In The Market (Lorenzo Lombardi, 2009)

Le pecche sono evidenti ed è inutile rimarcarle alla settima pagina del topic.
Soprattutto lo squilibrio tra l’eccessiva durata della prima parte e la velocità con la quale si conclude la sezione più interessante.

Però non mi sento di attaccare chi ha girato questo film.
Sono ragazzi poco più che ventenni che hanno girato un lavoro che trasuda passione, ingenua sicuramente, ma sincera.

Portano letteralmente in Italia ( vedasi la sequenza dell’auto con la targa Texas che viene posteggiata davanti a un supermercato e a macchine palesemente italiche) un genere che qui non si può fare.

Cinema derivativo che, con pochi mezzi, fa quel che può.
Comunque con un Blitch che si dimostra un volto funzionale come villain.

E’ ovvio che i film di Zampaglione e di Alemà siano di un altro pianeta, ma lì ci sono produzioni vere, con mezzi e tempi diversi. Oltre a, ovviamente, registi di maggior qualità.

Capisco perfettamente che l’eccessivo incensarsi in rete da parte degli autori, le taglines spudorate e altro possano innervosire. Ma sono, mi auguro, peccati di gioventu’. Non più da ripetersi alla prossima opera.

Il vero errore, come già segnalato altrove, è portare film così al cinema: il grande schermo non può supportare prodotti così miserevolmente low budget. Il web e, nel migliore delle ipotesi, l’home video sono l’anticamera giusta per prodotti come questo, che sono diversi passi indietro rispetto al cinema.

Guarda, ci sono corti fatti di gran lunga meglio. Penso a Liver di Federico Greco, a ad Ice Scream che ho finito di visionare poco fa… questo non è solo low budget, mal sceneggiato e recitato da cani. E’ pure girato male, sant’Iddio. Come ho già detto mi ha fatto ridere nella seconda parte perchè Blitch come villain ha un certo fascino da horror sgangherato d’altri tempi e devo dire che gli effettacci di Stivaletti, per quanto artigianali, fanno il loro dovere. Dell’autoincensarsi mi frega una cippa ovviamente, lo fanno anche registi più bravi e se dovessi giudicare un film in base alla simpatia che m’ispira il regista allora buonanotte. Però, come dicevi tu, non può circolare in sala un film del genere. Se il regista si è accordato coi gestori de cinema magari pagando di tasca sua ok, è un po’ come la tradizione degli scrittori che pubblicano a loro spese; ma non possono comunque pretendere di venire presi sul serio.

ma qulcuno, alla fine, è risucito a sapere, se i diritti per le musiche le hanno pagate o usate di straforo? Io scommetterei sulla seconda.

Segnalo l’uscita del dvd e del blu ray, acquistabili anche direttamente dal sito degli autori.

Esiste pure una limited edition con tanto di gadget che consistono in una cartolina e in una vomit bag.
Purtroppo non si tratta di un gesto autoironico (che peraltro sarebbe doveroso) come a dire “il nostro film fa vomitare perché fa schifo” ma è un gadget che sta a significare una cosa tipo: “questo film è cosi sconvolgente e splatter che la vomit bag vi servirà durante le scene shock”.

Io comunque lo prendo anche solo per godermi la megalomania che trasuderà dagli extra.

Ho preso il blu ray (ebbene sì) ma non ho ancora avuto tempo per vederlo.
È un’autoproduzione e quindi la supporto a priori anche se penso di aver già detto a sufficienza quanto consideri ignobile il film.

Parlando con un amico è venuto fuori che lui ha la locupletata versione con la vomit bag. Mi ha detto che in realtà è una bustina bianca di carta (di quelle che ti danno al bar quando compri due cornetti da portare a casa) dove è stato messo un timbro col titolo del film…

Sant’Iddio, la vomit bag tipo Hostel? Non si prendono davvero sul serio, no-no.

Dopo un’estenuante trattativa (?) ho convinto il mio amico a darmi la sua accattivante vomit bag di In The Market.

