Il prefetto di ferro


IL PREFETTO DI FERRO (1977) - Pasquale Squitieri
Con: Giuliano Gemma, Claudia Cardinale, Stefano Satta Flores, Francisco Rabal, Enzo Fisichella, Massimo Mollica, Lina Sastri…
Soggetto: Ugo Pirro, Arrigo Petacco
Sceneggiatura: Pasquale Squitieri, Ugo Pirro, Augusto Caminito
Musiche: Ennio Morricone


su 7Gold 8/6 ore 21.05

Grandissimo film anke se non un vero pe proprio polizziottesco!!!
più un film di mafia e di denuncia!!1
Spettacolare l’interpretazione di Giuliano Gemma del prefetto Mori!!!(una delle poche parti in cui mi è piaciuto!)

Se ve lo registrate e vi interessa, potete trovare qui la copertina: http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=3937&page=2

Grandissimo film! Credo proprio che lo rivedrò

Film parecchio intenso e struggente; coraggioso e di denuncia, con un ottimo Giuliano Gemma, immenso e impassibile! Davvero Bello!Parecchie le Scene toccanti.
Ambientazioni e personaggi , tutto al posto giusto, dannatamente REALE!
Stefano Satta Flores grande co-protagonista, amico e alleato di Mori dall’inizio alla fine! (Barone…Barone un cazzo, manette, manette!!!)
Brava anche la Cardinale

Penso non ci sia altro da aggiungere.
Bello, Bello e ancora Bello.

Visto ieri sera.

Bellissimo film con un grande Giuliano Gemma!
Mi è piaciuta particolarmente la regia di Squitieri:D

Purtroppo ho potuto vederlo solo a sprazzi, ma tanto m’è bastato per ricordare questo capolavoro di Squitieri sulla mafia girato come se fosse un western, con i Carabinieri al posto dei soldati e i briganti al posto dei banditi…grandi scene corali, bella l’ambientazione di Gangi (anche se mi è parso di riconoscere Petralia più che Gangi), ottima sceneggiatura, ottima fotografia e ottimi Gemma e il grandissimo satta Flores!

mah di denuncia… io sono più ignorante di una capra ma credo che il film dipinga un prefetto mori con tinte molto migliori di quelle che non fossero in realtà

cmq bel film, sono d’accordo

Mah,migliori fino a un certo punto.Se consideri che arriva a togliere l’acqua a un intero paesino per costringere il capobanda locale a costituirsi…per la cronaca,grande come sempre Enzo Fisichella nei panni del viscido gerarca corrotto.

Si Corrado, credo che sia successo realmente, del resto Squitieri è uno che quando scrive una sceneggiatura si documenta abbastanza bene…Considera poi che il film è scritto, oltre dal bravissimo Ugo Pirro, anche da Arrigo Petacco (sceneggiatore anche del mediocre La malavita attacca la polizia risponde), storico del fascismo ideologicamente criticabile per quanto si vuole, ma credo molto coerente e documentato su quei fatti, tutto ciò fa risultare il filmuno dei più riusciti del filone!

Splendido film che non vedo da troppo tempo. Ma si hanno notizie di un’eventuale uscita in dvd?

Per me ottimo film. “Antifascista”

Non capisco proprio perché uno non possa fare un film su un personaggio storico senza che passi per essere, in questo caso, “pro” o “anti” fascismo.
Per me racconta solo la storia di un uomo che combatteva duramente la Mafia.

faceva ben peggio di quello che hai citato tu

nel film sembra uno che metteva la legge sopra ogni cosa, mentre invece (grazie ai poteri conferitigli da mussolini) se ne sbatteva alla grande e calpestando tutto il calpestabile finiva per colpire anche persone che non c’entravano un cazzo con la mafia

con questo non voglio certo criticare squitieri o il suo essere pro- o contro qualcosa, solo non diciamo che è un film coraggioso o di denuncia

Non sono documentato sul prefetto Mori (sulle cui imprese è dedicato il film).
Ma mi sento di dire che è un film coraggioso e di denuncia, perchè, nella seconda metà dei '70, fare un film ambientato in pieno regime fascista, con un protagonista prefetto duro più della mafia,in fin dei conti(e lo dimostra proprio nella scena finale) immune e indifferente ai messaggi di trionfalismo del fascismo e alla sua autorità, è comunque qualcosa di impegnato e di coraggioso.

Il film è di denuncia: alcune scene (Le più toccanti: Racconto piuttosto reale del comportamento della mafia,Ribellione verso i Carabinieri guidata dalla Cardinale,Atteggiamenti della popolazione,omertà,onore,Mafia,Stato, Poteri “Forti” che a un certo punto scalzano il prefetto “scomodo” sono tutte tematiche fortemente correlate al tessuto sociale: denuncia sociale, ma pur sempre denuncia è:)

[QUOTE=Bmw2002]Non sono documentato sul prefetto Mori (sulle cui imprese è dedicato il film).
Ma mi sento di dire che è un film coraggioso e di denuncia, perchè, nella seconda metà dei '70, fare un film ambientato in pieno regime fascista,QUOTE]

Regime fascista???
I produttori erano tutti di sinistra!!!
Hanno solo sfruttato il poliziesco perchè la gente che andava a vedere quel tipo di film aveva a che fare tutti i giorni con la realtà sociale che il film descriveva…
I produttori, ribadisco di sinistra(v. Luciano Martino su tutti), se ne infischiavano della politica del film, bastava riempirsi le tasche!!!

In ogni caso 6 d’accordo con me sul fatto che, nel 1977, tra una bomba e l’altra, eversivi e anarchici, rossi e neri, manifestazioni, botte , ecc…
Poteva risultare stridente un film con ambientazione nel ventennio e tutto ciò che ad esso era correlato, e un prefetto , di ferro, appunto, duro più di tutti?

Complimenti di nuovo al film, in ogni caso davvero bello.

Appunto:qual migliore esempio del mettere la legge sopra ogni cosa?Talmente ossessionato dalla propria missione da sbattersene dei diritti civili(non per niente si era in pieno regime fascista),come del resto ben traspare dalla scena che ho citato.Roba da far impallidire i vari commissari di ferro del cinema poliziesco italiano…Squitieri nel film non lo rappresenta come un eroe,ma appunto come un Pat Garret dai metodi spicci e brutali(infatti l’accostamento ai western viene spontaneo).Il che non è affatto lontano dalla verità,a mio modesto avviso.

Tantopiù che Squitieri all’epoca si dichiarava di sinistra…

Domani, 6 agosto alle 21:05, 7 gold

Per lo meno fu un uomo coerente con il suo operato: non si facevano sconti a nessuno. Non si fece scrupoli a colpire Alfredo Cucco (segretario del partito fascista) e al Generale Antonino Di Giorgio e fece emergere i rapporti tra i mafiosi e alcuni uomini del partito, tanto che fu “promosso” senatore e richiamato a Roma.