il vaticano e il codice da vinci

Senza dubbio. D’altronde il mercato del “bestseller di cui tutti parlano e tutti devono pretendere di aver letto” impone certi canoni. Passati i tempi dei mattonazzi di Eco (sfido chiunque ad aver superato le prime pagine del Pendolo senza un traduttore di greco e latino), adesso vanno questi bei tomi leggeri, scritti semplici semplici e di tante pagine (così i lettori si sentono ancora più appagati). In questo Faletti docet.

Ripeto,fin qui niente di strano.Faletti e Brown scrivono roba di puro intrattenimento,e ti confesso che divertono anche me(ma Brown qualche vaccata l’ha pubblicata,ahimè).Il problema è in realtà quello da te menzionato,ossia:il libro di cui tutti devono parlare.E perchè mai?Se un romanzo entra nella classifica dei best sellers mi va bene,ma dov’è scritto che uno lo debba leggere in nome di chissà quale status?Eco fece appunto la medesima fine:io ho trovato splendido Il Nome della Rosa,ma non ho mai pensato di basarmi su quel testo per farmi un’idea completa su cosa fosse la società medievale.E Il Pendolo… l’ho mollato a metà perchè lo trovavo noioso,aldilà dei significati di cui l’autore voleva rivestirlo.Oltretutto,se la gente si documentasse saprebbe che alcuni dettagli del romanzo di Brown sono inventati,non è affatto dimostrato che sia stato Costantino a scegliere i quattro Vangeli ufficiali(c’è chi tira in ballo il padre della Chiesa Ireneo,ma sono supposizioni).Da un lato c’è chi crede ciecamente ai contenuti del libro,dall’altro chi tenta di screditarlo rilevando appunto la falsità di alcuni di tali contenuti.E’ solo un romanzo,un’opera di fantasia:un po’ di sale in zucca,che cavolo.

In realtà è stato dimostrato l’esatto contrario. Questioni di date, se ricordo bene.

Per citare (parafrasando) il Pendolo, soltanto i matti tirano in ballo i templari.

Green Jelly, peccato che il tuo amico sia maschio, altrimenti un bel cleveland steamer non gliel’avrebbe tolto nessuno.

Inoltre, nessuno ha letto Angeli e Demoni, sempre di Brown? E’ esattamente uguale al Codice, cambiando i nomi. Mi chiedo se per scrivere il signor Marrone non usi un software apposito.

A me è piaciuto di più,Angeli e demoni.L’idea di una bomba sotto le chiappe del pontefice non era malvagia,e il finale un discreto colpo di scena.

Io l’ho letto dopo il codice da vinci e ho indovinato il colpo di scena a pagina 100 :cool:

Ma perché Dan Brown dà ai vescovi nomi che sembrano pesci? Aringarosa, Ventresca… ci sarà dietro qualche simbologia fallica?

L’unico libro che non ho mai finito di leggere. Fino a qualche anno fa faceva coppia con L’Opera Al Nero della Yourcenar, poi riuscii a finirlo, ora c’è solo il Pendolo. Il Nome Della Rosa au contraire lo adorai.

Mah, sciroccato forse non è il termine corretto, se usato in senso dispregiativo. Chi vuole approfondire certi temi leggendo libri mica deve per forza essere considerato pazzo solo perchè il tema è l’occultismo! Anzi, leggendo i testi esoterici senza la forma mentale del credulone si scoprono tra le righe parecchie cose interessanti…

Ma tornando al tema principale: è vero che tra le file dei lettori di Brown si celano moltissimi creduloni che leggendo “il codice…” pensano di avere acquisito chissà quali rivelazioni, però tutto questo a mio avviso fa emergere almeno due punti interessanti:

  • La Chiesa, nei secoli, ha imposto la propria interpretazione delle cose spirituali con riti dogmi e dettami vari, senza prendersi troppo la briga di spiegarne bene i retroscena; confidando nell’ignoranza (in generale) della popolazione e della scarsa disponibilità di informazioni critiche. Ora che la società sta cambiando molto velocemente, con un’offerta sovrabbondante di informazioni facilmente accessibili e la riduzione del peso delle convenzioni sociali, molta gente sta cominciando a farsi delle domande che prima non si faceva, oppure ne lasciava spegnere eventuali scintille. In questo scenario, romanzi “ambigui” e di facile assimilazione come quello di Brown hanno buon gioco, e se le istituzioni religiose non prendono in mano la questione rischiano grosso.

  • Il romanzo di Brown ha avuto molto successo anche perchè molti di coloro che l’hanno letto volevano sentirsi dire quelle cose. Nel senso che c’è una fame diffusa di critiche verso la religione, intesa come fonte di regole e riti che vorrebbero orientare la vita terrena, contrapposta alla spiritualità, che con la religione c’entra poco o nulla.

Sta di fatto che, a dimostrare la scorrevolezza del tomo, in vista dell’uscita cinematografica ne ho rilletta una buona metà seduto sul trono di porcellana. E’ esattamente come me lo ricordavo: un libro da ombrellone (o, appunto, da cesso, e magari la scorrevolezza del mio intestino fosse pari a quella del romanzo). Già pronto per la sceneggiatura (o per la parodia di Topolino, la cui unica difficoltà sarà levare tutti i riferimenti sessuali).

Insomma, per le persone con un minimo di raziocinio un popcorn book (esiste questo neologismo?), per certe ragazzine cesse, tardone e pseudointellettuali che sento spesso dialogare sull’autobus, invece, 'sto libro è una specie di stele di rosetta da raccomandare a tutti cosicché se ne può parlare senza avere troppa paura di fare la figura degli ignoranti. Vabbè, cresceranno (spero).

per quanto riguarda quello che ha detto aflow, è sì vero del fatto che la realtà viene manipolata, ma che perché la gente se ne accorga sia necessario un thriller piuttosto mediocre è piuttosto triste.