Eccola qui:

Vi confermo che si tratta di una busta di quelle per metterci i cornetti del bar, IMPERDIBILE!!!

A 'sto punto potevano fornire una busta dela spesa con inclusa carta fedeltà (mo mi rubano l’idea).

Beh d’altronde ragazzuoli per farsi fare dei sacchetti personalizzati si parla di migliaia di pezzi (parlo per esperienza io di lavoro sono grafico e stampatore), non credo che il film in questione possa vantare vendite del genere ergo questa era l’unica soluzione…

Questo a Oxford lo definiscono “Making weddings with dried figs” (“fare le nozze coi fichi secchi” per chi non è nativo d’Albione)

Certo ma il problema non è questo, il problema sta a monte.
Questi qui (che certo non hanno mai brillato per modestia e umiltà) sono davvero convinti che il loro sia un film shock dalla violenza insostenibile. Questo gadget non ha valore ironico, questi si prendono sul serio.
Ed è il solito “vorrei ma non posso” che trovo in tanti film italiani fatti da registi presuntuosi. Come il mai abbastanza citato Zampaglione che vuol fare tutto l’internazionale e poi nel film mette in bella mostra la birra scrausa della Coop, come Albanesi che produce un’antologia di corti che secondo lui strizza l’occhio all’estero e nel trailer scrive castronerie in inglese…
Questi vogliono fare i duri che fanno i film shock (maddechè?) e poi ti danno una vomit bag che in realtà è un sacchettino di carta per i cornetti con un timbro sopra. E la cosa assurda è che su eBay lo vendevano pure (per un euro e 50 centesimo).
Io critico tutto quello che c’è dietro, non tanto il fatto che la vomit bag è ridicola, presuntuosa e fuori luogo.
Non so se mi sono spiegato, ecco.

Poi potrei anche dire che ho rivisto il film in blu ray e pure tutti gli extra ma meglio se non dico altro perché poi passo sempre per quello stronzo che dice cattiverie…

Cercando se qualcuno aveva già precedentemente postato un film che stavo decidendo di aggiungere mi sono malauguratamente imbattuto in questo 3d e dato che mi avete incuriosito e come il buon Generale conservo sempre una certa malata curiosità nel guardare film di merda penso che me lo sparerò a breve e posterò, anzi, forse è meglio dire vomiterò qui una volta visto, le mie impressioni. Hasta Luego!

Sono appena riuscito a terminare la visione di questo film e devo dire che tolti i minuti finali in cui perlomeno si vedono un pò di sangue e scene truculente la visione è stata veramente una tortura con specie nella prima parte una lunga serie di scene e dialoghi senza alcun senso e talmente deliranti che sono stato anche a seguirle perchè non pensavo stesse realmente accadendo.
Dialoghi veramente agghiaccianti e doppiaggio dei ragazzi protagonisti completamente sballato, sembrava quasi una pubblicità taroccata tanto era schifoso. Il volume poi troppo alto, non potevano fare suono e voci in presa diretta? Sarebbe andata solo meglio. Poi c’è la rapina al benzinaio, altra scena ridicola e delirante con Bush che parla delle poste… La parte del supermercato poi follia pura, si è costretti ad ascoltare i deliri di Adam / Blitch (che appare un attorone comunque a confronto degli altri, che sono nell’ordine i ragazzi, il benzinaio, i rapinatori con la maschera di topolino e bush, la cartomante per far capire il livello) per una ventina di minuti buoni mentre si spera solo che faccia in fretta a scannare sti poveracci.
Il finale è liberatorio nel senso che almeno è finito il film.
Musiche dei GTO (Un becero incrocio country tra Massimo Riva (Buonanima) e Ligabue , che saltano a piacimento dal cantare in Inglese all’Italiano) insieme a Blitch la cosa meno peggio del film, ma il voto è comunque gravemente insufficiente.
Pessimo.

pensa che io possiedo la copia lavoro-screening…con parti poi sforbiciate nella versione ufficilae… quindi la mia agonia e’ stata piu’ lunga di chiunque altro

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