il segreto di Piazza Fontana (Paolo Cucchiarelli)

http://www.libreriauniversitaria.it/segreto-piazza-fontana-cucchiarelli-paolo/libro/9788862200066

continua in questa calda estate il mio impeto letterario, per la seconda volta sono partito alal ricerca di Settanta e ho poi preso un altro libro rinviando l’altra lettura

non ho ancora finito di leggere questo Il segreto di Piazza Fontana ma però mi sento di consigliarlo senz’altro a vecchi e giovani

pur essendo un clamoroso mattone da 6 o 700 pagine, scritto peraltro non in forma del tutto lineare, è un racconto documentatissimo sul fatto che ha dato una svolta alla storia italiana

pur non essendo disposto a credere a prescindere a tutto ciò che c’è scritto, devo dire che molto o moltissimo è inevitabilmente plausibile, e piazza fontana a parte è un testo incredibilmente funzionale per capire cosa c’è dietro alla strategia della tensione e per arrivare a decifrare alcuni concetti come “stragi di stato” che tutti più o meno ripetono ma che nessuno o veramente pochi credo abbiano chiaro le modalità in cui si sono consumate (io per primo non l’avevo molto chiaro)

il quadro che ne esce, ovviamente, è molto desolante

tolte le persone che in quella banca hanno perso la vita o qualche pezzo del proprio corpo o della propria mente per il resto di innocenti non se ne vedono, solo carnefici

ma come viene esposto l’attentato? Si parla di processi o anche d’altro? testimonianze, interviste?

Sull’ottimo “Il piombo e la celtica” viene dato ampio spazio all’attentato del '69. Prestissimo comincio “Piazza fontana” di Boatti, è lo stesso che citi nel tuo post?

ma guarda non è tanto semplice neanche spiegare l’approccio del libro data la complessità dell’intrigo raccontato e del libro stesso

c’è ovviamente la ricostruzione degli eventi di quel giorno ma, più che da un punto di vista cronologico, sequenzialmente dal punto di vista delle persone che vi erano coinvolte che erano fottutamente tantissime

il libro si basa sugli atti dei processi, sulle testimonianze, sui verbali degli interrogatori, sugli articoli dei giornali ma anche sui racconti di chi evidentemente era coinvolto in qualche modo nella storia ed è rimasto nell’ombra, cercando di spiegare tutto quello di importante per capire la verità che è sparito strada facendo, chi vicino alla verità ci stava arrivando e come è stato fermato e da chi

però oltre alla ricostruzione del fatto in sè il libro cerca di dare un senso al perchè si è arrivato a questo, cosa voleva ciascuna delle persone e delle organizzazioni coinvolte e che piega hanno invece preso le cose, le pazzesche commistioni in atto dove le stesse persone facevano quasi tutte il doppio gioco, qualcuno il triplo, le pedine più importanti il quadruplo forse

non mancano neanche i profili dei giocatori più importanti di questa storia da valpreda a pinelli per arrivare a merlino e delle chiaie senza tralasciare personaggi marginali nella storia come calabresi e feltrinelli che poi hanno avuto la ribalta in altro modo, però ho trovato apprezzabile che l’autore abbia cercato di vedere la cosa in modo abbastanza asettico senza mostrare di parteggiare per nessuno pur raccontando tutto utilizzando come fonte principale ambienti fascisti e anarchici… se proprio per qualcuno ha riservato una parola malinconicamente affettuosa è stata per pinelli, cercando di ricostruire la sua fine per quella che sarebbe stata, alla fine abbastanza diversa da tutte le ricostruzioni ufficiali e di parte

comunque direi che no, non è lo stesso libro di cui parli tu