Titolo originale Il signor Ministro li pretese tutti e subito
Lingua originale italiana
Paese di produzione Italia
Anno 1977
Durata 97 min.
Colore colore
Audio sonoro
Genere commedia
Regia Sergio Grieco
Sceneggiatura Giancarlo Brea, Sergio Grieco
Fotografia Vittorio Bernini
Montaggio Francesco Bertuccioli, Adalberto Ceccarelli Grauer
Musiche Carlo Savina
Interpreti e personaggi
Giorgio Ardisson
Daniele Vargas
Orchidea De Santis
Gigi Bonos
Susanna Martinkova
Maria Rosaria Riuzzi
In un paese di montagna, Rovignano, spadroneggiano un gruppo di corrotti, alcuni dei quali occupano posti rilevanti nell’amministrazione pubblica. Le condizioni sembrano cambiare con l’annuncio dell’imminente arrivo del Ministro delle Finanze che si rivelerà essere invece alla fine un assicuratore di una fantomatica agenzia il cui titolare si chiama Salvatore Ministro. Santin, l’assicuratore saprà, con la complicità di Doris, donna di servizio del sindaco, sfruttare a proprio vantaggio la situazione che si è venuta a creare all’insaputa del paese, del primo cittadino e della giunta comunale. L’inganno viene scoperto troppo tardi, quando ormai i due sono fuggiti con i soldi delle polizze, fatte firmare al sindaco e agli altri loschi e corrotti individui.
Curioso il personaggio di Orchidea De Santis, che, infatti nel film si chiama Doris e fà la cameriera proprio come nel precedente ‘‘La nipote’’ (1974) per la regia di Nello Rossati. Inoltre nel film di Grieco oltre a Orchidea c’è anche una buona parte del cast, che abbian preso ispirazione dal precedente successo di Rossati?
Vista questa commediola gradevole, che si basa tutta sull’assunto dell’equivoco iniziale.
Buone le prestazioni attoriali di Ardisson, Bonos e Vargas, che con la loro verve sanno tenere in piedi e rendere fruibile questo filmetto nonostante l’esilità della trama. Bisogna ammettere che altro pilastro che sorregge l’operazione sono i prosperosi davanzali della De Santis e delle altre presenze femminili, generosamente e ripetutamente offerti all’occhio biricchino della mdp.
L’elemento più particolare e caratteristico sono i divertenti siparietti onirici che ci mostrano i bislacchi sogni del sindaco Vargas (impagabile Bonos vestito da diavolaccio).
Non indispensabile ma in fin dei conti piacevole.
Circola telecinema.