Italia: ultimo atto? (Massimo Pirri, 1977)

Eh lo so, ma ieri stavo smadonnando pure io mentre lo registravo. Però è meglio appurare se questo difetto era generale, no? Così se lo rimandano in onda lo si può provare a registrare di nuovo.

Nella prima mezz’ora era tutto ok anche da me: il problema dovrebbe essere nella seconda mezz’ora, perché era poco prima che andassi a nanna. Comunque se dici che il problema c’è stato anche per il film di Nichols che lo precedeva il sospetto è che sia un problema relativo alla fonte di trasmissione di Rai Movie.

L’ho registrato e gli ho dato un’occhiata.

Se davvero mancano dei minuti di film, proprio non riesco a capire cosa possano avere tagliato: ad esempio la scena della masturbazione, cui si fa riferimento nel visto censura della versione VM18, non solo è presente, ma è assolutamente identica a quella della versione di youtube.

su facebook ne avevamo già parlato :slight_smile:

Dovrò mettere a confronto la copia rai e la copia da vhs svizzera… sai che voglia, però :smiley:

Ok anche ad uso e consumo di chi ci legge da fuori (:D) posso confermare che la copia Rai è monca di una scena di 4’ circa che avrebbe dovuto stare dopo circa 55’: Merenda viene inseguito e picchiato da 4-5 tizi, prima 2 in moto, poi un altro, quindi altri 2 tra i quali Nello Pazzafini. La copia Rai salta invece direttamente alla scena successiva, quella della masturbazione di Franchetti al cesso.

Non so se manchi altro.

Visto che te lo sei sciroppato di nuovo :smiley: …ma le pixelature invece? Ci sono solo nella mia registrazione? :frowning:

Ah giusto. Solo un paio di volte per fortuna, niente di che…

Renato, sei sicuro che il tuo è il riversamento dalla VHS Centauro?
Ricordo che i dati (durate, notizie come quella che la VHS CiV rifletta il montaggio originale di Kim Arcalli, ecc.) vanno sempre verificati, mai presi come oro colato.
Del film ci sono due edizioni in VHS, la Civ e la Centauro.
http://www.vhs-store.it/vhs.html?page=shop.product_details&flypage=flypage-ask.tpl&category_id=31&product_id=11421
http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/10542-VHS-Italia-ultimo-atto-?__lang=it-IT
La versione riversata che ho, non identificabile da loghi iniziali, dura 86’ 15" e non inizia come il telecinema caricato su youtube

con l’addestramento all’uso delle armi bensì come il passaggio su Rai Movie.
La copia CSC dovrebbe durare 90’, come viene riportato qui
http://www.fondazionecsc.it/news.jsp?GTemplate=default.jsp&ID_NEWS=1945&areaNews=8
Il relativo dossier sul cinema politico di Nocturno getta qualche luce al riguardo?

La copia CSC dura 90 minuti in pellicola…

Beh, sappiamo tutti cosa conservano in cineteca.
Comunque 90’ in pellicola a 24 fps corrispondono circa a 86’ PAL a 25 fps, se la matematica non è un’opinione.
E già la durata della VHS Centauro (105’) riportata su kultvideo appare quantomeno il primo dato “strano” da verificare…

???

Ho specificato “in pellicola” non perchè a qualcuno potesse venire il dubbio che al CSC conservino i film su carta igienica, ma solo perchè nel tuo post hai tirato in ballo durate riferite a versioni su supporti eterogenei senza aver fatto la dovuta “trascodifica”, tutto qui.

Ho citato la fonte, come faccio sempre. Il libro di Curti “Italia odia”. Se ha toppato lui, amen.

Lo sanno anche i sassi che i film durano di meno se proiettati in televisione che non al cinema (e dove se non in un forum che tratta di cinema di genere?!?), anche per tagli arbitrari per farli rientrare nei palinsesti (code tagliate come in questo caso del film di Pirri) o negli obblighi stabiliti dalle regolamentazioni della censura o legislative. E’ un’esperienza che ci capita spessissimo o no?!?
Ok, ribadita per l’ennesima volta questa cosa in modo pedestre, mi aspetto un contributo sostanziale riguardo al film e alle sue versioni e durate, non riguardo ai frames per seconds.

Ho solo enucleato degli elementi base per una buona filologia, che tornano sempre utili, cioè sottoporre dei dati a delle verifiche in ogni caso, tutto qua.
Ci sono loghi nel tuo riversamento da VHS?
Nel mio no.

