Il rapimento di Anna - The abduction of St. Anne (Harry Falk, 1975)

Ottimo prodotto di genere, roba televisiva anni '70 ma di livello, girato con mestiere e solidità, che intrattiene dall’inizio alla fine.
Un vescovo ingaggia un investigatore privato per indagare su una ragazza che si vocifera faccia miracoli; ma non si tratta solo della classica indagine preliminare in vista di un’eventuale canonizzazione. La ragazza infatti da qualche settimana viene tenuta prigioniera, segregata nella propria casa insieme al ricco padre da dei loschi individui al soldo di un esponente di spicco della malavita. Una volta accertata la veridicità dei miracoli compiuti dalla ragazza (guarigioni di malati incurabili, ubiquità, stimmate, altri eventi inspiegabili), il vescovo e l’investigatore mettono in atto un rischioso piano per rapire la giovane dalle grinfie dei suoi carcerieri al fine di trasferirla in un posto sicuro. L’organizzazione criminale si metterà però alle loro calcagna dando vita ad una pericolosissima caccia senza esclusione di colpi per riacciuffare la locupletata fanciulla.

Una pellicola particolare, che mischia in modo inedito, interessante ed efficace tematiche sacre e tematiche profane (mai avevo visto un tv movie su un santo dove ci sono sparatorie ed esplosioni). Diciamo che il mix tra elementi religiosi/ultraterreni, azione concitata e personaggi immorali/criminali mi ha ricordato alla lontana gli ingredienti del fumetto di culto Preacher.

Il regista è un veterano del piccolo schermo, con alle spalle una carriera esclusivamente televisiva di tutto rispetto.

Film reperibile in italiano grazie ad una vetusta vhs Lineafilm, tutt’ora in vendita su missingvideo a due spicci. Acquisto consigliato!

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