Il giorno dello sciacallo - The Day of the Jackal (Fred Zinnemann 1973)

Con Edward Fox, Terence Alexander, Michel Auclair, Michael Lonsdale, Derek Jacobi, Timothy West, Eric Porter

Notevole thriller del grande Zinnemann, quasi due ore e mezza che passano in un lampo. Si organizza un attentato per uccidere De Gaulle a Parigi: individuato l’uomo giusto per il lavoro, parte la controffensiva della polizia francese per fermarlo prima che entri in azione.

Costruito divinamente, con pochi dialoghi e poca musica. Tratto da un best-seller di Forsyth. Non sapevo che il film fosse stato girato anche in Italia, tra Roma e Genova: si vede anche Rocco Lerro in una sequenza - ovviamente - di azione.

ps - quant’è bello il poster polacco del film? :smiley:

Gran film di un gran regista (“Da qui all’eternità” e “Mezzogiorno di fuoco”, fra i suoi altri titoli: mica pippette…). E raro caso di libro memorabile (consigliatissimo!!), che ha generato una trasposizione molto fedele, e altrettanto memorabile. Straordinario Edward Fox, perfetto come sicario gelido e spietato, ma anche Michel Lonsdale nei panni del commissario all’apparenza grigio e anonimo (ma determinato e meticoloso) non gli è da meno. Onore anche ai doppiatori, rispettivamente Sandro “mr. Burns” Iovino e Riccardo Cucciolla. Il vecchio dvd Universal aveva video più che buono, ma non anamorfico. Rieditato dalla Pulp Video, ma ignoro i dettagli tecnici. All’estero, pregevolissimo br UK, della Arrow. Vedi www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_77/the_day_of_the_jackal_blu-ray.htm
P.S. A inizio film compare brevemente anche un attore francese assai caro al nostro cinema: Jean Sorel!

In effetti è un gran poster. Non si può dire neanche che spoileri, perchè un po’ tutti sanno che De Gaulle è morto di suo e probabilmente a letto. :smiley:

Film splendido, per me il migliore di Zinnemann, assieme a Mezzogiorno di fuoco.
Di questo film però ricordo una cosa che mi ha sempre un po’ infastidito: la scelta di far parlare, anche nella versione originale, tutti nella stessa lingua (l’inglese). Di solito nei film la cui azione si svolge in due o più nazioni (penso alla serie di Jason Bourne), si trova un espediente per far parlare gli attori principali in una sola lingua, ma i personaggi del posto, se hanno poche battute, parlano nella loro lingua, soprattutto se non dicono nulla di importante.
Qui chiacchierano tranquillamente in inglese il postino e la portinaia dell’albergo parigino, parla un inglese oxfordiano il messo che annuncia la chiusura del consiglio dei ministri francesi. Forse solo a Genova, quando lo sciacallo compra il melone al mercato, si sente qualcosa in italiano. Per fortuna De Gaulle non ha scene parlate.
Mi rendo conto che non era una scelta facile, perché in questo film si dovrebbe parlare 50% francese, 40% inglese e 10% italiano, e soprattutto mi rendo conto che ci sono altri problemi nella vita…