Il Ragazzo Di Campagna (F. Castellano, G. Moccia, 1984(

Sirena metropolitana in grado di far girare la testa al semplice contadino di provincia Renato Pozzetto, e poi suprema sacerdotessa di un culto misterioso incastonato nel passato non meglio identificabile tipico del genere fantasy, accanto a Arnold Schawarzenegger. Quello di Donna Osterbuhr nel cinema è stato un viaggio veloce, eppure transatlantico: dalla commedia italiana di “Ragazzo di Campagna” - film di grande successo del 1984, diretto da Castellano e Pipolo — al blockbuster hollywoodiano tutto scudi e spade e guerrieri di “Red Sonja” (intitolato anche “Yado”), polpettone fantasy diretto da Richard Fleischer, protagonisti il già citato Schwarzy e la futura signora Stallone, Brigitte Nielsen.
Non che abbia lasciato il segno, la bella Donna, ma certo le sue carte buone le ha avute, da giocare. A quanto pare, la mancata scalata alla vetta di Hollywood non l’ha ferita, anzi è lei stessa a comunicare urbi et orbi la sua soddisfazione esistenziale nel suo sito personale dove l’ex attrice, oggi cinquantacinquenne, originaria del Nebraska, narra qualcosa di sé. A quanto pure, tutte cose che trasmettono “buone vibrazioni”. Classe 1957, laureatasi nel 1980, Donna non ci ha messo molto a capire che la natura le aveva regalato un bell’aspetto. Su consiglio muto e quotidiano dello specchio di casa, la ragazza alternò studi e lavoretti da modella, divenuti sempre più impegnativi dopo gli studi. Dalle sfilate al cinema il passo talvolta è breve, farsi notare è un attimo, restare in cima un altro paio di maniche. Donna Osterbuhr, dunque, prima di piazzare occhi e sorriso sul grande schermo ammette con soddisfazione di aver “girato il mondo come modella, ed essere pure pagata per farlo”, come dire: sono nata con la camicia e ora mi pagano per metterla e toglierla. Griffata.
Negli anni Ottanta, la chance cinematografica più consistente la offrì l’Italia, nientemeno come comprimaria in una commedia con colui che, insieme a Adriano Celentano, era la star incontrastata del cinema tricolore di quegli anni: Renato Pozzetto. É lei, Donna Osterbuhr, nel ruolo di Angela, a far girare la testa al contadino Artemio, a tentarlo alla vita milanese, a perderlo, e poi a inseguirlo nella campagna pavese offrendogli il miraggio di una carriera nel terziario, come assicuratore, con lei al suo fianco. Ma il nostro eroe rifiuta, preferendo trattore, una ragazza delle sue parti e l’aria più pulita.

Una generazione di italiani, più o meno gli attuali quarantenni, la ricorda comunque bella e aristocratica, longilinea e, per l’appunto, molto metropolitana. Vai a sapere che, invece, la bella americana era nata e cresciuta in Nebraska, stato decisamente “provinciale” proprio nel cuore dell’America del Midwest, dove ciò che conta non sono i grattacieli ma i cavalli e i recinti. Insomma, la vera campagnola era lei, non il milanesissimo Pozzetto! Difatti, oggi Donna è proprietaria di alcuni cavalli, che adora quasi quanto la fotografia, suo hobby portato a livello professionale. A quanto si sa, non sente mancanza dei riflettori ingannevoli di Hollywood, ha un figlio, ormai adulto, e — saremmo pronti a giurarlo — sfoggia almeno due copie dei suoi film sullo scaffale sopra la tv. Schwanzenegger e Pozzetto. E chi l’avrebbe mai detto.

Ferruccio Gattuso

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Sono nuovo e come posso sottolineare la grandezza di questo film, consumato da piccolo e anche da grande su una vhs registrata da rete 4, completa direi anche della scena di boldi e della Mariarosa che dice Anche io Ti Amo al telefono.
Pozzetto quasi al massimo, battute e scene sempre divertenti.

