Intervista al Maestro Riz Ortolani

Ho avuto la fortuna di partecipare venerdì 1 giugno ad una intervista al Maestro Riz Ortolani commissionata ad una società di produzione di miei amici da Cinecittà Entertainment e Sky Cinema Classics, in occasione della riedizione di alcuni film di Dino Risi in Alta Definizione. Ovviamente si prendeva in considerazione per l’intervista solo la colonna sonora de Il Sorpasso, che assieme ad altri 2 titoli (I Mostri e 1 altro non ancora specificato) verrà ristampato appunto in HD e presentato , assieme al documentario su Risi, al prossimo festival di Venezia.
E’ stata una graditissima sorpresa notare che il Maestro è una delle persone più affabili e socievoli mai conosciute, sopratutto quando si comincia a parlare della sua musica per il cinema italiano degli anni 60 e 70. Sono stato presentato dal regista come suo grande fan e questo gli ha subito illuminato gli occhi. Prima dell’intervista ha subito voluto scambiare 2 chiacchiere sulel sue colonne sonore.
La cosa che più lo ha sconvolto è stato risentire la colonna sonora di UNA SULL’ALTRA, tratta dal cd allegato al dvd della severin-films (che avevo portato per fermi autografare). Ha messo il volume delle casse al massimo ed è partito l’incipit della title track…spaventoso: la casa ha cominciato a tremare ed il Maestro, incurante delle urla della moglie Katlyna Ranieri, stava lì che ascoltava estasiato e al tempo stesso sorpreso della pulizia del master. Ogni tanto diceva questo tipo di jazz era modernissimo all’epoca, infatti in Italia lo facevo solo io, ma è modernissimo ancora oggi (come dargli torto?). Ha voluto informazioni sulla soundtrack, perchè non era al corrente della pubblicazione. Poi mi ha fatto ascoltare il cd speditogli dai Chemical Bothers, che a quanto pare hanno campionato un suo pezzo del 1975 (tale “Decimazione Amanti”, tratto dal film con Pozzetto “Paolo Barca…”) nella traccia “We are the Night”, del loro nuovo cd: allucinante come abbiano costruito un intero pezzo partendo dal riff di basso e batteria del pezzo di Ortolani. Il Maestro mi è parso indignato: ha riconosciuto la correttezza del duo londinese di avergli almeno notificato il campione, ma ha anche più volte ripetuto che i suoni digitali sono freddi e non rendono giustizia a tale operazione di riciclaggio…
Ultimo momento romantico: mi son fatto suonare al piano la splendida “Quei giorni insieme a te”, nella versione della Vanoni, con accenni vocali della moglie che ricordava la melodia. Momento indimentivcabile. Poche le notizie su alcune sue colonne sonore dei gialli italiani dell’epoca: ha accennato che conserva alcuni master ma non ricorda i titoli, e quando gli ho chiesto di 7 orchidee macchiate di rosso e de L’etrusco uccide ancora, il Maestro ha ricordato con difficoltà e non ha saputo darmi notizie circa la possibilità di ristampe o reperibilità dei nastri. Si ricordava benissimo invece dell’Ispettore Cliff di dellamaniana memoria: “Una delle colonne sonore in cui i fiati mi hanno dato più soddisfazioni”, apprezzata anche da Quincy Jones, suo grande amico del periodo. Dopo 3 ore di interviste relative al Sorpasso e alle alrte collaborazioni con Dino Risi, ci ha congerdato reglandoci un bel dvd di un concerto in cui lui ha diretto la moglie nel 2003, per le musiche dei film di Fellini, diretto da Ruggero Deodato, suo carissimo amico. Una giornata davvero memorabile nella mia vita. Tutte queste conversazioni sono avvenute fuori onda e non andranno a far parte del documentario su Risi. Mi era sembrato obbligato informare i forumisti di GDR.

Grandissimo, eh…(anche se, mi dicono fonti molto autorevoli, un po’ stronzo) però non gli perdono di aver parlato male di Lucio Battisti :slight_smile:

Ottima la tua voglia di condividere con noi questa bellissima occasione che ti è capitata.

Diffusa poco fa la notizia della sua morte. Aveva 87 anni.

Uno dei miei compositori preferiti, per certi versi lo preferisco anche a Morricone.
Un autentico Genio musicale, con la G maiuscola. Ha fatto cose straordinarie e trovo che sia stato uno dei più grandi autori di musica per film di tutti i tempi. Non sono tipo da facili entusiasmi ma era davvero un Genio.

