Famiglia con quattro figli perde in poco tempo prima il padre e poi la madre. I quattro figli, lasciati a loro stessi in una misera casa nella periferia di una città inglese, tentano di andare avanti comunque, ma il rapporto tra i due figli più grandi assumerà delle tinte piuttosto fosche…
Curioso, morboso film che non conoscevo fino a poco tempo fa e che ho voluto recuperare. Ho fatto bene: bello, di uno stile particolare ed interpretato in modo credibile soprattutto dai ragazzi, tra i quali primeggia chiaramente la Gainsbourg.
Arrivato, la qualità ad un veloce controllo mi sembra buona. La descrizione sul retro copertina mi ha fatto un po’ storcere il naso… Tra ‘fratteli’, ‘orfanni’ e ‘distruggendoi tabù’ c’è l’imbarazzo della scelta.
Se la cosa ugualmente ti interessa, ti do il mio parere:
non l’ho trovato molto riuscito. Per carità, diversi spunti interessanti, ma secondo me non troppo eviscerati e affrontati compiutamente. Boh, un po’ troppo “perbenista” nell’affrontare temi comunque scabrosi…
Sono passati ben 4 anni ma meglio di niente in realtà ho rivisto il film ieri dopo aver completato la lettura del romanzo omonimo di McEwan. Per i fan delle fedeltà letteraria direi che è molto fedele, cambia giusto il ruolo trascurabile di un personaggio. A me è piaciuto molto anche per questo, il lato morboso della faccenda alla fine non viene approfondito, o meglio, è volutamente sussurrato quasi per pudore e quindi scatta il gioco dell’immaginazione, della fantasia o altro ancora… Il senso di sporco, l’odore persistente e la coppia di ragazzi protagonisti funzionano molto bene e riescono spesso a mettere in secondo piano tutto il resto della storia. Io volevo vedere alla revisione questo dettaglio e direi che sono soddisfatto ma ammetto che ho un ricordo molto sfocato della prima visione. Sarà che l’ho visto superficialmente quando in realtà è un lavoro con un sottinteso molto profondo e forte.
Riguardo gli errori del DVD che cito sopra ho notato una cappellata clamorosa proprio sulla cover. “Orso d’argento miglior regia festival di Cannes”