Anno: 1980 Regia: Silvio Amadio Con: Vincent Mannari Sr., Sherry Buchanan, Martine Brochard, Philippe Leroy, Nicoletta Amadio, Achille Brunini, Vincenzo Ferro, Mirko Ellis, Andrea Aureli, Paolo De Manincor, Loris Zanchi, Salvatore Martino Musiche: Roberto Pregadio Sceneggiatura: Silvio Amadio, Claudio Fragasso, Tonino Cucca Fotografia: Maurizio Salvatori (Telecolor) Scenografie e costumi: Elio Micheli Montaggio: Silvio Amadio Produzione: Augusto Silvestrini per Ars Nova
Trama: “Un medium scopre la presenza di un demonio in una casa abitata da un giovane e dal padre musicologo…”
“Secondo il vecchio regista Demofilo Fidani era una sua personalissima storia stravolta dal regista”…
Claudio Fragasso racconta invece a “Fangoria” che Il medium fu il primo film che scrisse “E’ una storia interessante. Il regista, Silvio Amadio, venne da me con un vero medium (che fosse Fidani? ndr.) dicendomi che lo spirito gli aveva detto che io dovevo scrivere il film. E così iniziai a scrivere questa storia con la diretta ispirazione dello spirito”.
Tutte le informazioni sono tratte da: M.Giusti, Stracult, Milano, 2004, p.493.
Lo devo vedere assolutamente! Qualcuno lo ha mai visto? tra l’altro io non l’ho mai visto circolare tra i collezionisti…
Da quanto scrive Giusti dev’essere una “chicca” imperdibile, non fosse altro che per la presenza illustre di Leroy e della Brochard, oltre che di Ellis e Aureli…
Sherry Buchanan è Sheryl Buchanan?
Io l’ho visto l’anno scorso al Trevi , in pellicola.Non è male,abbastanza inqiuetante.Ho la copia in spagnolo di questo film,in italiano non penso circoli.
visto qualche settimana fa, un paio di collezionisti me ne avevano parlato male. addirittura me lo avevano definito un non-horror…invece l’ho trovato un buonissimo film.
Atmosferico,ma con momenti horror veri. Inoltre il genere spettrale-medianico non e’ mai stato troppo sviscerato dal nostro cinema e cio’ da una certa originalita’ al film che finalmente ha il sapore di qualcosa di nuovo
Il personaggio di Leroy mi ha ricordato vagamente la figura di gustavo rol, specie per quanto riguarda il fenomeno della bilocazione. Oltretutto a fine anni 70 il sensitivo torinese ebbe risalto sui maggiori quotidiani e periodici, possibilissimo che sia stato d’ispirazione per il personaggio
Volevo vederlo sul tubo, ma è un’impresa impossibile, in certe scene è un’accozzaglia di pixel. Tendo ad accontentarmi, ma stavolta non era proprio il caso.
C’è su Prime, con la possibilità di abbonamento gratuito per 14 giorni a Minerva o il noleggio in HD a 2,90, non so se ne valga la pena (l’acquisto a 5,90 è troppo), ma i commenti mi hanno invogliato.
completamente d’accordo, una vera sorpresa!
si prende i suoi tempi ed è obiettivamente un po’ lento ma non risulta mai noioso, anzi è costruito molto bene e con il progredire della storia il mistero prende consistenza in modo soddisfacente
qualche passaggio troppo disinvolto e il cast rivedibile sono piccole note di demerito comunque accettabili