è curioso come parte del cinema di genere greco, che di porno in sé nulla aveva, sia finito particolarmente bersagliato e rimaneggiato dai distributori nostrani che prendevano, gli appiccicavano un titolo equivoco con la sputazza, lo interpolavano e via hardare, trasformandolo in un’opera a cui non veniva neanche più concessa, nei primi 80, la pubblicità esplicita (vezzo censorio che già andava formandosi in realtà a fine 1979)
qui siamo al thriller erotico (il titolo comunque suona come momenti di parossismo erotico e offre il destro agli equivoci contenutistici) con gelosia e ambizione a fare da acceleratori tragici e la censura nostrana impose il divieto ai minori degli anni 18 “per le crude scene di violenza che possono turbare la sensibilità dei predetti minori” e non per erotismo particolarmente spinto. che quasi certamente ci è invece entrato spinto a forza tra interpolazioni varie ed eventuali e tutto il tralalà
