Io che amo solo te (Marco Ponti, 2015)

film di rara bruttezza e inutilità: fin dall’inizio il regista resta indeciso sul tono e i due protagonisti non hanno un minimo di carisma da attirare l’interesse del pubblico. Troppi personaggi presi a prestito dal piccolo schermo e una voce fuori campo cercano di dare una spiegazione agli eventi (decisamente pochi). Si salvano solo le location naturali di Polignano a Mare e Michele Placido, che sorprendentemente ritrova il carisma dei tempi migliori e dimostra come meriterebbe di più e di meglio che questi filmastri belli pronti per la prima serata televisiva.

solita cartolina pubblicitaria senza storia…brutto e’ poco…