Non lo ricordo. Non ricordo nemmeno come me lo procurai…
Superfluo dirlo: le tipe, in topless, una di fronte all’altra, erano bellissime, super-sensuali… Fu un servizio fotografico che fece epoca. Una volta mia madre ebbe un leggerissimo diverbio (se così si può definirlo) con una zia proprio in merito a quella foto, con mia madre che rispondeva, pacata: “Ma è un maschio… è normale che gli piacciano”
Quando riuscivo a portare qualche ragazzina in camera, si lamentavano sempre: “Ma proprio quelle due str…e dovevi appenderti lì?!? Ma sei proprio un porco!)”
Dice saggio di nordest : se a suo tempo, ragazzina ti dava del porco, allora eri su tragitto giusto.
P.S. Se poi tale tragitto fosse “spirituale”, non saprei dirlo…
Segnalo che il film della Findlay, oltre ad aver goduto di questa distribuzione nel 1983 da parte della Prisma film di Giorgio Grand, arrivò nelle nostre sale già nel 1981, con il titolo L’altro vizio della porno bocca e le credenziali rubate da A woman’s torment (1977) sempre della Findlay.
Capitava spesso che un film venisse distribuito più volte da più distributori, ricordo che il porno italiano a livello di modus operandi era un delirio totale. Mi vengono in mente casi simili come quello di Chopstix (1979) di Maria Lease (distribuito ben 3 volte con 3 titoli diversi) o Parties fines (1977) di Gerard Kikoine (distribuito almeno 2 volte con due nominativi differenti).
i collezionisti di locandine e poster avranno dato di matto. a proposito, che tu sappia dei porno esistevano le fotobuste? non mi pare di averne mai viste in giro, neanche per mercatini…
Fino al 1981 qualcosa c’era, poi tutto venne ridotto a locandine e manifesti. Negli anni 90 però, curioso, alcuni distributori allegavano alle prime visioni dei film delle cartoline regalo con su impressa locandina del film. In giro ancora se ne trovano, specialmente di film con Moana.