Indio black,sai che ti dico:sei un gran figlio di...

…peccato per i dialoghi, sempre un po’ “misteriosi” come spesso accade a Parolini ed Izzo. Parolini regista simpaticissimo ed “infantile”, dall’intervista si vede che si tratta di una persona molto gioiosa. La sua “puerilità” a volte inficia il giudizio sui suoi film, che specie nei western son molto curati, ben fotografati, di ottimo artigianato. Trovo che sia così deliziato dalle acrobazie (penso a Nick Jordan, atleta incredibile) e dai gadget che a volte si scorda di fare dei film più consistenti. A proposito di Indio Black: io avevo la prima uscita della serie Colt, copertina di cartone. Poi me l’hanno “fregata” e ho ricomprato quella rilegata in maniera standard; hanno usato un’altro riversamento perchè il montaggio iniziale è totalmente diverso, il duello col gallo segnavento è dopo i titoli di testa:D

Rivisto in questi giorni nel dvd UK: sinceramente, a vederlo in inglese, il film ci guadagna, certe “disinvolture” del doppiaggio nostrano non erano proprio il massimo (accettabilissime se erano in ballo Spencer & Hill, ma qui c’è Brynner…). Nonostante i problemi Parolini-Brynner, resta gustosissimo e ben girato, con un protagonista carismatico, un comprimario dalla faccia simpaticamente “paracula” (Reed, che somiglia clamorosamente a Roger Moore), facce di contorno giustamente “patibolari” (Sanchez! Billa! Borgese!), un villain fetente e aristocratico che “amiamo odiare” (Herter). Insomma, uno spettacolo ancora godibile, nonchè l’unico western nostrano con Brynner. Peccato non ne abbia fatto altri…
P.S. Il dvd MGM ha un master decisamente superiore all’edizione nostrana, e ha il montaggio corretto coi titoli di testa DOPO il duello…