Il Testimone - Le Témoin (Jean-Pierre Mocky, 1978)

eh purtropo ancora no…speriamo sia editato a breve!

Un bel film, dal tono incerto, ma forse anche per questo motivo più affascinante. Un oggetto inclassificabile nella filmografia di Sordi.

La storia lascia quantomeno perplessi, moralmente parlando: Sordi sulla barca parla con Noiret e in sostanza giustifica l’omicidio con stupro di una bambina di forse 11-12 anni da parte del suo amico, definendolo “un atto di debolezza”.

Tra l’altro il film contiene un paio di sequenze di ragazzine a zinne al vento, cosa che oggi fa il suo effetto, specie in un film di Sordi.

Dvd cecchi gori (1h 39m 08s) orrendo, con salti di fine rullo, righe e un master scuro e poco definito:

Il dvd contiene il finale italiano, se ho ben capito, più sfumato di quello francese.

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Bel film drammatico più che comico.Bravi Sordi e Noiret.

Poco classificabile e sottovalutata opera di coproduzione francese con un Sordi d’esportazione imbrigliato in un ruolo multiforme, il film effettua una virata scivolando nel giallo e poi in un dramma interiore

Buone le musiche di Piccioni

Scritto da Amidei,Sordi, Mocky e altri francesi

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Spostato in Tutto il resto, in effetti è tutto tranne una commedia.

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Sordi è ‘morto’ almeno tre volte: in LA GRANDE GUERRA, in IL VEDOVO e in LA PIÙ BELLA SERATA DELLA MIA VITA. Strano che abbiano fatto storie per questo.

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Mi pare eccessivo nascondere il finale di tre film famosissimi che tutti, almeno lo spero, qui sanno come vanno a finire.

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Forse è eccessivo, ma non ti costa niente.

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C’è la funzione spoiler apposta.
Non vedo perché non usarla.
Cmq ammetto candidamente che, due su tre, non sapevo come andassero a finire.

No, non lo è. Spoiler è spoiler.

Prendendo da Wikipedia:

Inizialmente, la parte di Sordi era stata preparata per Jean Gabin, che vi avrebbe ricoperto dunque quello d’un insegnante di pianoforte accusato di aver ucciso una ragazzina. L’attore accettò, richiedendo però che Philippe Noiret fosse il suo compagno cinematografico, il quale si dimostrò più che felice di parteciparvi. Malauguratamente, Gabin morì proprio durante la fase di pre-produzione, cosicché Noiret suggerì Alberto Sordi, a seguito di cui il film divenne una coproduzione con l’Italia. La professione del protagonista venne cambiata in restauratore d’arte, e le riprese spostate a Roma per ragioni logistiche, benché l’azione si svolga quasi unicamente a Reims (dove comunque vennero girate alcune scene).

La partecipazione di Sordi ha posto un altro problema: non esisteva una pena capitale in Italia e lo sceneggiatore Sergio Amidei dovette trovare un finale accettabile per il pubblico italiano. Furono così creati due finali: il personaggio di Sordi è ghigliottinato nella versione francese; mentre nella versione italiana si allude solo alla pena di morte, mostrando un flashback con un Sordi sorridente che si diverte a Reims.

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