Io penso solo che Renato in versione bonaria e comprensiva sia una delle cose più inquietanti in cui mi sia mai imbattuto. In una ipotetica classifica potrebbe collocarsi fra il finale de La casa dalle finestre che ridono e i testi di Max Pezzali.
Condivisibile, soprattutto, dato che 2 post più in alto hai scritto l’esatto contrario.
Oh, che ci posso fare? A me mette tristezza.
La gente che cita le battute a memoria per “impressionare” Pozzetto mi fa proprio pena, ma alla fine - forse - è solo una cosa mia.
Questi fanatismi mi prendono malissimo.
Non credo comunque che nei vari raduni a mano armata ci fosse un’atmosfera simile, con i fans (o presunti tali) che facevano a gara per apparire e farsi fighi di fronte a registi, attori e musicisti.
Per citare Giovanni Lombardo Radice (anche se non ricordo esattamente le sue parole): “quando alle convention venivano i fanatici di certi film e mi parlavano come se fossi il personaggio che interpretavo provavo vergogna per loro”.
Parere rispettabilissimo, ma se fossi Lombardo Radice proverei più vergogna ad elemosinare un paio di centoni per andare a quelle convention a farsi intervistare.
Beh, ma quello comunque è lavoro. Siamo mostruosamente OT ma quando un attore va a convention et similia sta lavorando.
Sto con Renato: se un fan non è morboso ossessivo maniacale, la celebrazione di certi attori (o registi) e dei loro film è cosa buona e giusta. Poi ognuno ha le sue (più o meno…) sacrosante fisime: l’anno scorso da “Bloodbuster”, vedendo Malacarne (ovvero Luc Merenda) con maglioncino rosa degno di Malgioglio, sono rimasto alquanto perplesso, roba da orticaria o quasi. Poi la foto con Merenda l’ho fatta lo stesso, si capisce…
P.S. E il signor Pozzetto, per la cronaca, ha i suoi 78 anni. Per la precisione.
Comunque notare che Pozzetto non ha palesemente capito la battuta del coniglio
Secondo me Pozzetto non rivede il film dal 1984.
Non mi spiego ancora il gradimento di questo film… Non sembra un film, ma un telefilm! :o
Alla fine mi son convinto che i fans vedono in Pozzetto loro stessi, praticamente un pubblico di contadini.
Perchè un Telefilm ?
Sul pubblico di contadini : E quindi?
A parte che non ci vedo assolutamente nulla di male nel non essere tutti pubblico di cinema aulico, in Italia ho vissuto in campagna ed i miei amici campagnoli erano coloro che apprezzavano di più.
A me sembra un telefilm… Guarda il setting… è veramente misero! E poi il finale… forse era finita la pellicola e l’hanno rimandato a casa!
Sui campagnoli, non lo dico per offenderli… però è un ragionamento sbagliato. Non si difende un film solo perché rispecchia noi stessi, va visto nella sua interezza.
Comunque se qualcuno a pasquetta vuole andare a vedere il treno…e magari mangiare “Il coniglio dei tetti”…
Castellano e Pipolo, come registi, erano delle emerite pippe. Questo film, vive e “rende” esclusivamente grazie agli exploit di Pozzetto, Boldi e Cannavale. Ciò detto, se uscisse un degno br, lo prenderei volentieri, a prescindere dall’effettivo valore della pellicola in sé…
La casa del «ragazzo di campagna» è in vendita.
Ad ogni modo nella realtà, la scena non venne girata di fronte una ferrovia. Ci sono campo e controcampo, ma gli attori non si vedono mai di fronte alla ferrovia. Riguardo il film credo che ci si è un po’ troppo fissati con questo titolo. Sì, è carino e divertente, ma Pozzetto ha fatto di meglio. Probabilmente per lui all’epoca era solo un film come un altro. Sicuramente vale più per le singole parti che per tutto l’insieme.
Non è più il casolare campagnolo che fu 40 anni fa. Adesso sembra più che altro una villetta elegante.