Il mostro di Foligno chiede l'indulto

Scusa,Tuchulcha:che vuol dire “fra 3 anni sarebbe uscito”?Non mi risulta proprio…A meno che tu non ti riferisca al fatto della cosiddetta “semilibertà”:scontata metà pena(15 anni su 30),avrebbe potuto richiederla.
P.S.Ulteriore precisazione(excusatio non petita ecc ecc)da parte del Ministero della Giustizia:scaduta la pena detentiva(2020,per il momento…),il SIGNOR Chiatti sarà ricoverato in un ospedale psichiatrico giudiziario(leggasi:manicomio criminale),per curarlo(leggasi:imbottirlo di medicinali rincoglionenti).Dopo 3 anni,sarà valutata la sua “pericolosità sociale”:in caso negativo,altri 3 anni di cure.Dopodichè altra valutazione,e così via.Mah?!Dico io:“suicidarlo” in cella è così complicato?Sai quanti soldi(e non solo)risparmiati…

Dunque oggi quella gran brava persona di Luigi Chiatti è libero? Oppure è comunque rinchiuso in qualche struttura per malati mentali?

Mi è venuto la curiosità rivedendo in tv un vecchio documentario sulla sua vicenda.

Leggevo pochi giorni orsono un articolo, in cui qualcuno, non ricordo chi, pregava ardentemente di non farlo uscire, in quanto ancora totalmente pericoloso.
Mah…

Da un articolo di venti giorni fa:

Nel settembre 2015 Chiatti ha lasciato il carcere di Prato per essere trasferito (per almeno 3 anni) nella Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Capoterra, in Sardegna, dove si trova tuttora. Non ha mai avuto permessi premio e ora, ormai cinquantenne, ha praticamente terminato di scontare la sua condanna.
Al termine di questo periodo nella Rems la pericolosità sociale di Luigi Chiatti dovrà essere nuovamente valutata e se accertata la “custodia” può essere prorogata. "Teoricamente potrebbe succedere anche a vita”, ha spiegato l’avvocato Guido Bacino. Nel 2015 il tribunale di sorveglianza di Firenze accertò che in Chiatti “non è stato riscontrato alcun minimo atteggiamento di rimorso o di dolore per i fatti commessi”. Un quadro che dovrà essere confermato o ribaltato nei prossimi mesi.

fonte: SkyTG24

Grazie. Situazione ancora fluida, quindi. Mah.

Sostanzialmente sono i medici a decidere se puoi essere dimesso oppure no. E dimettere un serial killer, la vedo dura. Dipende anche dalla diagnosi che gli han fatto: Jeffrey Dahmer era stato valutato come paranoico e quindi, teoricamente “guaribile”. Si beccò 15 ergastoli, uno per ogni delitto, indi il rischio di farlo uscire non esisteva (la legge l’aveva comunque considerato in grado di intendere e di volere, niente ospedale per lui). Non so se in Italia sia possibile regolarsi così: trattandosi di personalità psicopatica, uno come Chiatti non è proprio in cima alla lista dei pazienti giudicati “guaribili” (anche perché gli psicopatici non sono malati di mente nel senso tradizionale del termine); però gli han concesso la semi-infermità mentale, per cui l’ipotesi di applicare terapie efficaci esiste. Lui all’epoca ammise onestamente di provare ancora l’impulso di uccidere e quindi di considerare giusta la sua permanenza in carcere, ma la legge segue il proprio corso… spero prevalga il buonsenso.