Il sol dell'avvenire (Nanni Moretti, 2023)

brutto e inutile
soliti temi visti ormai in tutte le salse con l’aggravante che questa volta non c’è nulla di divertente, qualche morettata sparsa che ti strappa il sorriso in un mare di noia

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Confermo personalmente quanto scritto da @robby qui sopra. Non capisco davvero come possa piacere una roba del genere: ripetitivo, le solite cose che Moretti fa da 40 anni riproposte - in peggio - e recitate da cani.

Il finale con il corteo dei suoi vecchi attori (anche se manca Salemme, curiosamente) è l’unica scena bella, e mi fa sperare che Moretti chiuda qui col cinema.

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Se con alcune stroncature , relative al nostro cinema del passato, mi viene comunque voglia di recuperare i film in esame, stavolta è esattamente il contrario. Perciò ringrazio, di cuore, Robby e Renato. Mi avete fatto risparmiare tempo. Che posso dedicare ad altro. Altri film, innanzitutto… :blush::+1::heart:

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Alla fine visto anch’io, e non posso che essere d’accordo col commento di Venticello. Un piacere riavere un altro film di Moretti, un piacere questo gioco di 3 film, un piacere il cast (nota particolare per Amalric, produttore filibustiere). La tristezza del meeting con Netflix, il mondo (e le persone attorno a te) che cambia sotto i piedi mentre tu vuoi rimanere attaccato alle tue vecchie abitudini, e per lui il cinema è questo, un microcosmo dove può decidere quello che succede, ma anche lì la presa gli sfugge (con Barbara che vuole improvvisare). E alla fine per cercare di convincere il regista frenetico gli tocca chiamare Augias & Piano, ma sarà veramente possibile trovare una soluzione?
Bello, bello, bello, capisco che a Cannes si siano commossi.

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