Ilmiolibro.it

Qualcuno oltre a me lo conosce? Qualcuno oltre a me ha scritto e stampato un proprio libro?

Come servizio non è male, debbo dire

Il sito non lo conosco, ma la domanda sorge spontanea:
“Che libro hai scritto?”

Questo: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=647438

OMh! Sarebbe da aprirne un topic nel forum del palone sportivo e disinvolto… ah già non sei platinum :stuck_out_tongue:
Comunque fico, una volta che uploadi il libro come funziona? viene venduto cartaceo presumo, che percentuale ti frutta?

Johnny Global usa abitualmente il sito per fare libri fotografici di ottima qulità delle sue vacanze. In più ha realizzato questo relativo al resoconto della disastrosa trasferte al Sonisphere svizzero:

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=478578

Dunque sì, devi ordinarne almeno una copia stampata per te e poi loro ti danno la possibilità gratuita di venderlo sul loro sito. Noi per un libro di 216 pagine avremmo un guadagno teorico di circa 1€ a copia venduta, da dividere poi in due tra l’altro…
Ovviamente non è una cosa fatta per soldi, ma per soddisfazione personale, tutto qui. Il libro viene stampato quindi solo a richiesta, se uno lo ordina loro lo stampano e lo spediscono al cliente, avendo già il progetto salvato.

Omg, io ho un libro molto simile come concezione (vengono raccontate partite più o meno importanti viste allo stadio o in tv dall’autore) relativo al Cagliari.
In effetti come idea è simpatica e agli appassionati può piacere.
Simpatico il fatto di avere due autori di fedi calcistiche diverse.

Quindi tu spedisci un file (.pdf?) con il progetto già pronto e impaginato da te (copertina inclusa)? Oppure tu mandi il testo e loro si occupano del resto?

No, loro non si occupano di quasi nulla, se non di fornire un file iniziale (vuoto) sul quale scrivere, ed un software in flash per creare una copertina scegliendo tra vari colori e potendo aggiungere delle foto proprie, come poi abbiamo fatto noi.

Io ovviamente, lavorando nell’editoria “tradizionale”, vedo come il fumo negli occhi questo tipo di attività, che più spesso che no serve solo e unicamente a lucrare sulle velleità artistiche di persone che farebbero di tutto per veder pubblicato un proprio libro (indipendentemente dal fatto che siano o meno in grado di scriverne uno). Sta sullo stesso piano di quegli editori che si fanno pagare per pubblicarti un romanzo, o di quelle case discografiche che fanno pagare i gruppi per pubblicargli i dischi. Risultato: inondi il mercato di potenziale fuffa, visto che non esiste più alcun filtro di tipo qualitativo o una vera professionalità specifica da parte di chi pubblica.

Altrettanto ovviamente questo tipo di realtà non è da confondersi con l’autoproduzione totale, che è una scelta quantomeno coraggiosa e che rispetto. Almeno, quando ci si autoproduce, ci si mette in gioco sul serio.

EDIT - in tutto ciò non discuto il valore del libro, che può anche essere ottimo. Il punto del discorso sta a monte.

In effetti il tuo discorso ha senso, slogo… però vedi, se uno vuole mettere giù dei ricordi prima che scompiaiano col tempo e vuole dare al tutto un’aria più professionale rispetto allo stampare tutto in proprio in fogli A4, non si rivolge certo agli editori tradizionali. Io non volevo far leggere la mia roba a uno per averne un giudizio che comunque non mi interessa, volevo solo poter conservare questi miei ricordi in una forma dignitosa, e possibilmente a un buon prezzo, per poi regalarne una copia a qualche amico, that’s it. La concorrenza con l’editoria tradizionale, nei casi come i miei che credo siano la maggioranza, è nulla…

