comunque.