Altro grandissimo film di Haneke, primo capitolo della “trilogia della glaciazione”.
Autentico (ma in qualche modo salutare) pugno allo stomaco, questo film è l’impietosa cronaca della disgregazione di una famiglia.
Nei tre anni della loro vita che vengono mostrati nel film c’è tutta una serie di rituali che vengono ripetuti in nome della routine più deprimente per poi sfociare in una follia tanto terribile quanto lucida e calcolata.
È un film sull’incomunicabilità (tema caro al regista austriaco), sulla solitudine, sull’ipocrisia…
È un film che fa molto male, solo per spettatori consapevoli.
Non male il dvd francese con un’intervista al regista come extra.