Il lungo giorno della violenza (Giuseppe Maria Scotese, 1971)

IL LUNGO GIORNO DELLA VIOLENZA
Visto censura: 15 settembre 1971
Una co-produzione italo-spagnola
COPERCINES (Madrid) - SUPRANIA FILM (Roma)
Titolo spagnolo: EL BANDIDO MALPELO
Cast: Eduardo Fajardo, George Garvell, Charo Lopez, Jose Nieto, Sergio Doria, Giovanni Pallavicino
Musica: Marcello Giombini
Regia: Giuseppe Maria Scotese

Da decenni considerato uno dei dieci più misconosciuti spaghetti-western, ho recuperato il film da un’emittente spagnola con sottotitoli inglesi: questo IL LUNGO GIORNO DELLA VENDETTA è stata un’autentica sorpresa positiva… mi aspettavo un film dal budget scadente, dalla recitazione approssimativa e dalla sceneggiatura inesistente e invece mi sono trovato di fronte ad un solido film, con un grandissimo Eduardo Fajardo (nel suo miglior ruolo di sempre) nei panni del bandito Malpelo e, complice il mio interesse per la rivoluzione messicana, l’ho trovato un prodotto all’altezza dei più blasonati TEPEPA, QUIEN SABE? e GIU’ LA TESTA.

La pellicola è ambientata in Messico nel 1914, in uno Stato devastato dalla rivoluzione: il giovane Diego Medina riesce a venire in possesso di segreti militari trafugandoli allo zio generale dell’esercito, con l’obiettivo di consegnarli a Pancho Villa.
Scoperto dai servizi segreti, sulle tracce di Diego viene messo Juan Cisneros, conosciuto come il bandito Malpelo, che però, allettato da una ricompensa maggiore che gli viene offerta dal giovane, decide di accompagnarlo nella sua odissea attraverso il Paese dilaniato dalle lotte fratricide, durante la quale vedrà le atrocità perpetrate dai governativi e maturerà egli stesso un sentimento rivoluzionario.

Film vietato ai minori di 14 anni per la violenza di alcune scene, prima tra tutte quella iniziale, dove alcuni rivoluzionari vengono giustiziati da una raffica di mitraglia e poi finiti, uno ad uno, con un colpo di pistola alla testa.
La musica di Giombini avvolge l’atmosfera di una carica triste e malinconica.

Da recuperare immediatamente sia dagli appassionati del genere che dai cultori della rivoluzione messicana.

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Dovrebbe circolare anche un tv rip in italiano, che però non ho mai visto.

Dopo aver scritto della versione in italiano, mi sono ricordato che in qualche scatolone dovevo possederla da anni, e infatti è saltata fuori la copia del C.S.C.: colori più sbiaditi (ma maggiormente visibili nelle scene notturne), un doppiaggio che perde qualcosa rispetto alla versione spagnola (più credibile per le voci sempre molto cariche) ma soprattutto parecchi minuti di pellicola in più che danno ancora maggiore spessore ad un film già notevolissimo.

Le differenze partono già dai titoli di testa: nella versione spagnola dopo la raffica di mitra che falcidia i rivoluzionari, gli stessi sono finiti con colpi di pistola che fanno da sottofondo allo scorrimento dei credits mentre nella versione italiana vediamo il soldato che finisce ad uno ad uno i corpi ancora agonizzanti.

Nei primi minuti del film, quando entra in scena il bandito Malpelo, nella versione spagnola viene tagliato il nudo del seno di Pamela (Rita Forzano) che si intrattiene con Diego Medina.

Poi per oltre una mezz’ora non ci sono altri tagli fino a quando il capitano Orozco (José Nieto) non assolda Blas Fuentes (Giovanni Pallavicino) che, per evitare orecchie indiscrete, spara in testa ad un suo uomo che era presente all’incontro.

Durante il rastrellamento del villaggio di San Juan nella versione spagnola non assistiamo all’uccisione di una donna che insegue a piedi i soldati che gli hanno portato via il figlio, arruolandolo a forza e a Malpelo che, allontanandosi, sputa in segno di disprezzo verso i soldati.

