Mai visto. D’altronde le doti registiche di Cino sono un deterrente mica male, perciò… se non erro il diretto interessato negava di averlo girato, come spesso avviene nel mondo del cinema bis italiota (il pentitismo non ha preso piede solo fra i mafiusi).
Ma vedo che il cast è quello solito dei pornosoft del periodo: Valentine Demy, Gabriele Gori… e Tom Arana, che da allora ne ha fatta di strada.
passato ieri sul sat con il titolo Io intimo, che credo fosse il titolo pre-censura, mi pare contenesse sequenze più spinte di quelle viste nella vhs Avo. Qualcuno ha sottomano il nastro ex- nolo e può postare la durata ?
no stasera no Franco, cmq l’ho registrato con il dvd recorder.
A proposito di questo film ricordo che in vhs oltre alla edizione Avo che era fullscreen uscì anche abbinato alla rivista Playmen in un master migliore in 1,66:1
Ti ringrazio, aspetterò che ripassi nei prossimi giorni. Sono invero un po’ bruttarelli, per usare un eufemismo, i soft della Grimaldi, ma hanno un loro indubbio fascino di “saldi di fine stagione”.
si e poi almeno una scena o due non malaccio ci sono sempre. Ho appena ritrovato il riversamento in dvd della vhs Playmen e le durate sono diverse, appena riesco faccio un confronto per vedere se ci sono differenze e quali.
Visto sul canale Films & Clips in versione Io Intimo. Verbosissimo attacco erotico dell’infoiato Leonardo Treviglio ai danni della Grimaldi, la quale capitola esausta, stordita e rintontita, esattamente come l’inerme spettatore. Si tratterebbe di citazioni colte provenienti addirittura da Wedekind, Lautréamont, Céline, ma talmente fuori contesto, immotivate e gettate in pasto alla storia un tanto al kg, da cadere nel ridicolo involontario. Roboanti dichiarazioni completamente appese, svuotate di profondità e recitate strumentalmente per ottenere unicamente le pudenda della burrosa Grimaldi, qui al top del suo look panteresco-volgarotto. L’assurdo non-sense è dato dal fascino che un buzzurro manesco come Karl esercita sulla “principessina” Tea, finora vissuta nella candida “innocenza”. Siamo al rovescio del femminismo o, volendo, alla conferma del famoso teorema di Marco Ferradini. Tra le colleghe modelle/esort della Grimaldi c’è Valentine Demy (accreditata come Marisa Parra), obbligatoriamente da segnalare perché sfoggia uno dei fisici più incredibili della storia del cinema erotico italiano (anche se purtroppo ha poi avuto modo di deturparlo a dovere).
La Grimaldi andò a pubblicizzare il film al Maurizio Costanzo Show e si fece intervistare dall’Europeo: “Parlerei di erotismo interiore […] una strategia di progressione del desiderio […] nel film finisco sotto un torrente di parole che mi aggrediscono, mi lusingano e mi assillano di continuo, esercitando una grande carica di violenza. E io mi lascio travolgere, comandare, usare […] l’ho accettato per il miscuglio di temi letterari che danno uno spessore alla materia erotica […] ma non è solo un film di idee”. Il tema letterario che nobilita l’erotismo è un grande classico tra gli argomenti usati dalle attrici che devono giustificare pellicole poi rimproverate e rinfacciate dalla critica.
L’avevo poi recuperato su non ricordo quale emittente minore. Parlo di qualche annetto fa… l’unica ragion d’essere erano le curve della Grimaldi, il resto l’ho rimosso ma da quel poco che rimembro era pallosetto. Credo che qualche spezzone particolarmente spinto si becchi in siti pornografici che spesso ospitano anche video erotici da film italiani anni 80-90.