(La triste realtà è che sono solo invidioso di tutti i soldi che ha fatto il romanzo. Eh beh, chapeau per la furbizia.)

Quanto al fatto che la Chiesa avrebbe propagandato dogmi senza soffermarsi su eventuali dubbi e contraddizioni,non vedo dove stia la novità.Tutte le religioni ricorrono ai miti,nessuna esclusa;il guaio è che tante persone aderendo ad un determinato culto prendono tutto alla lettera,e di conseguenza rifiutano qualsiasi concezione dell’universo in contrasto con i dogmi su cui si basa la loro fede.

Senz’altro;ma il problema è appunto che tanti lettori di questo genere di testi sono appunto dei creduloni,pronti a prendere per olo colato qualsiasi teoria cospirazionista sul Vaticano e i vangeli apocrifi.Per tacere di UFO,sette sataniche e chissà che altro…ne ho anche conosciuto qualcuno bazzicando quella libreria.Gente a dir poco bislacca.

Già di mio odio i romanzi poi quello di Dan Peterson ancora di più, purtroppo lo posseggo perchè mia moglie da brava massaia che non fa un cazzo lo ha comperato tramite quei falliti di mondolibri o so il cazzo io cosa, ne ho provate a leggere due tre pagine e i coglioni mi si erano gonfiati più di quando avevo l’orchite.
Un romanzo da mediocriscritto da un mediocre.
E non sono per niente invidioso, come non lo sono dei calciatori, puoi invidiare un cretino con i soldi?
Questione di punti di vista.
Anzi io abolirei sto thread!

L’aspetto inquietante, a mio modo di vedere, è il fatto di come molti cattolici praticanti siano invece attratti da quanto ha scritto Dan Brown, e vedano come cosa vera, ad esempio, il fatto che la Maddalena fosse la donna di Gesù. Questo pone gravi problemi alla Chiesa cattolica, poiché evidentemente i cattolici stessi non conoscono la dottrina ufficiale…
Sul libro: non sono riuscito ad arrivare alla fine, poiché-narrativamente parlando- è costruito su uno schema rigido che si ripete capitolo per capitolo e rende il libro “pesante”: enigma-risoluzione enigma, enigma-risoluzione enigma…ecc.ecc.
Detto questo, Dan Brown ha commesso l’errore di infarcire il libro di pseudostoria (priorato di Sion, Sacro Graal, templari…cose che vengono scritte da anni e anni), come altri hanno già definito, un romanzo, dandogli una parvenza di saggio. Come ha detto Valerio Massimo Manfredi, questo è un grave errore: se scrivi un romanzo fai un’opera di fantasia, se fai un saggio fai un’opera scientifica e allora devi citare puntualmente le fonti da cui hai tratto quello che scrivi, di modo che il lettore possa andare a verificare se quanto hai scritto sia corretto… Insomma, un pastrocchio, che ha affascinato molti, che io definirei “superficiali”. E’ un romanzo, prendiamolo per tale: giusto togliere la pagina in cui si afferma che il tutto è tratto da documenti storici.

Il problema è che la stessa dottrina ufficiale della Chiesa è confusa e contraddittoria,con tutte le censure e gli omissis che hanno fatto.E pretendono di continuare così,lanciando anatemi e accusando di blasfemia qualunque cosa si discosti dai dogmi.Il fatto che prendano di mira un romanzo e un film la dice lunga sul livello di ridicolaggine che il Cattolicesimo ha raggiunto.

Onestamente anch’io lascerei correre, altrimenti si torna indietro di secoli. Detto questo, il discorso è uno solo: se uno è cattolico praticante segue i dogmi della chiesa, tant’è che alla messa domenicale si recita appunto il “credo”, che non è nient’altro che un ribadire ogni volta quelli che sono i fondamenti della dottrina cattolica.
Se uno si definisce cattolico praticante e non segue i dogmi della Chiesa è un controsenso vivente.
Detto questo, che si riferisce al tema generale dell’esser coerenti con se stessi (e questo vale per qualsiasi cosa nella vita), il problema è proprio tutto interno alla Chiesa cattolica: se anche i praticanti si distaccano dalla dottrina, beh, qualche grave problema tutto interno alla Chiesa c’è…

Io sono cattolico,e non trovo niente di strano nel mettere in dubbio i dogmi.La Chiesa pretende di convincere il mondo di aver dimostrato storicamente la validità del proprio credo,ma è una sciocchezza.Si può datare i Vangeli e la Sindone,non dimostrare chi abbia scritto i suddetti Vangeli o chi fosse l’uomo le cui spoglie sono state avvolte nel sudario.Personalmente credo nel valore spirituale del messaggio che Gesù ha lasciato agli uomini,ma sono pienamente consapevole di due cose:
1)Nessuno può stabilire con certezza l’ipotesi che fosse nato dall’unione fra una donna mortale e un dio(a parte la religione mitriaca,questo tipo di credenza è diffusa in tanti altri culti.Avete presente Ercole?)
2)Ogni religione è intessuta nel mito.Vale anche per il Cristianesimo,ed è difficile stabilire dove finisca la ricostruzione storica e inizi la leggenda.
In sostanza,il Credo va preso per quel che è:la celebrazione di un mito.L’umanità ha bisogno dei miti per andare avanti,e io non faccio eccezione;ma sono consapevole delle lacune inevitabili che si vengono a creare.So di non sapere,per dirla socraticamente;e il fatto che qualcuno cerchi di demolire le mie convinzioni religiose mi lascia indifferente.Sulla natura divina di Cristo non esistono prove certe nè a favore nè contro;quindi ognuno creda in quel che vuole,scannarsi su teorie futili non ha senso.