Quando all’inizio del secondo tempo (nella versione italiana) Diego Medina incontra il generale Obregon, nella versione spagnola vengono tagliate le parti di dialogo in cui viene detta la parola d’ordine e in cui Obregon critica l’atteggiamento di politica estera degli Stati Uniti e racconta di sé prima della rivoluzione.

I tagli maggiori sono verso il minuto 69 quando Diego Medina e Malpelo, dopo aver attraversato il deserto, giungono a Peo Chipango ma sono costretti subito a scappare, tallonati da Blas Fuentes che, per rappresaglia contro gli abitanti del paese che li hanno fatti fuggire, commettono un vero e proprio eccidio: assistiamo all’uccisione di un bambino inerme, al violento stupro di una donna, con altro nudo, che viene poi uccisa… Così come sono tagliate le parti in cui i due tornano nel paese e scoprono la carneficina.

Una breve sforbiciata è data al dialogo tra El Timbio (Sergio Doria) e Malpelo in cui si dividono nel tentativo di raggiungere i guerriglieri di Pancho Villa, mentre poco dopo viene tagliata la fucilazione da parte del capitano Orozco di un soldato che è sopravvissuto ad uno scontro a fuoco con Malpelo e per questo accusato di vigliaccheria e giustiziato seduta stante.

Infine, come i titoli di testa, anche i titoli di coda delle due versioni differiscono: in quella italiana, dopo il tragico epilogo le scene finali sono accompagnate dal canto delle cicale che aumenta il senso di sbigottimento per quello che è appena successo, mentre nella versione spagnola suona una struggente melodia funebre.

Peccato che il film non sia mai stato doppiato in inglese e in francese, non diventando per questo oggetto di culto, come meriterebbe,

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Ottima analisi, Vien voglia di vederlo veramente se dici che è un film notevole e misteriosamente dimenticato fino ad oggi. Tra l’altro Scortese, che pareva una brava persona nelle interviste che gli fece Nocturno, non ha fatto moltissimo nel cinema a soggetto - Acid e Il corsaro della mezzaluna son gli unici che ho visto - ma tutte opere o interessanti (Acid) o solide (Il corsaro).

Sarebbe bello che qualche label condivida il tuo entusiasmo e lo riproponga come si deve.

Un paio i chiarimenti:

  1. tutti i tagli a cui ti riferisci son solo nella copia spagnola, giusto?

  2. la scena della fucilazione sui titoli di testa si evolve in modo diverso perché la versione spagnola taglia le sequenze presenti nella versione italiana oppure si tratta proprio di due montaggi o girati diversi?

I tagli riguardano solo la versione spagnola; la versione italiana manca solo di qualche secondo di inquadratura in campo lungo di un tramonto e non ho individuato niente altro.
Nella versione spagnola dopo la fucilazione si vede il soldato che punta l’arma, poi appare il cartello dei crediti e si sente lo sparo mentre in quella italiana si vede anche l’esito dello sparo con i corpi agonizzanti che esalano l’ultimo respiro.

Interessanti e insolite anche alcune scelte registiche di Scotese come il rallenty, raramente usato nello spaghetti o, nel duello tra Malpelo e Blas Fuentes, in cui la camera gira a 180 gradi quando Malpelo si butta a terra per evitare i colpi e l’inquadratura è rivoltata dall’alto verso il basso.

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Visto in una copia abbastanza decente 1 anno fa su youtube… sinceramente mi è parso un fim molto mediocre ,addirittura quasi patetico nelle scene drammatiche…uno scimmiottamento mal riuscito dei piu noti paella Western italiani…la confezione non e niente male ma l 'ho trovato tutto sbagliato a cominciare dall’anonimo protagonista…violenza quasi insistita e gratuita in certe scene…Dovrei rivederlo visto il tuo entusiasmo…

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Magari mi sto rincoglionendo io… :joy:

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