Infatti, anche perché a me questo sito sembra abbastanza innocuo. Non credo che qualcuno pubblichi un libro in questo modo sperando di fare il botto. Se uno ne vuole una copia contatta il sito e se lo fa stampare, tutto qui. Non vengono abbattuti alberi inutilmente, diciamo.
Per case come “Il Filo”, invece, è diverso.
Molti degli autori che pubblicano per quella casa sono convinti di essere il nuovo Faulkner e hanno davvero ambizioni sproporzionate. Voglio dire, pagano di tasca loro per far stampare tot copie del loro libro che alla fine esistono proprio fisicamente (e spesso restano a casa dell’autore).
Un servizio come quello de ilmiolibro mi sembra senza pretese e, soprattutto, non truffaldino come quello de “Il Filo”.

si credo anche io che il servizio di ilmiolibro sia onesto, il punto e che qualcuno lo usa con bion senso tipo renato, altri sono quelli che prima si facevano pubblicare a pagamento

No, ma io non ne faccio un caso di concorrenza, perché magari il tuo libro può essere valido e meritevole anche di una pubblicazione “standard”, ma il 90% (stando larghi) di quello che passa per quel sito non penso verrebbe mai seriamente considerato da alcun editore… quindi è una concorrenza che non esiste… il problema dal mio punto di vista è etico, è un po’ come dire “tutti possono essere scrittori, tutti possono avere un libro in libreria, basta pagare”, che è la morte della meritocrazia (e un modo di far soldi titillando l’ego delle persone).

Ho capito il motivo per cui tu hai realizzato questo libro, e lo rispetto. Ma questo tipo di attività non guadagna su quelli come te che fanno un libro e ne vogliono tirare 10 copie e stop. Questi guadagnano su chi si fa tirare dentro nelle varie offerte collaterali, tipo “metti in vendita il tuo libro nel circuito della libreria XXX”, “promuovi il tuo libro con annunci su XYZ”, etc., imbonendoti con slogan tipo Qualsiasi cosa scrivi, merita di essere stampata.

Sì anche a noi hanno offerto la possibilità (per 40 euro, se non erro) di mettere il libro in vendita nel circuito Feltrinelli… ovviamente non abbiamo nemmeno preso in considerazione l’ipotesi. Che poi mi viene da ridere, se avessimo scritto 216 pagine di bestemmie e insulti all’Islam? Lo avrebbero pubblicizzato ugualmente? Del resto loro mica controllano nulla di quanto viene scritto… se leggete qualche anteprima a caso, troverete errori grammaticali ed ortografici da pa-iu-ra… il controllo chiaramente uno se lo deve fare da sè.
Cazzo tra l’altro io e il mio amico abbiamo riletto e corretto tutto tipo 43 volte, ma sono sicuro che qualche puttanata sia scappata per forza

chiaramente io un libro su renato a san siroci penserei bene prima di comprarlo

il discorso “pubblicare con l’editoria tradizionale = meritocrazia” ormai è pura utopia… ci sono delle variabili che vanno considerate e mi sembra che tu max stia ignorando del tutto il fattore “melissa p”…

(per tacere del fattore moccia, perché lì si entra nel nepotismo dei ‘figli di…’)

Me tocca de quotarti Steed… tanto per fare un esempio, meno di un anno fa sono usciti 3 libriccini intitolati 101 gol che hanno fatto grande il Milan , poi c’erano le versioni per Juve e int*r. Solo sfogliandoli in libreria ho notato 5 errori marchiani che chi segue un minimo il calcio non avrebbe fatto mai, e parliamo di libretti venduti in non so quante decine di migliaia di copie. Bah

rassegnatevi, di moccia non ce ne liberiamo piu.
purtroppo le logiche commerciali in editoria sono diventate predominanti.

Cosa ci vuoi fare, io tanto decine di migliaia di copie non le venderò mai, per cui posso ancora permettermi di ragionare ed operare “alla vecchia maniera” sin dove possibile.

Chiaramente ci sono delle variabili da considerare, ma qui si stava facendo un discorso generale.

Eppure giuro di averlo visto in vendita ad agosto alla Feltrinelli di Siena…
Non è che distribuiscono copie senza comunicarvelo e non vi pagano le royalties?