Purtroppo il mio incontro con lui non fu dei più felici, forse lo trovai al momento sbagliato ma ricordo con grande tristezza e delusione la mattinata passata a casa sua. Ci rimasi malissimo perché fu tutto molto spiacevole.
Se avessi saputo che le cose sarebbero andare così avrei preferito non incontrarlo mai e restare con l’immagine idealizzata che mi ero fatto di lui. E infatti dopo quell’intervista di tanti anni fa non volli più avere contatti con lui. Amavo (e amo) troppo l’Ortolani musicista per rischiare di avere un’altra brutta esperienza con l’uomo.
Per me questo è un lavoro ma è ancora una grandissima passione, quindi a volte non riesco a fare a meno di lasciarmi coinvolgere quando incontro qualcuno che ammiro in maniera particolare. Chi mi conosce bene lo sa, ci rimasi troppo male dopo quell’incontro e da allora ho fatto di tutto per non ripeterlo.
Forse ho sbagliato, forse avrei dovuto incontrarlo di nuovo per cancellare quel ricordo spiacevole, ma ormai è troppo tardi.
Ma in ogni caso neanche il pessimo ricordo di quell’incontro potrà mai anche solo minimamente intaccare la sconfinata ammirazione che ho (e che sempre avrò) per la sua musica.

Ricordo l’aneddoto e se le cose andarono come riferivi tu, la buonanima si era comportata in modo piuttosto villano. Ma tant’è. Come dici tu, non bisognerebbe conoscere mai i propri miti; a me è capitato e nella maggior parte dei casi è stata una mezza delusione, bisogna appunto scindere la persona dalla sua produzione artistica. Musicalmente è stato un grande.

Ovviamente tutto andò come raccontai ma più ci penso e più credo che fu tutta colpa di una serie di circostanze sfortunate.
Se ci fossi andato in un altro momento (e con altre persone) adesso avrei sicuramente ben altro ricordo del Maestro che comunque, ripeto, per me è stato un Genio di quelli che nascono ogni cent’anni.

Guarda, che non avesse un buon carattere era cosa risaputa e non sei stato il primo a dirmelo. Non dubito che le circostanze possano fare molto (io la prima volta che ho incontrato un noto regista di polizieschi italiani che ben conosci l’avevo trovato simpatico, per dire) ma dubito tu abbia qualcosa da rimproverarti. Magari eri anche emozionato all’idea di incontrare un mostro sacro e la sua reazione ti ha quindi deluso ancor di più, può succedere.

Ma infatti ci tengo a precisare una cosa.
Io ero emozionatissimo all’idea di incontrare Ortolani perché per lui stravedo da sempre. È senza dubbio uno dei miei tre compositori preferiti di tutti i tempi e all’epoca - era il 2005 - non facevo questo lavoro da molto e non riuscivo ancora a separare perfettamente l’aspetto professionale da quello emotivo. Ora non è certo un problema perché di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima (anche se ogni tanto mi emoziono ancora) ma allora ero agli inizi e aspettavo questo incontro come il coronamento di un sogno tanto atteso e avrei voluto che tutto fosse perfetto e che quella mattinata a casa del Maestro restasse per sempre tra i miei ricordi più belli ed emozionanti.
Se così non è stato la colpa è in gran parte di una delle persone che era con noi che ebbe degli atteggiamenti discutibili per tutto il tempo. Poi Ortolani non era proprio in forma e di ottimo umore ma questo ci può stare, non gliene ho mai fatto una colpa, ci mancherebbe. Purtroppo esistono delle giornate che partono col piede sbagliato, quelle dove tutto va come non dovrebbe e purtroppo il mio tanto atteso incontro col Maestro ha coinciso con una di queste.
Ci sta, può capitare…
Io invece sono davvero pentito di non avere più cercato di incontrarlo (anche perché avrei avuto diverse occasioni) perché sono certo che un nuovo incontro avrebbe cancellato il brutto ricordo del 2005.
È stata tutta una serie di circostanze sfortunate, ormai c’è poco da fare.

'Si sa mai, magari t’avrebbe trattato pure peggio. Come dice un vecchio adagio, “non avrai mai la seconda possibilità di fare una prima buona impressione.” :smiley:

Ci ha lasciati improvvisamente anche Katyna Ranieri, moglie e “musa” del Maestro.