Il furore della Cina colpisce ancora (Wei Lo, 1971)

Dopo questo scoop allora non potrebbe esserci traccia di questa versione in qualche cineteca? Per esempio in quelle di Bologna e Milano?

Probabile, confiderei anche nelle versioni in filmini da 8 e 16 mm che circolarono.

Secondo Imdb la durata uncut del film è di 115 min. Rovistando invece nel sito della cineteca di Bologna ho trovato disponibili un paio di copie, la prima della durata di 101 min e l’altra della durata di 97 min

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nelle reprise estive dell’81 (anno in cui c’è stato un repechage notevole di lee), alcun divieto ai 14… (ma andrebbero verificati i rulli, nei flani del CDS come è ormai noto i divieti venivano dimenticati in tipografia)

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Visto alla prima, dopo un paio di giorni dall’uscita, non è mai stato vietato al pari degli altri film di Lee eccettuati “Dalla Cina con furore” ed “i 3 dell’operazione drago” rispettivamente vietati ai minori di anni 14 (il primo) e 18 (il secondo)… :framed_picture:

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nella sua reprise estiva ricordo vietato ai 14 anche l’urlo di chen terrorizza anche l’occidente, quando meno nei flani cagliaritani

No, alla prima uscita no (eravamo tanti dodicenni, all’epoca, al cine)… :dotted_line_face:

ma nella reprise ti garantisco di sì. c’era la fascetta del divieto anche sui poster murali delle sale di terza. il flano de l’unione sarda peraltro era molto diverso da quelli milanesi, che vado a postare.

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reprise estiva 77, per tutti

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Segnalo l’uscita Arrow che include la versione originale, precedentemente ritenuta perduta, più lunga di una decina di minuti. Qui le differenze:

Non c’è la sega.
Il nuovo restauro de L’Immagine Ritrovata è stato manipolato dalla Arrow nella colorimetria. Io ritengo l’abbiano resa troppo satura e moderna, ma so di essere in minoranza. Nel disco è presente sia una versione Frankenstein con il negativo del rimontaggio del 1983 e le scene aggiuntive da 35mm positivo, sia uno scan grezzo del montaggio originale.

In Italia com’è uscito?

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Lo so che non c’entra niente con il film ma mi sembrava di aver letto ‘non c’è una sega’. :grin:

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Il cofanetto Criterion è stato a livello di colori pesantemente alterato come la arrow? Ho visto solo Enter the dragon(criterion) e i colori mi sembravano consoni a questo tipo di pellicole

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Giudica tu:
https://caps-a-holic.com/c_list.php?c=6694
L’edizione francese e quella giapponese dovrebbero avere i colori de L’Immagine Ritrovata. Quello Criterion mi sembra solo un po’ più contrastato, mentre l’Arrow è completamente stravolto.
Chi lo sa quale sia più corretto? La scansione grezza della versione integrale sembra più vicina ai colori de L’Immagine Ritrovata. Su internet si parla sempre malissimo di loro, ma visto che dicono di fare anche comparazioni con copie 35mm d’epoca ben conservate, alzo le mani e gli do ragione. Penso proprio ne sappiano più loro.

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In pratica siamo vicini alla versione integrale. Manca soltanto la scena della sega?

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A l’immagine ritrovata sono dotati di un Arriscan è un ottima macchina per scansionare pellicole.

Anche i tedeschi ne usano una per i loro restauri.

Poi dopo non conosco i processi vari processi una volta fatto il pro res a alto bit-rate di un film come procedano i vari studi con l’encoding e del color grading.

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La colorimetria veniva decisa in fase di stampa del positivo, quindi se scansioni il negativo o vai a naso oppure cerchi di uniformarti a una copia positiva in buono stato.
Da qualche tempo le label estere rifanno in toto i colori dei restauri de L’Immagine Ritrovata, perché “poco naturali”. È vero che i colori dei loro restauri tendono a essere molto riconoscibili, ma il caso di questo film è emblematico perché la Arrow ha incluso proprio uno scan di un positivo d’epoca (la versione integrale) e i suoi colori si avvicinano molto di più a quelli Immagine Ritrovata.

Dovrebbe mancare solo quella, che a questo punto è perduta.

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Non ci rimane che una foto di scena a questo punto

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Visto ieri nella versione integrale:

i tagli sono pochi, brevi e poco rilevanti, se non altro aggiungono all’atmosfera poveraccia del film: lui che dopo essersi fatto le paranoie (ancora più lunghe qui) va carichissimo a uccidere il boss, ma si ferma al bordello per una chiavatina perché sì, e il personaggio di James Tien (uno che mena tranquillamente quattro-cinque persone alla volta) dice di aver imparato a combattere leggendo libri!

Contestualizzandolo ha più senso:
Nelle interviste tra gli extra una fonte autorevole (perché c’era) dice che il film era una sorta di test per i due attori protagonisti (nella versione integrale Tien ha un po’ di spazio in più). Interessante sapere che la Golden Harvest era alle prime armi ed era andata direttamente in USA a convincere Lee a lavorare con loro.
Il film pare sia stato un successo clamoroso perché Lee proponeva un tipo di coreografia più realistica che era in contrasto con lo stile teatrale della Shaw. A vedere i trailer d’epoca, il marketing puntava già molto su Lee come inventore del Jeet Kune Do e personaggio noto anche in “AMERIA” (sic).

A vederlo oggi poca roba, curioso perché il fatto che non avessero completa fiducia in lui è evidente sia dagli effettacci come la sagoma da cartone animato sulla parete, sia da come le coreografie siano ancora piene di trampolini. Sempre nelle interviste viene detto che detestava questo film e come dargli torto.

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