Il Ritorno Di Cagliostro


regia: Daniele Ciprì e Franco Maresco
con: Robert Englund, Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati, Pietro Giordano, Mauro Spitaleri, Davide Marotta, Franco Vito Gaiezza, Margareth Woodhouse, Gino Carista, Giacomo Civiletti, Gaspare Marchione, Piero Restivo, Carlo Giordano, Toni Bruno, Maurizio Laudicina, Gregorio Napoli, Tatti Sanguineti
produzione: Cinico Cinema, Rai Cinema, Istituto Luce con la partecipazione di Tele +
Italia 2003
distribuzione: Istituto Luce

ancora impossibilitato ad andare al cinema (Argento dovrà aspettare qualche altro giorno) ho deciso di (ri)guardare questo film del duo siculo che tanto stimo.
non avendo trovato topic sul film, eccone aperto uno da me.

io sono un sostenitore di Ciprì&Maresco da sempre, dalle origini, e le mie considerazioni non possono che essere positive anche per quanto riguarda questa pellicola.
la riuscita commistione di linguaggi (televisivo e cinematografico) che ormai è diventata un marchio di fabbrica, stile (I migliori nani…), qui raggiunge notevoli vette, strumento adatto a narrare questo finto documentario sulla scalcinata TrinacriaCinematografica, una factory che tralasciando il “doloroso” epilogo in cui questi eroi del sogno si rivelano per quel che sono: beceri approfittatori collusi con la mafia tanto ricorda personaggi del “calibro” di Ed Wood.
un film che attraversa, smonta, ricrea generi e sottogeneri secondo le folli logiche dell’universo cinematografico dei due registi; un’operazione divertita ma credo, anche, abbastanza sofferta, disillusa… probabilmente la vera cifra del film, oltrepassato il trash di superficie, è il disincanto più nero.
quel pessimismo claustrofobico che da sempre permea le opere di C&M.
e se certo siamo lontani dalla causticità eversiva, dissacrante, di “Totò che visse due volte”, non si tratta cmq di un film che “non morde”.

infine, ma ci sarebbe davvero troppo da scrivere, come non amare l’autoironica partecipazione di Robert -Krueger- Englund!

Il Ritorno di Cagliostro è un film impensabile all’interno del “variegato” universo produttivo italico, un freak degno del massimo rispetto.
viene proprio da un altro spazio;)

L’ho rivisto ieri sera, dopo averlo visto in sala all’uscita. Molto divertente nella prima parte, anche a me ha ricordato, a suo modo, Ed Wood. non mi ha però del tutto convitno la parte finale col nano che fa la voce narrante.

Spero vivamente di rivederli presto in azionie!