Invictus (2009)

http://www.imdb.com/title/tt1057500/

Il nuovo film di Eastwood non è un capolavoro come Gran Torino ma un’ottima pellicola di ambientazione sportiva,una delle migliori degli ultimi anni. Come succede spesso nel cinema americano lo sport è metafora di vita e qui le vicende sportive,la Coppa del mondo di rugby del 1995 in Sudafrica,sono molto significative per raccontare un periodo storico e il passaggio del Sudafrica dall’apartheid alla democrazia.Il film infatti inizia nel 1990 con la liberazione di Mandela e culmina con la sua elezione e con il racconto della vittoria della squadra sudafricana di rugby che segna una sorta di riconciliazione nazionale.Ottime le prove di Freeman nel ruolo di Mandela e di Damon nei panni,un po’ ristretti vista l’altezza dell’attore,di Francois Pienaar,capitano della nazionale sudafricana di rugby.Bellissima l’ultima parte della pellicola tutta incentrata sulla storica finale contro gli All Blacks,un saggio di cinema sportivo in crescendo che non si vedeva dai tempi di The Longest Yard di Aldrich.Clint fa ancora una volta centro o meglio meta.Da vedere assolutamente.

John come giudichi la prova di Matt Damon come Rugbysta?
Io non riesco a immaginarmelo, secondo me è un pò troppo secco…
Sta bene invece come sudafricano bianco.
Nella “mia” multisala è già reclamizzato, dovrebbero darlo a partire dal prossimo mese o giù di lì.
Andrò a vederlo , in attesa ovviamente di “The Blind Side”.

Ho visto il trailer prima di avatar. Sarà ovviamente l’ennesimo capolavoro del grande clint, forse non all’altezza di gran torino o changeling, ma comunque aspetto di vederlo! Morgan freeman nella parte di mandela è semplicemente perfetto!!

Come muscoli e stazza fisica non è male,sicuramente l’attore si è trasformato fisicamente per acquisire un po’ di physique du role,l’unica nota stonata è l’altezza visto che il rugbista che Damon interpreta è alto circa 1 metro e novanta centimetri.Quanto al resto Damon risulta credibile,una delle sue migliori interpretazioni.

Concordo appieno.

Visto ieri sera.
Davvero molto bello, diretto, intenso, coinvolgente, profondo e commovente in più frangenti.
Applausi soprattutto a Morgan Freeman ma bene anche Matt Damon sul quale nutrivo qualche dubbio.
Clint Eastwood (Che appare anche in un cameoin mezzo al pubblico inquadrato sulle tribune) ancora una volta si conferma un grandissimo regista capace qui di mettere insieme un grande film senza un notevole cast a parte i due protagonisti e senza troppi fronzoli.
Molto belle le musiche e la parte iniziale di tipo documentaristico che da onore a una storia che è sconosciuta ai più e che molti più dovrebbero conoscere…
Up Clint!
Go Bokke Go!

Bello! Non come un gran torino o un mystic river, ma più che buono. Vabbè, è sempre clint! Ottimo, ovviamente, morgan freeman, ma si capiva già dal trailer, bene anche matt damon, per cui in principio nutrivo alcune riserve, anche per la stazza, ma se la cava egregiamente… ottime alcune sequenze:

l’aereo che passa sullo stadio, il bambino nero che ascolta la partita dalla radio della polizia, quando matt damon è nella cella in cui è stato mandela, e la voce fuori campo di morgan freeman che dice la poesia, mentre spacca le pietre nel cortile, tutta la partita finale, con il figlio di eastwood (è uguale!!!) che segna i punti decisivi…

Grande cinema, come sempre… ancora, non un capolavorissimo come altri suoi film, ma avercene, ragazzi!!

Clint spacca!!!:gianmaria

In questo bel film va lodato particolarmente il Regista (che adoro) perché, a trattare vicende ampie e complesse quali quelle del Sud Africa e di Mandela, altissimo era il rischio di peccare per eccesso o per difetto lasciando comunque incompiutezze o frammentarietà diffuse.
Al contrario Eastwood ha saputo dar vita a personaggi credibili, immensi (nella loro semplicità, a dir poco, straordinaria) Freeman e Damon (ma non solo loro) in interpretazioni altamente misurate (mai eccessive o, peggio, sopra le righe) e corali (con grande umiltà, propria soltanto dei migliori attori), in un contesto giocato moltissimo sul privato (o, forse, sarebbe meglio dire sui privati) facendo di Mandela un cosiddetto “eroe normale” come ha rilevato (molto acutamente) Roberto Escobar (su “il sole 24 ore odierno”) sottolineando come “nella coscienza del singolo sta il valore di ogni scelta” armonizzando ogni elemento in modo da far si che (proprio per questa semplicità, in ambiti complessi e rischiosi come ho accennato) si possa affermare (senza timor di smentita) che qui “sembra che Eastwood abbia compiuto la sua opera più matura, la più semplice e diretta, e insieme la più aperta al rischio generoso dell’emozione”.
Aggiungerei che, potrebbe sembrare eufemistico ma non lo è, senza una grande sceneggiatura non può esservi un grande film (o una grande regia): qui Anthony Peckham è, a sua volta, semplicemente immenso o immensamente semplice perché misurato ed al tempo stesso efficace nel lavoro (complesso da svolgere, felice nel risultato) di tenere insieme (costante e uniforme) una storia umana che annulla ogni distanza tra narrato-narratore e spettatori.
Da vedere, di corsa. :slight_smile:

Anche a me è piaciuto questo Invictus, un film dall’andamento lineare e senza fronzoli come ha già detto qualcuno.
La trama è semplice e la storia è già nota ma i momenti emozionanti non mancano e la capacità di Clint è quella di fare un film su temi importanti senza calcare la mano sull’aspetto smielato che certi temi possono avere. Insomma, non è come certi registi che cercano a tutti i costi la lacrima. Clint racconta delle storie in modo perfetto, onesto e ponderato e questo è l’aspetto che preferisco in lui.
Riguardo alle musiche, non trovate che il tema principale sia palesemente un plagio di “Oh sole mio”? Oppure è una citazione?
Questo pensiero mi ha attanagliato per tutto il film, visto che il tema ricorre continuamente.

Visto Domenica in aereo, tornando da Jesolo per la convention a mano armata, molto semplice e lineare, ogni giro di pagina è scontato e prevedibile, Clint comunque riesce a creare emozioni e a far appassionare alla vicenda anche uno come me, che apprezza il rugby quanto altri sport come cricket, baseball o pelota basca ( per gli slow kids, zero). Ottimo Freeman/Mandela, bravo anche Damon.

Completamente d’accordo, Eastwood fa fare tutto in famiglia e il risultato si sente.