C’è un articolo di Davide Pucili che dice:

E’ noto che il montaggio trasmessoci dalla video C.I.V. è spurio; quello originale, visibile su un raro nastro della Centauro, era stato pensato di concerto con Kim Arcalli e prevedeva che la storia iniziasse dal momento immediatamente successivo all’attentato, per seguire le vicende dei due terroristi Luc Merenda e Marcella Michelangeli in fuga attraverso la città fino a un appartamento dove attendere ordini e lo svilupparsi degli eventi.

In soldoni la stessa cosa affermata da Curti.

No, nessun logo.

Bene, grazie Renato, ho appurato che ho il riversamento della VHS Centauro allora, non quello della CiV.

Figurati. Comunque il film ha dei dialoghi davvero sentenziosi, ma tolto questo difetto - non da poco - non è così male come avevo temuto all’inizio.

Certo è anche che un master come quello di Rai Movie concilia la visione, rispetto a ciò che si aveva.

Si in effetti il master di Rai Movie è ottimo ma rimane sempre un edizione non integrale. Ci aspettavamo qualcosa di più.

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L’avevo visto tanti anni fa in vhs, non so neppure se fosse una copia della Centauro o della CIV, e non ci avevo capito un granché.

Rivisto ora in un master decisamente migliore (un composite che ha come base la versione Raimovie e che inserisce la lunga sequenza tagliata con Merenda che scappa all’aggressione presa dalla vhs Centauro).
Il film rende bene l’atmosfera pesante e claustrofobica degli anni di piombo, probabilmente anche esagerando un po’ in alcuni passaggi (mi auguro), pare davvero che all’epoca nella grandi città italiane il rischio di una sparatoria fosse sempre dietro l’angolo.
Rispetto ad altri film sul terrorismo rosso risulta meno statico e didascalico, eppure è vero che i dialoghi sono un po’ ingessati, così come certe dinamiche tra i personaggi.

Ciò che ho apprezzato è la volontà di descrivere diverse tipologie di adesione alla lotta armata di matrice politica, mostrando in modo particolareggiato il percorso di avvicinamento all’azione terroristica sia di chi è idealista e convinto, sia di chi è solo proletario e disilluso, privo di valori e con tanta rabbia da sfogare.

Mi è piaciuta anche la presa per il culo nei confronti dello spettatore: quando la terrorista entra in un bar e il vecchio barista continua a ripetere che quello è il suo ultimo giorno di lavoro e a partire dall’indomani comincerà a godersi la pensione, penso che tutti abbiamo sentito odore di proiettile vacante che lo colpiva in pieno mandandolo a miglior vita, e invece non succede un cazzo :smiley:

Un appunto e una considerazione in merito al taglio (o ai tagli?) del master rai.
L’appunto: non capisco il senso di eliminare così d’emblé l’intera sequenza della tentata aggressione a Merenda, che invece ha un ruolo narrativo significativo, dando un chiaro quadro della spaccatura interna e della divisione presente all’interno della cellula terroristica. Oltretutto hanno in questo modo eliminato completamente l’apparizione di Nello Pazzaffini, e ciò basta a rendere inequivocabilmente scriteriato questo taglio.
La considerazione invece è la seguente: quando la Marcella Michelangeli, dopo aver ritirato il furgone, si parcheggia a bordo strada, sale nel retro e si mette a frugare nel doppiofondo del cassone, qualcuno la tampona e lei giustamente si allarma. Si passa però alla scena successiva e non si viene più a sapere nulla di quella vicenda. Che senso ha? Siamo sicuri che non si tratta di un altro taglio del master televisivo che nel composite cosiddetto integrale non è stato reintegrato? Nei due master delle vhs questa faccenda ha un seguito?

arrivare in fondo è stata una vera impresa ma, nonostante l’indubbia bruttezza, va detto che un certo fascino ce l’ha, quantomeno per l’estetica e l’ambientazione
purtroppo ci sono moltissime scelte incomprensibili che sembrano fatte apposta per scoraggiare lo spettatore
già l’inizio è respingente, non si capisce un cazzo e le scene sono quasi tutte buie
inoltre c’è una quantità industriale di immagini di repertorio il cui unico fine è azzerare i rari momenti di coinvolgimento
occasione sprecatissima insomma, anche se l’impressione è quella di un film fatto con due lire

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