E’ uno dei film di Pozzetto a cui sono piu’ affezionato e penso tra i suoi piu’ riusciti… le scene da citare sarebbero tantissime, per cui, bisogna assolutamente vederlo!!! :smiley:

//youtu.be/h7UIBhCABrc

Grandissimo film, mi hai fatto venire voglia di spararmelo, ma noto con dispiacere e gran giramento di balle che non è ancora in commercio in dvd!
L’unica versione uscita su disco quindi è quella da edicola di cui avete parlato nel topic? Se si, gravissima e intollerabile mancanza!

esiste anche un DVD ceco

Nella scena in cui Artemio e gli altri contadini vanno a guardare il treno , uno dei presenti dice: “l’altra volta c’erano meno vagoni, ma stavolta è proprio bello”, e subito dopo un altro afferma: “però l’altra volta c’erano più vagoni” tanto è vero che Artemio risponde"eh va beh, ma il treno è sempre il treno". Ma questo treno aveva più vagoni o meno vagoni di quello che, come si intende, hanno visto la volta precedente? Non ho mai capito se questa ambiguità sia stata fatta o lasciata di proposito oppure se questa incongruenza non è stata notata da parte della produzione lasciando la scena così. Cioè nel montaggio non si sono accorti che prima dicono meno vagoni e dopo un istante più vagoni?
Lascio il video della scena:

//youtu.be/p6tRfEhPdaw

Magari vuol semplicemente far intendere che i contadinotti sono un pò rintronati, ognuno lo vede lungo (il treno… :D) a modo suo. Oppure hai ragione te ed in fase di ripresa/montaggio non si sono accorti che uno dice più e un altro meno. Comunque, una delle scene più belle del film con una delle battute più memorabili di pozzetto, appunto “il treno è sempre il treno”.

Massimo Boldi ha appena pubblicato sulla sua pagina Facebook un video in cui, accanto all’indimenticabile “Maria Rosa” Sandra Ambrosini, annuncia l’uscita in dvd del film ad aprile per la prima volta, in realtà la seconda!

Un articolo sulle location:
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_marzo_04/noi-ragazzo-campagna-pozzetto-film-culto-77c5d036-0050-11e7-92b1-e1f58b14debd.shtml

Una volta tanto sarebbe bello un commento audio su una commedia leggera de noantri, ricordo quelli di Vitali sui Pierini e poco di più…chissà…comunque visto il mio nome l’uscita del secolo vista che l’edizione precedente citando il mio omonimo “…la mancabbi”. Speriamo solo questa nuova “fossi” integrale come la precedente da edicola! :rolleyes:

Annunciati gli extra della nuova edizione in dvd della CGE:

  • Un caffè al Bar Gattullo, Intervista a Renato Pozzetto
  • Ma che battuta è? Intervista a Massimo Boldi
  • La Maria Rosa va in città e noi andiamo in campagna, Intervista a Sandra Ambrosini

Uno dei mitici di Pozzetto, comico che adoro e in questo film si supera in una serie di gag e battute che fanno sempre ridere. Considero Pozzetto il vero comico, basta solamente guardarlo anche senza sentirlo parlare che fa ridere. Questo dvd sembra essere interessante, qualcuno l’ha preso? Gli extra come sono?

34 anni dopo Pozzetto rigira la scena del treno del “Ragazzo di campagna”:

https://www.varesenews.it/2018/09/34-anni-pozzetto-rigira-la-scena-del-treno-del-ragazzo-campagna/752183/

Il buon Pozzetto però mi pare piuttosto in disagio, o almeno è una mia impressione.

Ettecredo che è a disagio! Io anche solo vedendo il video volevo sotterrarmi…

A disagio, ma diciamo anche che gli attori si rendono ridicoli per soldi… Accettare di fare l’idiota gratis è troppo.

Che tristezza… Che poi, “l’attore, insieme ad un gruppo di anziani…”, non è che lui sia giovanissimo, ormai.

Mi è parso piuttosto triste il tutto, concordo che lui pareva a disagio, non vedeva l’ora di andarsene. Poi la scena originale aveva un che di poetico, quasi un religioso silenzio quando passa il treno. Qua invece una gran caciara e applausi. Bah…

Secondo me siete ingenerosi.

Si tratta di un gruppo di appassionati che si è ritrovato per celebrare il film alla presenza di Pozzetto, non ci vedo niente di triste.

Gli stessi commenti che avete usato qui avrebbero potuto calzare a pennello per i nostri raduni sul poliziesco. E francamente mi sarebbe spiaciuto leggerli, visto che anche lì eravamo un gruppetto di matti appassionati che si ritrovavano per condividere in qualche modo una passione comune.

Infatti io non ho parlato di tristezza, ma solo del fatto che Pozzetto era l’unico a non divertirsi e a voler andare via al più presto!

Chiave di lettura interessante e condivisibile, anche se più che appassionati per me erano felici di “andare” in tv. Comunque il treno è sempre il treno :smiley: