Aldo, bancario, ex campione di pallanuoto, ora vive in carrozzella per colpa di un incidente automobilistico. Vittorio, mezzo mariuolo, non vedente, si arrangia a vivere con piccole truffe. I due si conoscono per caso e per caso si cacciano in varie disavventure che li conducono fino al casinò di Sanremo dove Aldo ritrova Petrilli, l’uomo responsabile del suo incidente d’auto.
finalmente non criptano il film.almeno non ce scritto sul televideo , me lo faro registrare da mio padre , mentre io mi guardero ugly betty su italia 1.
In “sogni mostruosamente proibiti” c’era un cieco che Paolo Coniglio voleva aiutare ad attraversare la strada. In “Fantozzi - il ritorno” c’é un cieco che accompagna Filini (più cieco di lui!)… in Scuola di ladri 1 c’é un cieco che sbaglia cane e prende uno di quelli di Banfi… nel 2 invece è (finto) cieco lo zio Aliprando… Ce n’era un altro ma non mi ricordo…
Rivisto ieri su IRIS per il ciclo “Renato Renato” senza grosse aspettative, c’è invece da dire che il film è abbastanza fluido e divertente…certo alcuni momenti di stanca ci sono ma è anche vero che uno degli ultimi divertenti interpretati da Pozzetto qui ancora in forma e non ancora in caduta libera come nelle successive pellicole.
La pellicola è una commedia a tratti amara con un’inaspettata virata nello black humour: intendiamoci qui la regia è di Parenti quindi il tutto è molto edulcorato ma il film funziona.
La trama è tutta incentrata sullo strano rapporto d’amicizia che lega Aldo (Pozzetto) bancario ed ex giocatore di pallanuoto rimasto paraplegico in seguito ad un incidente, e Vittorio (interpretato da un Greggio insolitamente in parte) cieco dalla nascita erotomane e cialtrone; i due partono per Sanremo per piazzare una partita di Rolex falsi e da qui si dipana la storia fino all’inaspettato colpo di scena finale.
Da riscoprire. Dopo questa pellicola la carriera di Pozzetto inizierà una lenta ed inesorabile debacle.